domenica 25 novembre 2012


LE SUPERIORI (IN SECONDA MA PER POCO!)

All’epoca avevo raggiunto la comprensione che io a scuola non ci dovevo più stare, ero scostante, un cazzutissimo ribelle (ho tirato giù con un pugno una persiana della mia scuola solo perché mi avevano accusato [la professoressa di Biologia per l’esattezza!] di fare casino!), ci stavo male, odiavo il concetto di scuola, anche perché durante la pausa estiva avevo letto e molto e continuavo a farlo, quest’anno è stato l’anno della svolta, consideravo (e lo faccio tutt’oggi!) la scuola come una cazzo di prigione per le menti, in tutti quest’anni ho subito le peggiori angherie senza imparare nulla, ciò che so lo so grazie a mio padre e alla mia famiglia, non alla scuola, lo smacco lo avuto quando hanno consegnato i pagellini (ovvero le pagelle di metà anno!) , avevo un misero sei in italiano (nonostante le mie interrogazioni da dieci!) e un cinque in storia ( ame, che la storia la so…. Un cinque è come chiedere a Rocco Siffredi di ciucciare un cazzo!), ciò a portato (grazie al “valente” aiuto di mio padre che mi disse “Non è meglio se molli la scuola?”!) ha mollare la scuola e la mia “carriera “ scolastica, ho mollato la scuola con sommo dispiacere del mio professore d’Italiano (il Valenti che è stato [forse!] l’unico professore che mi ha capito e che credeva in me….!), a settembre ho mollato la scuola, non avrò mai il famigerato “pezzo di carta” (che non mi serve e non mi servirà nel futuro anche perché ne so più io d’economia di un laureato [con centodieci e lode alla Bocconi!]!), ciò che è successo dopo il mio abbandono della scuola è quasi storia, ho lavorato come magazziniere in una ditta che gestisco tutt’ora, per poi fare ciò che faccio tutt’ora… il consulente del lavoro!


Qui finisce la mia esperienza nelle scuole italiane, ciò che mi hanno dato? Poco a parte un’insicurezza di base che mi porto tutt’oggi addosso, posso dire che le scuole italiane non mi hanno creato una cultura (ciò che ho creato da me…. Anche considerando che se fosse perla scuola italiota non avrei mai letto Joyce o Proust, non avrei mai letto Kant o la filosofia che tanto amo!) ciò che sono me lo sono creato da me e senza la scuola (e se considero la scuola come una prigione della mente che inculca per la maggior parte cazzate nella mente di poveri ragazzi!) sono arrivato ad essere ciò che voglio essere, nonostante le varie ferite mentali che la scuola italiana mi ha inflitto….

   
                       

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