LE SUPERIORI (IN
SECONDA MA PER POCO!)
All’epoca
avevo raggiunto la comprensione che io a scuola non ci dovevo più stare, ero
scostante, un cazzutissimo ribelle (ho tirato giù con un pugno una persiana
della mia scuola solo perché mi avevano accusato [la professoressa di Biologia
per l’esattezza!] di fare casino!), ci stavo male, odiavo il concetto di
scuola, anche perché durante la pausa estiva avevo letto e molto e continuavo a
farlo, quest’anno è stato l’anno della svolta, consideravo (e lo faccio
tutt’oggi!) la scuola come una cazzo di prigione per le menti, in tutti
quest’anni ho subito le peggiori angherie senza imparare nulla, ciò che so lo
so grazie a mio padre e alla mia famiglia, non alla scuola, lo smacco lo avuto
quando hanno consegnato i pagellini (ovvero le pagelle di metà anno!) , avevo
un misero sei in italiano (nonostante le mie interrogazioni da dieci!) e un
cinque in storia ( ame, che la storia la so…. Un cinque è come chiedere a Rocco
Siffredi di ciucciare un cazzo!), ciò a portato (grazie al “valente” aiuto di
mio padre che mi disse “Non è meglio se molli la scuola?”!) ha mollare la
scuola e la mia “carriera “ scolastica, ho mollato la scuola con sommo
dispiacere del mio professore d’Italiano (il Valenti che è stato [forse!]
l’unico professore che mi ha capito e che credeva in me….!), a settembre ho
mollato la scuola, non avrò mai il famigerato “pezzo di carta” (che non mi
serve e non mi servirà nel futuro anche perché ne so più io d’economia di un
laureato [con centodieci e lode alla Bocconi!]!), ciò che è successo dopo il mio
abbandono della scuola è quasi storia, ho lavorato come magazziniere in una
ditta che gestisco tutt’ora, per poi fare ciò che faccio tutt’ora… il
consulente del lavoro!
Qui
finisce la mia esperienza nelle scuole italiane, ciò che mi hanno dato? Poco a
parte un’insicurezza di base che mi porto tutt’oggi addosso, posso dire che le
scuole italiane non mi hanno creato una cultura (ciò che ho creato da me….
Anche considerando che se fosse perla scuola italiota non avrei mai letto Joyce
o Proust, non avrei mai letto Kant o la filosofia che tanto amo!) ciò che sono
me lo sono creato da me e senza la scuola (e se considero la scuola come una
prigione della mente che inculca per la maggior parte cazzate nella mente di
poveri ragazzi!) sono arrivato ad essere ciò che voglio essere, nonostante le
varie ferite mentali che la scuola italiana mi ha inflitto….
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