-Il De Bello
Pryde-
Ad Alessandra
una
donna a dir
Poco
meravigliosa!
E a Samuel una
Persona che ha
tutta
La mia stima!
Il
ventiquattro giugno, giorno prima del mio compleanno farò un passo importante,
o meglio un passo molto civile, parteciperò al Gay Pride, io essendo etero ed
essendo scrittore è una cosa emozionante, molto, mi sto acculturando sul mondo
LBGT+, si, perché se devo scrivere qualcosa devo sempre sapere i pro e i contro,
insomma, sto incominciando questo De Bello il tredici giugno, ovvero undici
giorni prima del Pryde, lo sto facendo perché, prima di sfilare voglio sapere
molto su questo mondo che difendo da tempi immemori, e poi voglio conoscere il
mondo che andrò a vedere e a sentire sulla mia pelle, probabilmente non
scriverò più questo mio De Bello (e sono secoli che non ne scrivo uno!) fino al
ventisei giugno, volevo scrivere questa cosa o preambolo che dir si lo voglio
fare solo per auto convincermi che dovrò scrivere un De Bello e porco cazzo sto
sudando come un maiale!
Manca
poco, pochissimo al pryde, tipo due giorni, si lo so, so che non ho scritto per
giorni, ma la tensione di partecipare al mio primo pryde da dentro e
partecipare ad una manifestazione da dentro mi mette ansia, riuscirò a non
reagire a determinate teste di cazzo?
Riuscirò
a trattenermi sui vari commenti dei vari Gerri?
Riuscirò
ad essere una persona che non è gay a far sentire la voce di molti che pensano
che le unioni civili, CIVILI, siano un atto dovuto in un paese civile?
Non
lo so se ci riuscirò, davvero, ma almeno posso dire di averci provato…. E si è
ancora il preambolo, è mercoledì ventuno giugno e il pryde è sabato
ventiquattro e io continuo a sudare come una merda appena schiacciata da un
infradito!
Scusate
per l’ennesimo preambolo, ma voglio spiegare bene il perché oggi (24/06/2017)
ero al Gay Pryde, anche se non sono gay!
Perché
c’ero?
Semplicemente
perché sono una persona civile, anzi, CIVILE, e non tollerò che lo stato
Italiano possa minimamente pensare che ci sono italiani di seria A (etero!) e
italiani di serie B (omosessuali!), questa cosa mi manda fuori come un balcone,
in poche parole l’Italia è ancora ferma a secoli fa sul dire “Si fa ma non si
dice, l’importante è che si ritorni a casa la sera dalla propria moglie o
marito!” la cosa mi fa vomitare, è sto combattendo dalla famosa legge Cirrinà a
oggi perché lo stato che mi ha dato i natali possa considerare tutti i suoi
cittadini di seria A!
Finito
il terzo preambolo, per i neofiti del De Bello da me medesimo scritto, so che
sarà strano, ma racconterò ciò che ho fatto oggi, alla vigilia dei miei
trentasette anni, quindi preparatevi e da etero vi racconterò il gay pryde e
come lo vissuto!
Oggi
mi sono svegliato svarionato e la mia voglia di fare era meno del meno della
mia voglia di fare di solito, ero stanco, avevo mal di testa, ero scoglionato
come poche volte nella mia vita, ho gli ormoni che fanno le bizze, non stavo
bene, anzi diciamo che non sto bene ma porco di un cazzo oggi dovevo scendere
in piazza, lo fatto, con fatica, molta fatica, la mattina la passo a fare ciò
che faccio ogni sabato, poi all’una e mezza prendo il mezzo che mi porterà in
centrale e nasce il delirio!
Di
solito impiego dai dieci minuti ai quindici minuti per raggiungere stazione
centrale di Milano da casa mia… quasi mezz’ora e avevo dimenticato i fazzoletti
a casa, sotto i miei piedi sull’uno, si è creata una pozza di sudore e non sto
scherzando!
Scendo
dall’uno e mi fiondo subito dal tabacchino cinese di Caiazzo per comprare i
fazzoletti, spendo una cifra assurda ma ne avevo bisogno, dovevo incontrarmi
con Alessandra alle due e mezza, mancavano venti minuti, potevo mangiare ed
ecco che arriva la grande M!
Oggi,
ventisei giugno, ho scoperto il perché due persone a cui voglio molto bene
hanno partecipato al Pryde, mi verrebbe voglia di scrivere la storia di una di
queste ma non lo farò, e non per essere pudico o altre cazzate, non lo farò
perché una di queste due persone ha preso da tempo una scelta estrema che
cambierà tutto, non posso e non sono in grado di scrivere la sua storia, anche
se a dirla tutta sono stato estremamente felice del suo coraggio, e della sua
determinazione ma soprattutto dell’altra persona che è al suo fianco, scusate,
non sono così bravo a scrivere per scrivere cosa state costruendo, ma tornando
al Pryde che ho vissuto!
Entro
nella grande M di Centrale e già noto che i vari clienti sono arcobaleno, non
sono aggressivi o altro, anzi credo che la grande M in Centrale abbia venduto
il minor numero di birre della sua storia, ordino, mi siedo e incomincio a
mangiare, ho finito il primo panino e sto incominciando il secondo quando Ale
mi chiama, devo dirvelo non ho capito un cazzo della telefonata solo “Ok,
mangia con calma che vado a fumarmi una sigaretta fuori!”, m’ingozzo, credo di
aver fatto bocconi che manco un T-Rex con la fame chimica poteva fare, finisco
di mangiare, sono le due e quaranta, esco fuori dalla grande M e incomincio a
cercare l’Ale!
Ed
ecco la prima schicchera di caldo che mi colpisce, non sto sudando di più,
barcollo intorno alla stazione e finalmente trovo l’Ale, mi saluta o meglio mi
manda un messaggio e prima che io potessi rispondere la vedo… inizia
ufficialmente il mio primo Pryde e la mia prima manifestazione in assoluto!
L’Ale
è incazzata e io intanto adocchio una quindicina di donne perfette per me,
peccato che sia io che loro si volterebbero a guardare lo stesso culo!
Stavo
dicendo… l’Ale è incazzata e so il perché ma non lo dirò, ovviamente quando io
e l’Ale ci vediamo l’alcool scorre a fiume, si poteva non andare alla ricerca
di una birretta degna? No, assolutamente, quindi si compra due birre
artigianali (che ho digerito tipo due giorni dopo!), prima che finiscano le
birre arrivano il collega dell’Ale e sua sorella, siamo quasi pronti, finiamo
di bere e incominciamo ad incamminarci!
Piazza
duca d’Osta è gremita, ci sono talmente tante persone che la metà basta,
veramente sono una moltitudine di persone, scatto una foto della fine del
corteo, ci posizioniamo ma l’Ale è incazzata ed ecco che appare come per Mosè
la terra Promessa il carro delle lesbiche, due birre a cinque euro, e non ne
approfittiamo?
Tac!
L’Ale si calma e inizia finalmente il mio
primo Pryde!
Il
caldo è soffocante, distruttivo, io soffro di pressione bassa e la schicchera
di caldo è altamente pesante, non mi sento al cento per cento ma all’un per
cento, non sto bene, troppo caldo, troppo alcol e poca acqua, sudo come un
maiale sgozzato ad agosto… ma il pryde inizia, inizia la marcia, una massa imponente
di persone che chiedono a viva voce di essere considerati di seria A incomincia
a muoversi, l’Ale è esaltata, la vedo felice d’esserci e di appartenere ad un
gruppo, una minoranza, nomignolo o etichetta che odio, che odio profondamente,
forse perché io “giudico” le persone per le loro azioni e non per ciò che sono…
ed è per questo che l’Ale è una mia amica!
Il
Pryde parte lento, la moltitudine di gente incomincia a muoversi lentamente, la
testa del corteo è già partita e noi siamo fermi (giusto per farvi capire
l’immensità di persone che ci sono!), finalmente ci muoviamo!
Il
corteo segue una linea molto piccola, non fatanti chilometri, dalla Stazione
Centrale a Corso Buenos Ayres, chi vive a Milano sa che è un tragitto veloce,
ci si mette poco a percorrerlo, diciamo una quindicina di minuti ad un passo
lento, noi eravamo ancora fermi a Stazione Centrale, questo dovrebbe farvi
capire quante persone marciavano per i propri diritti o a chi, come me, lotta
per i diritti civili in Italia!
Iniziano
i miei disturbi dovuti alla pressione eccessivamente bassa, il caldo mi
ubriaca, mi manda fuori che manco le droghe potrebbero fare, in pratica non
capivo un cazzo per il primissimo tratto di marcia, non capivo come riuscivano
i vari manifestanti a non stare male, si, me lo chiedo tutt’ora, fare una
marcia per dei diritti civili a giugno, a Milano, nella giornata più calda
dell’anno… ho sofferto molto ma non potevo mollare, abbiamo fatto molte pause
all’ombra e per bere, diciamocela tutta non c’è la facevo più, avevo marciato
per pochi metri e stavo come uno straccio usato nelle peggiori latrine di
Dubai!
Stavo
sbarellando, ma ho tenuto duro, ed ecco la curva, si entra nel pieno del Pryde,
la via che viene percorsa dall’uno, il tram che prendo ogni sera per tornare a
casa… il dramma!
Mi
aspettavo Gerri incazzati, neo fascisti e neo nazisti pronti a fare fuoco e a
mandare in merda questo Pryde e invece… ho visto Gerri che facevano il tifo,
che facevano filmati, una Gerri ha addirittura urlato “Stiamo con voi!”, la via
è larga. Ci sono i Carri che vomitano musica della madonna, si sta arrivando a
Caiazzo, dico o meglio urlo, all’orecchio dell’Ale che devo abbandonare la
marcia perché sto male, non sto bene, rischio una sincope, lei serafica come
sempre mi dice una sola, singola parola, Grazie...
Il
pezzo di Pryde arriva a Caiazzo, esco dalla folla e mi avvio verso casa… il mio
Pryde è finito!
Fine
Ci
siete cascati e invece no, continuo a scrivere su ciò che ho vissuto in prima
persona sul mio primissimo Pryde!
Per
prima cosa devo dire che ho visto almeno una ventina di donne perfette per me,
ma purtroppo, come dicono i saggi “Non c’è trippa per gatti!”, sono etero e ho
partecipato ad un Gay Pryde, e ne sono fiero perché non ero il solo etero, la
manifestazione (anche se per me non è una manifestazione ma un urlo potente da
coloro che per lo stato vengono considerati di serie B una loro voce che urla
che esistono!) che i vari partiti politici e i sindacati si sognano dagli anni
sessanta e che non ha provocato danni, non ci sono stati atti di violenza o
altro, era una manifestazione pacifica e politica per ribadire che i non etero
non sono una vera e propria minoranza!
Ci
sono state cose che mi hanno dato molto fastidio, devo dirlo, so che tu caro lettore
non leggerai mai e poi mai oltre lo spazio banco che parte dalla fine e arriva
a questo scritto, lo so, non affannarti ora a cercarlo, esiste, stavo dicendo,
c’è una nota che stona, e qual è la nota che stona sempre?
C’erano
quattro stronzi con le bandiere del movimento cinque sterchi, ora, davvero? Si,
giuro! Erano quattro che manifestavano per i diritti civili, anzi CIVILI,
quando loro volevano affossare una legge civile sui matrimoni civili (che non
erano indirizzati solo alle coppie omosessuali ma a tutti… A TUTTI!), dei neo
fascisti che cercavano di prendere voti… questa è stata la cosa più triste di
tutto il Pryde!
Ci
sono state esagerazioni?
Io
ne ho notate, erano poche, sporadiche, tipo quattro uomini vestiti da maschi,
per il resto nessun gay ha cercato di farmi diventare omosessuale, nessuna
lesbica ha provato ad uccidermi, nessun trans ha provato a incularmi, niente di
niente… devo dire che mi sono sentito più al sicuro al Pryde che in metro a
notte fonda!
Essendo
eterosessuale non posso capire i vari problemi che hanno subito e che subiscono
tutt’ora i vari gay, lesbiche transessuali, e quant’altro, non posso capirlo
perché io sono un cittadino di serie A e l’Ale è una cittadina di serie B, e
molti altri che vengono considerati di serie Z (non faccio nomi perché non ho
chiesto se potevo farli e quindi, visto che sono cose private, non voglio
metterli sotto ad una lente mediatica!), questo non è giusto, perché l’Ale di
base vale molto più di me, tutte le persone che c’erano il ventiquattro giugno,
valgono più di me, lo fanno perché vogliono dei diritti CIVILLI, e giustamente
gli pretendono!
Personalmente,
sono sempre stato favorevole alle lotte Civili, sempre, e il sapere che il mio
stato mi considera di seria A solo perché etero ( e non trombo da tempi
immemori!) e consideri di serie B l’Ale solo perché non è etero, mi fa
incazzare, perché l’Ale che intellettualmente e cerebralmente è superiore a me
deve venire considerata di serie B, perché?
Perché
non è etero?
Perché
Samuel è di serie B?
Solo
perché dopo anni e anni ha deciso di essere ciò che è, viene considerato di
serie B!
Perché
un trans viene additato come troia perché è l’unico lavoro che può fare?
Forse
perché la bigottissima Italia non vuole assumerlo come dipendente e si deve pur
sempre mangiare!
Perché
io maschio etero sono superiore a un’altra persona in Italia?
Ecco
perché combatto e combatterò sempre per questi diritti CIVILI, io voglio che il
mio stato e la mia nazione compari le lesbiche, i gay, i trans e quant’altro da
cittadino di serie B o Z a cittadino di seria A, siamo italiani, paghiamo le
tasse e nonostante tutto io valgo di più!
Se
io evado le tasse ma sono etero sono una persona che ha sbagliato, ma se
Gigetto vuole sposarsi con Franceschino è un reato?
Il
Pryde mi ha dato molto e mi ha tolto molto, mi ha dato sull’efficienza e
sull’organizzazione, mi ha fatto capire che se una massa di persone marcia e
rivendica i suoi diritti, qualcosa si muove, questo mi ha dato, mi ha tolto la
speranza che lo stato faccia qualcosa per considerare tutti i vari abitanti
italioti di una sola serie, non A o B, ma semplicemente Italiani…