domenica 30 luglio 2017

-119-

E siamo già alla centodiciannovesima puntata della Cimice e sembrava ieri che scrivevo la centodiciottesima, comunque sia buona lettura!

·         Il movimento cinque fasci vota contro alla legge sui vaccini… chi nasce coglione non può morire genio!
·         L’ATAC sta fallendo miseramente… i romani se ne accorgeranno tra una ventina d’anni!
·         Attentatore islamista fermato in strada a colpi di sedie… ora basta no le sedie per fermare i terroristi… a breve clave per tutti!
·         Più si va avanti ed è più inutile prendere per il culo il movimento cinque fasci… sono una barzelletta dentro ad un’altra barzelletta!
·         Una miss Padania parrebbe che sia pazza… non porta bene essere una miss poi una miss Padania!

·         Scusate la domanda ma all’Aquila è tutto a posto? 

sabato 29 luglio 2017

-Grazie cinque fasci... oggi finalmente avete capito l'eugenetica-




-Il problema dei cinque sterchi a parte la coglionaggine!-

Oggi ventinove luglio è diventato obbligatorio vaccinare i figli, una legge giusta e che si doveva fare (io personalmente se mai dovessi avere un figlio lo vaccinerei contro tutto, quaranta vaccini? Gli fa!), alcune scorenti politiche hanno votato contro… e secondo voi chi ha votato contro?
Ovviamente il movimento cinque fasci, il perché è semplice dirlo, ha votato contro solo perché la legge sui vaccini è stata emanata dal PD e dal governo, quindi i quattro onanisti che formano il movimento a cinque fasci non potevano votare a favore, la legge non l’avevano fatta loro (e a dirla tutta a parte berciare non hanno fatto nulla!) e allora i vari Di (ovvero il Maio e il Battista!) non potevano non votare contro, avevano ascoltato la rete e la rete ha decretato che un vaccino cambia il DNA di un bambino e quindi lo rende autistico e in alcuni casi lo rende kriptoniano e in altri amazzone, ma la rete ha sempre ragione!
La legge viene eletta, i cinque fasci ovviamente votano NO, perché la rete, o meglio il ducetto barbuto no0n è convinto, ma la legge passa, da oggi i bambini devono essere vaccinati per poter accedere alle scuole, un bel passo avanti, ma il movimento cinque fasci non ci sta e il giorno prima infervora i vari coglioni creduloni dei no vaccini for ever ha inscenare una manifestazione tutta stronza fuori da Monte Citorio, con un povero “non professore” che suona una trombetta fastidiosa e molta, fin qui tutto bene, siete coglioni che vogliono non vaccinare i propri figli che poi muoiono di per tosse e di morbillo, ci può anche stare, siete coglioni ma in democrazia c’è spazio anche per i coglioni, ora voi cari lettori (e sono sicuro che chi mi legge non è un coglione!) secondo voi qual è stata l’offesa che i vari coglioni hanno urlato?
È brutto dirlo ma è stata “Ladri”!
Ladri!
Di cosa? Cos’hanno rubato? Il voler far arrivare dei bambini a quindici anni? Hanno rubato la vostra strana e masochistica e fascista di voler vedere vostro figlio morire di pertosse o morbillo?
Ora, io che sono favorevole hai vaccini, vorrei chiedervi cari anti vaccinisti, ma voi a parte facebook leggete altro?
A parte quella latrina virtuale che è il blog del duce con la barba che dice Belin, leggete altro?
Sinceramente parlando io sto con voi, davvero, non vaccinate i vostri figli, non fatelo, teneteveli in casa al sicuro e se si ammalano curateli su ciò che è scritto sul blog profetico del belin del comico, davvero, il limone e il bicarbonato vi fa guarire da un tumore, usate i fiori di Bach che guariscono qualsiasi cosa, abbracciate gli alberi (ovviamente se la rete ve lo dice!) e vi curerete, lasciate i vostri figli non vaccinati davanti ad un tablet che il belin di duce farà da insegnante, brave madri, davvero vi voglio bene, davvero, siete celebrolesi del cazzo ma vi voglio bene, seguite i vostri guru, voi madri siete i numeri uno per la mia idea di eugenetica, i vostri figli creperanno e spero che anche voi creperete… si chiama eugenetica, crepano i coglioni e rimane l’elitè, voi siete buoni (e manco tanto!) per il concime, quindi care madri e padri no vaccini, vi prego continuate, meno persone e più concime, fate un favore alla terra, per ogni vostro morto un paio d’alberi cresceranno, quindi continuate così, siete meravigliosamente coglioni e la terra ha bisogno di concime…


martedì 25 luglio 2017

-C6H5OH-




-C6H5OH-

Senti il respiro affannoso, oh cazzo è veramente affannoso, si, forse asma, forse altro, non saprei ma qualcosa non va affatto bene baby!

Verbale numero 54789/B

La sopracitata vittima afferma di essere stata fermata per poi essere stata picchiata, inoltre la sopracitata vittima ha dichiarato davanti all’amputato X che i suoi aggressori lo hanno etichettato come “frocio di merda” Malato di aiz” “Sei una merda contro natura”, si evince che il gruppo degli aggressori, di numero 3 (tre) hanno dopo le offese verbali alle offese fisiche, picchiando con pugni, calci, bastoni il sopra citato vittima, si evince inoltre che la vittima non ha prove su questa aggressione a parte i lividi e le contusioni, il comandante in forze di questa Caserma firma per la reclusione della sopra citata vittima per disordine, schiamazzi, offese ad un pubblico ufficiale e per atti “impropri” in luogo pubblico.


“Nome e cognome!”
“Voglio il  mio avvocato!”
“Ascolta brutto frocio di merda, o collabori o finisci male è chiaro questo concetto? Ciucca cazzi!”
Una testa viene sbattuta sul tavolo!”
“Allora, nome e cognome?”
“Voglio il mio avvocato!”
“Continui testa di merda buona solo a ciucciare cazzi? Continui? Dammi un qualcosa e non ne esci vivi tanto sei un frocio di merda, nessuno ti piangerà, è chiaro?”
“Voglio il mio avvocato e lo sbirro buono!”
“Fanculo frocetto!”

Il primo pugno arriva sulla tempia, la testa ballonzola, il secondo in faccia, lo sbirro si diverte a picchiarmi a mani nude, non usa le pagine gialle ne manganelli, vuole rovinarsi le nocche delle mani sulla mia faccia, cado dalla sedia, ma sono legato o meglio ammanettato, sono a mezz’aria e lo sbirro mi colpisce con i calci, svengo, e ritorno in me, sputo sangue, sento voci concitate, qualcuno urla, io sputo sangue, mi liberano e mi caricano su una barella!

“Abbiamo un uno malato!”
“Cosa ha?”
“Direi un pestaggio!”
“Chi lo ha portato?”
“La polizia dottore!”
“Allora è il solito tossico di merda… lascialo in corridoio che quando ho finito con pazienti veri… vedrò di ricucirlo!”
“Dottore ma è messo veramente male!”
“Io sono medico, tu no, lascialo in corridoio che appena ho cinque minuti lo guardo!”
“Dottore sta male è da segnalazione rossa!”
“Sa quanto m’importa la sua ida? Un cazzo…., lascialo lì che appena ho tempo lo visito!”
“Ok!”

Passa il tempo… ogni singolo secondo è pesante…. Sono passate ore dall’interrogatorio, perché? Non lo so!
Mi hanno malmenato per ore per un non si sa cosa, ed ora sono sdraiato in un corridoio!

Ore prima

La luce che va e viene, il primo colpo del manganello sulla tempia, rompe qualcosa, comincia ad uscire sangue dall’orecchio destro, il secondo colpo ancora più forte che colpisce la fonte e il sangue dal naso esce come uno tsunami, altri colpi, non sento più  le braccia e le gambe, alcune persone ridono e m’indicano come un frocio di merda buono solo a leccare la loro merda, un’altra selva di colpi violenti su tutto il corpo e sulla mia faccia, è inutile coprirsela, loro colpiscono e ridono, ma sono io la vittima, loro colpiscono, si fermano, si devono riposare, il sangue esce da ogni mio poro della pelle, il basso ventre mi brucia, cerco di toccarmi ma una manganellata me lo impedisce, non sento più le gambe, o meglio non sento più nulla da ciò che esiste (se esiste ancora?) dallo sterno in giù!

La barella è rimasta lì in un corridoio di un ospedale militare, nessuno lo ha visto, nessuno ha prestato le prime cure, lo lasciano lì, e oggi fa anche freddo! 

Perdere i sensi è la migliore autodifesa, per se stessi, ma non per loro, dopo il pestaggio di alcuni celebrolesi con le teste rasate vengo pestato a sangue da persone in divisa, mi violentano analmente con un manganello, ridendo e urlando “Tanto ti piace frocio de merda!”, il sangue schizza ovunque, e per questo un ufficiale in divisa mi pesta furiosamente in testa perché pensa che sono infetto e se muore si rifarà sulla mia famiglia... la mia faccia è irriconoscibile, mi picchiano ancora e mi bruciano i testicoli, così per divertimento, si divertono così, non penso più, sto soffrendo ma non posso urlare perché ho la bocca talmente tumefatta che non posso dire nulla, mi trascinano sul suolo della questura sputandomi addosso, mi trascinano per i capelli, prima di caricarmi su una barella uno pensa bene di pisciarmi addosso, lo fa, l’acido fa bruciare le ferite, sono inerme e solo, io la vittima che vengo trattato come un colpevole, io, riderei se potessi farlo!

Dopo trentasei ore un medico s’accorge di una barella dove sopra è posto un ragazzo irriconoscibile e che puzza di orina, deduce che sia un barbone, ascolta il polso che non c’è, lo guarda un attimo, la faccia è talmente gonfia che non si riconoscono gli occhi dalla bocca, ha ferite su ferite su ogni singolo centimetro della pelle, ha subito torture deduce il medico, ma sa che i barboni sono oggetto di questo trattamento, copre il cadavere e decreta l’ora della morte…

N.d.s.: Questa ovviamente è un racconto di fantasia…. No, col cazzo, è una storia vera di un povero ragazzo torturato e ucciso solo perché era gay e questo fatto è passato inosservato, o meglio alcune testate hanno riportato la notizia di un barbone ritrovato morto in un ospedale, un barbone, questo ragazzo, come si è appurato poi è stato pestato prima da dei neo fascisti e poi dalle forze dell’ordine, solo perché era gay, lo hanno torturato e lasciato a morire su una barella, solo perché non era etero… questa storia è stata romanzata (fino ad un certo punto!), ma in una città italiana queste cose succedono quotidianamente e non è Milano ma un’altra città un po’ più a sud, ho voluto scrivere questo racconto “verità” perché nessuno ne parla, nessuno, ci sono città dove non vogliono cani e gay, ci sono città dove si organizzano ronde anti froci, (e si uso il loro termine di questi celebrolesi del cazzo!), esistono italiani medi che pensano che se due uomini o due donne che vogliono vivere insieme nella legge sia un peccato e fanno di tutto per impedirlo… la cosa mi mette molta tristezza, davvero,  perché capisco che l’italiano medio (leggi anche scimmia celebrolesa!) non ha capito il significato di civiltà!



domenica 23 luglio 2017

-Sul suicidio-




-Sul suicidio-


Di base e personalmente odio parecchie diciture (quando muore un ragazzino e l’articolo mette prima dei nomi dei genitori il “Papà” e il “Mamma”, quando un ragazzino crepa per una dose eccesiva di acidi “Non lo aveva mai fatto, forse qualcuno gliela messa nel bicchiere”, e molti altri!) ma quella più odiosa che usano i vari giornalisti quando una persona si suicida è “Era depresso da tempo”, ecco cari lettori questa è una PUTTANATA, e ora vi spiegherò il perché!
La depressione è uno stato mentale fisso, è un po’ come avere i capelli biondi o scuri, si nasce depressi e questo non porta neccesivamente al suicidio, ok, l’ottanta per cento dei depressi cronici si suicida ma il fatto non è collegabile ad un essere depresso o il non essere depresso!
La depressione è un fatto caratteriale, si nasce depressi, non lo si diventa, su questo voglio battere il chiodo, perché le mie due nonne e mio padre erano depressi fin dalla nascita (alcuni aumentati dal modello di vita che hanno vissuto ma questa è un’altra storia!) e non si sono suicidasti ma sono morti di morte “naturale” quindi la depressione non porta  al suicidio!
La malinconia non porta al suicidio, idem con la tristezza, nessuno si ammazza per un brutto voto, perché la ragazza o il ragazzo lo ha mollato/a, per un voto reputato negativo, per i vari bulli… bo, se la pensate così non avete capito un cazzo del suicidio e delle persone che compiono questo atto!
Il suicidarsi è una voce fievole che tutti i giorni, tutte le ore parla all’orecchio del suicida, a volte è fievole come un soffio di vento a volte urla, ma esiste, il suicidio non è un fatto di secondi ma di anni e anni, è la vocina che nella vasca del bagno dopo una delusione pesante d’amore ti fa prendere la lametta… il fatto è che il suicidio non è dovuto ad un momento preciso della vita, non è reazione ed azione, no, non lo è!
Per esempio io negli ultimi mesi sto bene, passo dal down pesante che dura pochi giorni, per mia fortuna, a degli up estremi e totalitaristici…. E la vocina c’era, sempre e perenne!
Il compimento del suicidio non è un atto fine a se stesso dettato dall’attimo, ma è uno studio fondamentale della psiche di una persona che non sta bene, vede tutto nero il futuro e quindi deduce che il suicidio possa liberarlo da una determinata questione!
Pensiamo per un secondo al suicidio come un’evoluzione umana, per un secondo, chi si uccide di base ha raggiunto l’apice della merda che può ingoiare, questo è il fatto, l’apice, il massimo raggiungibile, ed è per questo che il suicidio non può essere correlato alla depressione, alla malinconia e alla tristezza, il suicidio esiste, vive e vegeta nella mente delle persone e si nutre di ogni merdata che dobbiamo ingoiare quotidianamente, fatevi una ragione su questa!
Io sono stato depresso per la gran parte della mia vita, ho provato a farmi fuori due volte, non ci sono riuscito (se no non sarei qui a scrivere!), ma continuo ad essere depresso e a oggi non ho voglia di farmi fuori, quando una persona vuole o pensa di suicidarsi ha molti fattori, troppi, ma il fatto di farsi fuori è già dentro di se, forse dalla nascita o forse è una roba genetica ma c’è, esiste e si nutre delle emozioni, allora perché una persona decide di farsi fuori?
Semplicemente perché nel momento esatto che vuole farsi fuori ha raggiunto l’esasperazione totale del suo Io, non vede futuro, presente ma solo il futuro, è un po’ come un vaso troppo riempito, alla fine strabocca, ma la depressione, la malinconia o la tristezza non contano, chi si vuole uccidere non ha pensieri negativi ma positivi verso il futuro degli altri, le due volte che ho provato mi sentivo bene con me stesso e con il mondo e non ero triste o quant’altro, pensavo semplicemente che l’universo sarebbe stato un mondo migliore su cui vivere senza di me!
Ok per il novantanove per cento dei casi i depressi finiscono a suicidarsi, lo so, ok, ma non è la depressione in sé a portare al suicidio, è il suicidio stesso che cova per anni e anni nel cervello dei suicidi, rimane lì e gongola felice, di base chi si suicida lo fa per cose futili e inutili, se uno ci pensa su sa che è così, ci si suicida per delle cazzate immense, io l’ho tentato per una stronza che non si meritava ,manco il biglietto del tram, e ho detto tutto, io depresso cronico e bipolare a oggi non ho la ben che minima idea di uccidermi, non lo farei mai, ho troppe cose da fare e creare!
Concludendo, chi si suicida per me è fin troppo coraggioso, non vuole vedere il futuro, non gli interessa, è una cosa futile e inutile ed io appoggio la sua scelta, ma indicare il suicidio alla depressione è, era e lo sarà sempre una solenne stronzata!  



-118-

E siamo a centodiciotto…. Buona lettura!

·         Migranti, è scontro con l’Est…. E l’est ha pochissima memoria!
·         Lascia il portavoce di Trump…. “Diceva troppe stronzate…. Sono un portavoce non Cristo!”
·         Triste giorno per Di Battista…. Mafia Capitale non è Mafia… ecco come va in fumo l’ottanta per cento delle sue oratorie!
·         Alfano contro la sindrome Polonia “Vorrebbero spartirsi il centro”… chi? Come? Vi giuro che non ho capito questa frase!
·         No ai prelievi d’acqua dal lago “Roma a rischio razionamenti”… chi sa cosa deciderà la rete su questa cosa?

·         Quarant’anni di festa dell’unità…. Macellai e cantori popolari ringraziano! 

mercoledì 12 luglio 2017

-Il fumetto italiano non è morto ma è di molto agonizzante!-




-Il fumetto italiano non è morto ma è di molto agonizzante!-

Molti dicono che il fumetto nostrano è morto, questi si basano su una sola casa editrice, ovvero la Bonelli (che per dirla politicamente è un misto tra una balena bianca e un elefante rosso!), non sono d’accordo, anzi non lo sono affatto!
Il fumetto made in Italy è vivo e vegeto e sta bene, certo è poco conosciuto dalla massa ma esiste e sforna grandi e grandissime cose, anche grazie a internet e ai vari social network!
Devo ammetterlo, non compro tantissimi fumetti italiani, anche perché leggere storie e disegni anni sessanta/settanta mi rompicchia un po’ le palle… diciamocelo chiaro la Bonelli è vecchia e decrepita!
Compro pochissima Bonelli (Dragonero, il miglior fumetto mai uscito da casa Bonelli, Le storie, Julia, Orfani, Mercurio Loi, il Martyn a colori [che è grandioso secondo me!], qualche speciale e poc’altro!)  e a parte rari casi mi sembra di leggere degli albi alla stregua di Lando, per storie e disegni,  la Bonelli è vecchia e non vuole rinnovarsi, sbandiera “Albo a colori” nel 2017, crea albi esclusivi per le fumetterie, nel 2017 che è da almeno una trentina d’anni che il mondo c’è arrivato, fa disegnare artisti che non riescono a reggere una moltitudine di tavole così alto (Roi insegna, quando disegnava un albo si e un albo no di Dylan Dog era terrificante, poi in UT è esploso per l’artista reale e geniale che è!), la Bonelli è vecchia ma nonostante tutto io comprerò i loro albi e, quando è meritato gli elogerò (gli ultimi due speciali, ovvero Dragonero e Le storie sono due perle meravigliose e da tenere sul comodino for ever, e non voglio parlare della meravigliosità del numero 50 di Dragonero o dell’ultimo numero di Lilith!), ma allora perché affermo che il fumetto italiano non è morto?
Semplice, case che non hanno una potenza “mediatica” come la Bonelli, mi riferisco alla Cosmo, alla INK e alla Shockdom, sono tre case editrici piccole, che hanno i loro problemi (specialmente la Cosmo!), ma fino a oggi non mi hanno mai deluso, come lettore di fumetti da trent’anni e come nerd navigato!
La Cosmo è un orgasmo per noi nerd, si, cazzo duro e venuta ogni mese e lo dico da nerd, ok, fa uscire autori italiani meravigliosi come Samuel Spano, Davide La Rosa e molti altri e ripropone albi ormai introvabili, a prezzi estremamente competitivi, che fanno felici molti nerd… è tutto bello vero?
No, col cazzo!
Cara cosmo, io ti amo e tu lo sai, ma porco cazzo hai un problema serio, o a dirla tutta tre problemi seri:
1.      Le date, non mettetele che tanto non riuscite a rispettarle, e a ogni nerd nel mondo se gli si dice che un albo esce in un determinato giorno e quell'albo non esce ci incazziamo come vipere punte da vipere!
2.      La distribuzione, cazzo, non potete farla a macchia da leopardo, non è possibile che un albo si trovi a due fermate di metropolitana, e che molte edicole non hanno un albo che sia uno della vostra casa editrice, io vi comprerei tutto ma non vi trovo e abito a Milano e non in un paese sperduto di un comune che ha al massimo quattro abitanti!
3.      Le fiere… cazzo non potete andare al Il mio bagno comics e non andare alle fiere serie… davvero… perché volete castrarvi?
Per il resto la Cosmo a mio modesto avviso pubblica albi degni di nota, Nine Stones in primis ma anche tutto ciò che le case editrici italiane “Alte” non hanno mai pensato di pubblicare (Basti pensare a quella perla che è Parker!)!
La Ink!
Sulla Ink potrei parlare per ore e ore anche solo per la gentilezza e l’umanità del suo creatore, ma parliamo di fumetti, a oggi è la prima casa editrice che osa e osa in modo meraviglioso, storie crude, cattive, terribili a volte disturbanti ma la storia che si lega così bene al disegno non lo mai trovato in quasi nessun fumetto internazionale, forse e dico forse nel Daredevil di Miller o del Green Lantern di Johns, ogni singolo albo che ho letto mi è piaciuto molto e lo divorato come un povero bambino del Biafra che si ritrova davanti ad una tavola imbandita, storie fantastiche e scritte bene e disegni meravigliosi, non voglio parlare della famiglia cannibale o del giardino delle torture, o di molti altri albi, ecco la INK è secondo me la casa editrice perfetta per chi (sia scrittori o disegnatori!) voglia sperimentare senza catene o pregiudizi, o quant’altro!
Lo tenuta per ultima, la mia casa editrice preferita in assoluto, la Shockdom!
La prima casa editrice italiana che non si può darli un’etichetta, o meglio pubblica solo cose grandiose, e a dir poco meravigliose, e sì agognerei scrivere per loro qualsiasi cosa, anche la pubblicità, loro a oggi non mi hanno deluso ma anzi mi hanno fatto meravigliare di ciò che pubblicavano, gli ho amati (e per loro fortuna hanno una copertura del territorio meglio della Cosmo!) fin da subito e mi hanno dato l’occasione di conoscere artisti, ops, ARTISTI che meritano questo nome, la Shockdom ha le palle di puntare sui giovani e su storie non proprie da “borgata” e devi ringraziarli ancora per il loro lavoro, se non fosse per loro non avrei mai conosciuto artisti che stimo (i gemelli meraviglia [che amo e che adoro!] in primis!) e che sono sul punto di venerarli!
Ho dato tre esempi concreti di fumetti belli e accessibili a tutti, ho scritto su case editrici con le palle che nonostante tutto puntano sull’innovazione e sulla novità, la domanda quindi è la seguente, perché la Bonelli preferisce dare ai lettori un prodotto scadente e di basso profilo invece di dare un prodotto fresco e innovativo?

Vorrei ricordare alla Bonelli che i vecchi muoiano prima dei giovani, forse sarebbe meglio puntare su quest’ultimi invece di stare impantanati su storie e disegni che erano alla moda quarant’anni e passa anni fa! Vorrei ricordare alla Bonelli che il fumetto è un prodotto per i ragazzi e ragazzini, tipo mio nipote… ecco, mio nipote non ha mai letto un albo della Bonelli, io due domande me le farei! 

domenica 9 luglio 2017

-117-

E siamo già alla  centodiciasettesima puntata… quindi buona lettura!

·         Trump – Putin, patto sulla Siria… in pratica decideranno dove e chi bombardare!
·         “Aiutiamoli a casa loro”… Big S.? No! Salvini? No! Renzi? Ebbene si!
·         Scrivere sui gadget del movimento cinque sterchi è come sparare sulla Croce rossa!
·         Miss Sudafrica (bianca) distribuisce cibo ai poveri in guanti bianchi… “Sono sempre negri! Se poi divento negra anch’io!”!
·         Metal detector alla festa dell’Unità… già me li vedo i jidaisti strafogarsi di salamelle!

·         Malato psichico uccide l’anziano vicino di casa… raga giuro che non sono stato io!

mercoledì 5 luglio 2017

-La mia su Nine Stones di Samuel Spano-




-La mia su “Nine Stones” i primi due numeri!-

Sono un fu ragazzo fortunato, ho letto questi due volumi su internet e devo dirvi la verità, non ci riuscivo, scusami Samuel, davvero ti chiedo perdono ma se sto troppo tempo su uno schermo mi si sbarbella l’occhio (ovvero l’occhio si chiude e non vedo un cazzo!), attendevo la versione cartacea e l’editrice Cosmo ha colmato questo vuoto, il primo volume sono riuscito ad averlo tipo dopo un mese dall’uscita ma il secondo due giorni prima… ho goduto!
Conoscevo la storia, e ho fatto i complimenti in privata sede a Samuel per ciò che aveva fatto, la cosa che mi infastidisce molto sono i fan… i fan di questa storia lunga (sarà una trilogia e Samuel se non lavori tipo ventitré ore al giorno su questo progetto coraggioso… peste ti colga!) si sono fissati tutti sulla tematica centrale, ovvero l’omosessualità, a dirla tutta la tematica è già stata usata in letteratura, nel fumetto, nell'arte, nella musica, ok, in Italia è ancora un’inutile tabù, ma tant’è… ci voleva Samuel a creare un fumetto che parla di gay che amano il sesso violento?
Direi di si!
Ci voleva, le storie di gay e lesbiche pubblicate in Italia erano finte, stupide e a dir poco inutile perché non entravano dentro al sentimento vero e proprio, Enoch con Sprayliz non c’è riuscito, la Bonelli con Legs non c’è riuscito, sui fumetti gay si scadeva nel becero porno stampato male e fatto male!
Ma parliamo di Nine Stones!
La tematica di base non m’interessa, io guardo la storia e se i disegni sono legati al cento per cento alla storia quando scrivo di fumetti, ok, Samuel lo conosco da un po’ ed ero presente (e continuo a ricordarlo perché mi riempie di gioia!) quando Davide ha comprato un pop raffigurante Chtulu! Stavo dicendo, non ho scritto nulla su questa opera quando era solo in formato digitale (per ovvi problemi di lettura!), ho aspettato la versione cartacea anche perché sono un feticista della carta, lo letto, lo letto e riletto,  e devo dirlo, è un fumetto con i contro coglioni a mò di cartuccera, non ci sono evidenti buchi in sceneggiatura, è scritto bene, tocca una tematica importante ovvero la schizofrenia dilagante (non il mondo dei gay!) e la cosa mi ha toccato molto, il personaggio principale (se lo è visto che mancano ancora due capitoli alla fine della trilogia!) è totalmente pazzo e non è chiaro se è proprio lui che ama la violenza o la dolcezza e questa cosa da scrivere è difficile, renderla graficamente è ancora più difficile, ma molto, ma Samuel (e scusami se ti do del tu ma ti conosco da tanto…. Darti del Lei non mi suonerebbe bene!) c’è riuscito in modo molto poetico, Lui che vede un’ombra stronza e che cerca di contenerla ma non ci riesce e viene fuori l’altra faccia della moneta, ovvero la violenza e il masochismo totale… è una storia pesante ma che va letta perché finalmente una casa editrice coraggiosa ha deciso di stamparla!
I disegni!
Bisogna ancora parlare dei disegni di Samuel Spano nel 2017?
No dai davvero?

Ok… su P.C. non rendevano al massimo lo devo ammettere, o meglio i disegni singoli si, ma le tavole, almeno per me mi ubriacavano, ho letto la storia e il fumetto, ma arrivavo ad un certo punto che non riuscivo più a leggerlo e poi il cartaceo, sul cartaceo, secondo me Nine Stones rende molto ma molto di più… è bello, questi primi due albi sono perfetti, le copertine, i disegni, l’odore della carte… credo che questo fumetto è nato per essere una pietra miliare nel fumetto italiano, su molte cose, il disegno in primis che è meraviglioso ma Samuel lo sa come la penso dei suoi disegni, rimarrà nella storia del fumetto per la storia che collega disturbi mentali e omosessualità violenta e credo che sia la prima volta in Italia che un fumetto parli di questo, rimarrà nella storia per il fanatismo estremo dei fan (tra cui io ma non sono così folle, o almeno spero!)… un consiglio, semplice, compratevelo e tenetevelo in casa perché sono due dei pochi albi a fumetti italiani che meritano di stare in libreria e di leggerlo e rileggerlo! 

domenica 2 luglio 2017

-116-

Mi sembra ieri e invece siamo già alla centoquindicesima puntata della Cimice… buona lettura!

·         Duecentomila persone andranno al concerto di Vasco… calcolando l’incasso, tra droghe e alcol il prossimo album lo vedrete tra un tre o quattro anni!
·         Onestahhhhhhhhhhhhhhhhhhhh le sindache di Roma e Torino sono incriminate!
·         I No Vax si stanno evolvendo in Pro Sanguisughe!
·         Mattarella “Non vedo elezioni anticipate!”… non è che veda molto in fin dei conti!
·         Riesce ad avere la casa popolare insulti e botte al bengalese… Gerri 2.0!

·         Tangenti, condannati due ex giudici tributari… ed è subito anni novanta!

sabato 1 luglio 2017

-Il De Bello Pryde-

-Il De Bello Pryde-

Ad Alessandra una
donna a dir
Poco meravigliosa!
E a Samuel una
Persona che ha tutta
La mia stima!


Il ventiquattro giugno, giorno prima del mio compleanno farò un passo importante, o meglio un passo molto civile, parteciperò al Gay Pride, io essendo etero ed essendo scrittore è una cosa emozionante, molto, mi sto acculturando sul mondo LBGT+, si, perché se devo scrivere qualcosa devo sempre sapere i pro e i contro, insomma, sto incominciando questo De Bello il tredici giugno, ovvero undici giorni prima del Pryde, lo sto facendo perché, prima di sfilare voglio sapere molto su questo mondo che difendo da tempi immemori, e poi voglio conoscere il mondo che andrò a vedere e a sentire sulla mia pelle, probabilmente non scriverò più questo mio De Bello (e sono secoli che non ne scrivo uno!) fino al ventisei giugno, volevo scrivere questa cosa o preambolo che dir si lo voglio fare solo per auto convincermi che dovrò scrivere un De Bello e porco cazzo sto sudando come un maiale!
Manca poco, pochissimo al pryde, tipo due giorni, si lo so, so che non ho scritto per giorni, ma la tensione di partecipare al mio primo pryde da dentro e partecipare ad una manifestazione da dentro mi mette ansia, riuscirò a non reagire a determinate teste di cazzo?
Riuscirò a trattenermi sui vari commenti dei vari Gerri?
Riuscirò ad essere una persona che non è gay a far sentire la voce di molti che pensano che le unioni civili, CIVILI, siano un atto dovuto in un paese civile?
Non lo so se ci riuscirò, davvero, ma almeno posso dire di averci provato…. E si è ancora il preambolo, è mercoledì ventuno giugno e il pryde è sabato ventiquattro e io continuo a sudare come una merda appena schiacciata da un infradito!
Scusate per l’ennesimo preambolo, ma voglio spiegare bene il perché oggi (24/06/2017) ero al Gay Pryde, anche se non sono gay!
Perché c’ero?
Semplicemente perché sono una persona civile, anzi, CIVILE, e non tollerò che lo stato Italiano possa minimamente pensare che ci sono italiani di seria A (etero!) e italiani di serie B (omosessuali!), questa cosa mi manda fuori come un balcone, in poche parole l’Italia è ancora ferma a secoli fa sul dire “Si fa ma non si dice, l’importante è che si ritorni a casa la sera dalla propria moglie o marito!” la cosa mi fa vomitare, è sto combattendo dalla famosa legge Cirrinà a oggi perché lo stato che mi ha dato i natali possa considerare tutti i suoi cittadini di seria A!
Finito il terzo preambolo, per i neofiti del De Bello da me medesimo scritto, so che sarà strano, ma racconterò ciò che ho fatto oggi, alla vigilia dei miei trentasette anni, quindi preparatevi e da etero vi racconterò il gay pryde e come lo vissuto!
Oggi mi sono svegliato svarionato e la mia voglia di fare era meno del meno della mia voglia di fare di solito, ero stanco, avevo mal di testa, ero scoglionato come poche volte nella mia vita, ho gli ormoni che fanno le bizze, non stavo bene, anzi diciamo che non sto bene ma porco di un cazzo oggi dovevo scendere in piazza, lo fatto, con fatica, molta fatica, la mattina la passo a fare ciò che faccio ogni sabato, poi all’una e mezza prendo il mezzo che mi porterà in centrale e nasce il delirio!
Di solito impiego dai dieci minuti ai quindici minuti per raggiungere stazione centrale di Milano da casa mia… quasi mezz’ora e avevo dimenticato i fazzoletti a casa, sotto i miei piedi sull’uno, si è creata una pozza di sudore e non sto scherzando!
Scendo dall’uno e mi fiondo subito dal tabacchino cinese di Caiazzo per comprare i fazzoletti, spendo una cifra assurda ma ne avevo bisogno, dovevo incontrarmi con Alessandra alle due e mezza, mancavano venti minuti, potevo mangiare ed ecco che arriva la grande M!
Oggi, ventisei giugno, ho scoperto il perché due persone a cui voglio molto bene hanno partecipato al Pryde, mi verrebbe voglia di scrivere la storia di una di queste ma non lo farò, e non per essere pudico o altre cazzate, non lo farò perché una di queste due persone ha preso da tempo una scelta estrema che cambierà tutto, non posso e non sono in grado di scrivere la sua storia, anche se a dirla tutta sono stato estremamente felice del suo coraggio, e della sua determinazione ma soprattutto dell’altra persona che è al suo fianco, scusate, non sono così bravo a scrivere per scrivere cosa state costruendo, ma tornando al Pryde che ho vissuto!
Entro nella grande M di Centrale e già noto che i vari clienti sono arcobaleno, non sono aggressivi o altro, anzi credo che la grande M in Centrale abbia venduto il minor numero di birre della sua storia, ordino, mi siedo e incomincio a mangiare, ho finito il primo panino e sto incominciando il secondo quando Ale mi chiama, devo dirvelo non ho capito un cazzo della telefonata solo “Ok, mangia con calma che vado a fumarmi una sigaretta fuori!”, m’ingozzo, credo di aver fatto bocconi che manco un T-Rex con la fame chimica poteva fare, finisco di mangiare, sono le due e quaranta, esco fuori dalla grande M e incomincio a cercare l’Ale!
Ed ecco la prima schicchera di caldo che mi colpisce, non sto sudando di più, barcollo intorno alla stazione e finalmente trovo l’Ale, mi saluta o meglio mi manda un messaggio e prima che io potessi rispondere la vedo… inizia ufficialmente il mio primo Pryde e la mia prima manifestazione in assoluto!
L’Ale è incazzata e io intanto adocchio una quindicina di donne perfette per me, peccato che sia io che loro si volterebbero a guardare lo stesso culo!
Stavo dicendo… l’Ale è incazzata e so il perché ma non lo dirò, ovviamente quando io e l’Ale ci vediamo l’alcool scorre a fiume, si poteva non andare alla ricerca di una birretta degna? No, assolutamente, quindi si compra due birre artigianali (che ho digerito tipo due giorni dopo!), prima che finiscano le birre arrivano il collega dell’Ale e sua sorella, siamo quasi pronti, finiamo di bere e incominciamo ad incamminarci!
Piazza duca d’Osta è gremita, ci sono talmente tante persone che la metà basta, veramente sono una moltitudine di persone, scatto una foto della fine del corteo, ci posizioniamo ma l’Ale è incazzata ed ecco che appare come per Mosè la terra Promessa il carro delle lesbiche, due birre a cinque euro, e non ne approfittiamo?
Tac!
 L’Ale si calma e inizia finalmente il mio primo Pryde!
Il caldo è soffocante, distruttivo, io soffro di pressione bassa e la schicchera di caldo è altamente pesante, non mi sento al cento per cento ma all’un per cento, non sto bene, troppo caldo, troppo alcol e poca acqua, sudo come un maiale sgozzato ad agosto… ma il pryde inizia, inizia la marcia, una massa imponente di persone che chiedono a viva voce di essere considerati di seria A incomincia a muoversi, l’Ale è esaltata, la vedo felice d’esserci e di appartenere ad un gruppo, una minoranza, nomignolo o etichetta che odio, che odio profondamente, forse perché io “giudico” le persone per le loro azioni e non per ciò che sono… ed è per questo che l’Ale è una mia amica!
Il Pryde parte lento, la moltitudine di gente incomincia a muoversi lentamente, la testa del corteo è già partita e noi siamo fermi (giusto per farvi capire l’immensità di persone che ci sono!), finalmente ci muoviamo!
Il corteo segue una linea molto piccola, non fatanti chilometri, dalla Stazione Centrale a Corso Buenos Ayres, chi vive a Milano sa che è un tragitto veloce, ci si mette poco a percorrerlo, diciamo una quindicina di minuti ad un passo lento, noi eravamo ancora fermi a Stazione Centrale, questo dovrebbe farvi capire quante persone marciavano per i propri diritti o a chi, come me, lotta per i diritti civili in Italia!
Iniziano i miei disturbi dovuti alla pressione eccessivamente bassa, il caldo mi ubriaca, mi manda fuori che manco le droghe potrebbero fare, in pratica non capivo un cazzo per il primissimo tratto di marcia, non capivo come riuscivano i vari manifestanti a non stare male, si, me lo chiedo tutt’ora, fare una marcia per dei diritti civili a giugno, a Milano, nella giornata più calda dell’anno… ho sofferto molto ma non potevo mollare, abbiamo fatto molte pause all’ombra e per bere, diciamocela tutta non c’è la facevo più, avevo marciato per pochi metri e stavo come uno straccio usato nelle peggiori latrine di Dubai!
Stavo sbarellando, ma ho tenuto duro, ed ecco la curva, si entra nel pieno del Pryde, la via che viene percorsa dall’uno, il tram che prendo ogni sera per tornare a casa… il dramma!
Mi aspettavo Gerri incazzati, neo fascisti e neo nazisti pronti a fare fuoco e a mandare in merda questo Pryde e invece… ho visto Gerri che facevano il tifo, che facevano filmati, una Gerri ha addirittura urlato “Stiamo con voi!”, la via è larga. Ci sono i Carri che vomitano musica della madonna, si sta arrivando a Caiazzo, dico o meglio urlo, all’orecchio dell’Ale che devo abbandonare la marcia perché sto male, non sto bene, rischio una sincope, lei serafica come sempre mi dice una sola, singola parola, Grazie...
Il pezzo di Pryde arriva a Caiazzo, esco dalla folla e mi avvio verso casa… il mio Pryde è finito!


Fine





























Ci siete cascati e invece no, continuo a scrivere su ciò che ho vissuto in prima persona sul mio primissimo Pryde!
Per prima cosa devo dire che ho visto almeno una ventina di donne perfette per me, ma purtroppo, come dicono i saggi “Non c’è trippa per gatti!”, sono etero e ho partecipato ad un Gay Pryde, e ne sono fiero perché non ero il solo etero, la manifestazione (anche se per me non è una manifestazione ma un urlo potente da coloro che per lo stato vengono considerati di serie B una loro voce che urla che esistono!) che i vari partiti politici e i sindacati si sognano dagli anni sessanta e che non ha provocato danni, non ci sono stati atti di violenza o altro, era una manifestazione pacifica e politica per ribadire che i non etero non sono una vera e propria minoranza!
Ci sono state cose che mi hanno dato molto fastidio, devo dirlo, so che tu caro lettore non leggerai mai e poi mai oltre lo spazio banco che parte dalla fine e arriva a questo scritto, lo so, non affannarti ora a cercarlo, esiste, stavo dicendo, c’è una nota che stona, e qual è la nota che stona sempre?
C’erano quattro stronzi con le bandiere del movimento cinque sterchi, ora, davvero? Si, giuro! Erano quattro che manifestavano per i diritti civili, anzi CIVILI, quando loro volevano affossare una legge civile sui matrimoni civili (che non erano indirizzati solo alle coppie omosessuali ma a tutti… A TUTTI!), dei neo fascisti che cercavano di prendere voti… questa è stata la cosa più triste di tutto il Pryde!
Ci sono state esagerazioni?
Io ne ho notate, erano poche, sporadiche, tipo quattro uomini vestiti da maschi, per il resto nessun gay ha cercato di farmi diventare omosessuale, nessuna lesbica ha provato ad uccidermi, nessun trans ha provato a incularmi, niente di niente… devo dire che mi sono sentito più al sicuro al Pryde che in metro a notte fonda!
Essendo eterosessuale non posso capire i vari problemi che hanno subito e che subiscono tutt’ora i vari gay, lesbiche transessuali, e quant’altro, non posso capirlo perché io sono un cittadino di serie A e l’Ale è una cittadina di serie B, e molti altri che vengono considerati di serie Z (non faccio nomi perché non ho chiesto se potevo farli e quindi, visto che sono cose private, non voglio metterli sotto ad una lente mediatica!), questo non è giusto, perché l’Ale di base vale molto più di me, tutte le persone che c’erano il ventiquattro giugno, valgono più di me, lo fanno perché vogliono dei diritti CIVILLI, e giustamente gli pretendono!
Personalmente, sono sempre stato favorevole alle lotte Civili, sempre, e il sapere che il mio stato mi considera di seria A solo perché etero ( e non trombo da tempi immemori!) e consideri di serie B l’Ale solo perché non è etero, mi fa incazzare, perché l’Ale che intellettualmente e cerebralmente è superiore a me deve venire considerata di serie B, perché?
Perché non è etero?
Perché Samuel è di serie B?
Solo perché dopo anni e anni ha deciso di essere ciò che è, viene considerato di serie B!
Perché un trans viene additato come troia perché è l’unico lavoro che può fare?
Forse perché la bigottissima Italia non vuole assumerlo come dipendente e si deve pur sempre mangiare!
Perché io maschio etero sono superiore a un’altra persona in Italia?
Ecco perché combatto e combatterò sempre per questi diritti CIVILI, io voglio che il mio stato e la mia nazione compari le lesbiche, i gay, i trans e quant’altro da cittadino di serie B o Z a cittadino di seria A, siamo italiani, paghiamo le tasse e nonostante tutto io valgo di più!
Se io evado le tasse ma sono etero sono una persona che ha sbagliato, ma se Gigetto vuole sposarsi con Franceschino è un reato?
Il Pryde mi ha dato molto e mi ha tolto molto, mi ha dato sull’efficienza e sull’organizzazione, mi ha fatto capire che se una massa di persone marcia e rivendica i suoi diritti, qualcosa si muove, questo mi ha dato, mi ha tolto la speranza che lo stato faccia qualcosa per considerare tutti i vari abitanti italioti di una sola serie, non A o B, ma semplicemente Italiani…

-40 Denari-

-40 denari-   Cosa succede quando cala la notte? Quando la fiducia viene meno? Quando vai in coma e ti ricordi tutto? Quando vai in deli...