-E si
ascolta Hardcore vietato ai minori- Il
corpo caldo che ansima a tempo con i battiti cardiaci, l'afrodisiaco
odore di pelle sudato che si mescola nell'intreccio dei corpi,
sospirare, ansimare a volte urlare di piacere non accorgersi mai del
tempo che scorre l'importante è l'attimo prolungato per ore il resto
non conta l'amore che lascia il posto al sesso selvaggio, spinto,
sudato che in molti considerano sporco, l'amore è in un angolo tra
le pieghe del cervello ora è il fisico che reclama un premio da
tanto tempo agognato, il sangue pompa sempre di più e non il solo
l'arto spugnoso che resuscita dopo secoli e secoli di letargo e cerca
freneticamente il suo angolo di paradiso e si suda sempre di più
aspettando il momento dell'accasciamento stancante dopo “l'esercizio
fisico” e ansimare per la piacevole stanchezza, senza forze con il
cervello completamente vuoto e il respiro che torna regolare aria nei
polmoni e si ritorna alla normalità dopo attimi di sforzi e non si
può non respirare beati...
venerdì 19 dicembre 2014
giovedì 11 dicembre 2014
-Terzo capitolo-
-E si
ascolta fuck mentali-
E li odi tutti il primario e pesante sentimento che è partito dal
basso e che non hai mai sfogato a dovere, odi i tuoi compagni di
scuola, i professori, i bidelli, i vari addetti alla mensa,l'autista
del bus (che non hai mai preso in vita tua!), odi i tuoi genitori che
non hanno abbastanza soldi ma che si barcamenano per la loro
squallida esistenza, il tuo odio è puro e pulsante ma silenzioso,
non hai mai fatto nulla per far capire a qualcuno il tuo odio ma
subisci in silenzio da anni tutto ciò che la vita e il destino ti
vomita addosso, ma non hai solo odio, c'è anche spazio per l'inverso
ami e ami da anni e anni e l'obbiettivo del tuo amore sa che l'ami
anche se tu non hai mai fatto nulla per dimostrarglielo, se tu fossi
un secchione ti userebbe per i compiti e quant'altro ma non sei un
secchione ma anzi a scuola fai anche un po' schifo il tuo massimo è
un sei risicato e dato per compassione, ma lei fa di tutto per
renderti ridicolo davanti all'universo e ci riesce ma a te non
interessa sei innamorato e quando uno è innamorato non vede la
realtà come è realmente ma vive in un limbo proprio dove tutto è
l'inverso del tutto!
giovedì 4 dicembre 2014
-Secondo capitolo-
-E si
ascolta lacca e ciuffi improponibili-
Hai sempre odiato il rock anni ottanta ma la radiosveglia rotta
prende solo una stazione radio che propone rock anni ottanta
ventiquattro ore su ventiquattro, non puoi farci niente a parte
svegliarti e ammirare il faccione sorridente di Justin Bieber che
troneggia come un moderno imperatore sopra al tuo letto, ogni mattina
ti guardi intorno nella tua camera e speri tutte le mattine che
qualcosa sia cambiato ma non cambia mai lo squallore e la tristezza,
non è colpa di nessuno se sei nato povero e che devi andare in una
scuola pubblica fatiscente in un quartiere ancora più povero e non è
ancora colpa tua se tua madre fa un lavoro che non si può dire e che
tuo padre è un alcolizzato che pensa solamente a ubriacarsi tutto il
giorno.
Non
fai mai colazione anche perché non c'è quasi mai nulla da mangiare,
ti vesti come al solito con i vestiti che sembrano i vestiti smessi
di un fantomatico fratello maggiore ma questi ci sono e questi ti
devi mettere, la tua voglia d'affrontare l'ennesimo giorno scolastica
non la trovi neanche a cercarla bene, ma sei costretto, sei in quella
fascia d'età dove non puoi scegliere di testa tua ma devi obbedire e
basta e lo sai bene cosa t'aspetta appena varcherai l'atrio della
scuola, lo sai bene perché tutti i giorni ti capita e tutti i giorni
devi ingoiare l'amaro boccone e tirare avanti anche se ormai il vaso
è quasi colmo, ma non puoi farci nulla. Devi camminare sulla stretta
via che da casa tua porta a scuola facendo attenzione alle siringhe
usate e ai cocci di bottiglie rotte sia mai che ti prendi qualche
brutta malattia e se anche la prendi ti tocca tenertela perché i
soldi non c'è ne sono, cerchi sempre d'arrivare in ritardo ma non ci
riesci mai, ed eccoti davanti al portone scheggiato della tua scuola
pronto ad affrontare i tuoi demoni!
martedì 2 dicembre 2014
-I giardini di giugno-
-Trilogia
Kafkiana III-
“I giardini di
giugno”
Quella
mattina il Signor R. si svegliò morto, tecnicamente il Signor R. non era morto,
morto ma anzi godeva d’ottima salute per i suoi ottantacinque anni compiuti
proprio quel giorno il venticinque giugno, quella mattina si svegliò come tutte
le mattine alle otto meno un quarto (il Signor R. era una persona altamente
ordinata e alquanto abitudinaria!) , quel giorno era il fatidico giorno che
ogni pensionato aspetta, il giorno della pensione ma qualcosa quella mattina
andò storto, dopo una colazione leggera e tutto ciò che si fa al mattino il
Signor r. andò in banca per farsi accreditare la tanto sospirata pensione (che
a giugno era più alta per la quattordicesima!) e fu proprio nel momento dell’accredito
che scoprì suo malgrado d’essere morto.
Sulle
prime sorrise e pensò ad un pessimo scherzo (di solito chi scherza sulla morte
allunga la vita al diretto interessato dello scherzo!) ma il giovane cassiere
non stava ridendo ne scherzando, per lo stato il Signor R. era defunto due
giorni prima.
“Mi
scusi…. Ma come faccio ad essere defunto se sono qui davanti a lei?”
“Il
computer non sbaglia e la pensione non possiamo accreditargliela poiché risulta
defunto!”
“Ma
come?”
“Non
posso farci niente dovrebbe andare a controllare lei di persona e magari fare
una dichiarazione di vita!”
“Una
dichiarazione di vita?”
“Esatto!”
Quella
mattina il Signor R. non voleva litigare e con le pive nel sacco si diresse all’istituto
preposto per le pensioni, la storia non cambiò, risultava defunto, la cosa non
li andava giù al Signor R. anche perché con la sua presunta morte tutto era
bloccato, il conto corrente, le bollette, tutto, anche la tessera del
supermercato, per lo stato lui era morto e doveva rimanere tale, poiché lo
stato non sbaglia mai!
Passarono
solamente ventiquattro ore e tutto era
inesorabilmente bloccato, il gas e la luce piombati, il conto corrente
congelato, il Signor R. non esisteva più, in teoria questo fatto poteva aprire
molti vantaggi, tipo andare a rapinare una banca e nessuno poteva arrestarlo
visto che era morto, poteva fare qualsiasi cosa senza pagare le conseguenze e
lo avrebbe fatto se avesse avuto meno anni ma a ottantaquattro anni non si
hanno ne le forze ne la voglia di fare alcunché.
Cosa
poteva mai fare?
Andare
in comune a fare la famosa dichiarazione di vita?
Ci
provò ma inutilmente, una quasi analfabeta che era incaricata per queste
pratiche non voleva sentire ragioni e anzi trattò il povero Signor R. come un
farabutto pronto a rubare l’identità a un povero morto, il signor R. s’infuriò
molto e nonostante avesse portato tutti i documenti che accertavano la sua vita
l’addetta non voleva sentire ragioni, era morto e doveva rimanere morto, non c’erano
alternative se non rimanere morto per finta o almeno aspettare la reale morte.
La
battaglia che il Signor R. aveva intrapreso continuò a lungo, ma fu inutile le
varie lettere scritte a ministri, senatori, primi ministri, sotto segretari,
sotto sotto segretari, addirittura arrivò a scrivere al presidente della
Repubblica in persona, fu inutile, nessuno delle alte sfere lo voleva
ascoltare, i giornali tantomeno, non potevano credere che un morto non fosse morto,
se era morto doveva essere morto, l’assurdità di tutta questa situazione era
che il povero Signor R. era vivo e vegeto e anzi questa battaglia lo fece quasi
ringiovanire.
I
mesi da presunto morto ma non morto passarono e nonostante ch3e avesse tutto bloccato
il Signor r. non si dava tregua, la sua battaglia (forse l’ultima!) doveva
continuare e continuò per anni e anni, esattamente il venticinque giugno,
giorno del suo novantesimo compleanno qualcosa si mosse, il Signor r. ricevette
una lettera, una lettera importante che li comunicava che a causa di un’errata
trascrizione lui non era da considerarsi morto ma a morire era un suo omonimo
di dieci anni in meno, poteva finire così con lo sblocco totale di tutto ciò
che era stato bloccato (sei anni di pensione arretrata e tutto il resto non era
un fatto su cui sputarci sopra!) se non fosse che il povero Signor R. morì per
davvero il giorno dopo che ricevette la lettera, forse per l’emozione estrema
della sua vittoria contro lo stato che finalmente riconosceva il suo sbaglio,
forse per altro, nessuno lo saprà mai, l’unica cosa che si sa di certo che il
giorno della sua morte un signore che di cognome faceva R. si vide rifiutare l’accredito
della pensione sul suo conto corrente personale…
domenica 30 novembre 2014
-Nekaltas-
-Trilogia
Kafkiana II-
“Nekaltas”
Da
ciò che so succede sempre dopo la cena, mai prima e a volte dopo ma mai prima,
quando una famiglia sta incominciando a digerire e a pensare a come finire quel
giorno è in quel momento di puro relax dopo una giornata pesante al lavoro che
arrivano le lunghe mani della giustizia.
Un
tipo se ne sta lì calmo e tranquillo e la giustizia arriva sotto l’aspetto di
poliziotti o carabinieri, ti sfondano la porta, non dicono nulla, urlano ordini
e basta e in men che non si dica sei ammanettato e portato fuori con flash e
urla di persone che fino a ieri erano i tuoi vicini, ti sputano e t’offendono
per qualcosa che non si sa ma si è appena stati etichettati come dei mostri, un
moderno babau, l’uomo nero delle ninne nanne il nemico della società bene che
finalmente è stato neutralizzato; ti caricano in macchina con un eccesso di
zelo, la testa viene abbassata per entrare meglio anche ammanettato, nessuno ti
dice niente.
Una
corsa di pochi minuti con le sirene spiegate e poi incomincia ciò che per molti
è storia già vissuta, le impronte, le foto, il questionario banale con le
generalità e poi pum, si finisce in una gabbia con altre persone che
stranamente hanno la tua stessa espressione di coloro che non sanno bene perché
sono lì e sono solo le undici di sera.
Il
carcere preventivo lo chiamano, nel mondo viene usato solamente per i detenuti
che possono scappare o che possono attuare atti violenti (lo scoperto anni
dopi!) nel nostro paese non è così, la mattina successiva dopo una notte in
carcere vedo una persona che dice d’essere il mio avvocato (d’ufficio s’intende
visto che non ho mai avuto un avvocato!), per minuti mi sciorina termini
d’avvocati e di leggi, minuti che sembrano ore e non risponde a una mia
semplice domanda :”Di cosa sono accusato?”, c’arriveremo a quello, è un suo
mantra credo, dopo mezzora di pistolotto di leggi e leggine mi comunica che
sono accusato di pedofilia e d’omicidio di un bambino, un omicidio attuato a
tremila chilometri da dove abito, ci sono testimoni, ricerche a tappetto il
D.N.A. conferma che io tre anni fa dopo aver ampiamente abusato sessualmente di
un bambino l’ho ucciso senza pietà per poi sotterrare il corpicino senza vita
sotto un albero, ho gli occhi fuori dalle orbite, la mascella si muove
convulsamente, non capisco più nulla ho un black out (poi mi diranno che sono
svenuto per lo shock!), mi risveglio in cella, non riesco a capire il perché e
il percome.
Non
posso vedere nessuno nei primi mesi di detenzione, ne la mia famiglia ne i miei
amici (se ne ho ancora!), solamente il mio avvocato che sono stato costretto a
cambiare perché quello che mi avevano assegnato non era in grado di portare
avanti un processo così complesso, sono solo e la stampa mi viene addosso, mi
ha già etichettato, sono il mostro che si merita di morire tra atroci agonie e
tormenti, la sentenza è già stata scritta
e io sono colpevole e ancora non capisco perché tutto questo è successo
a me.
I
mesi passano e sono ancora in carcere, il carcere preventivo, sono pericoloso e
posso sempre scappare al estero, peccato che mi abbiano bloccato i conti e
tutto il resto, dopo quattro mesi di carcere vedo mia moglie, non mi crede,
nessuno mi crede e non verrà al processo e non testimonierà a mio favore, anche
se il giorno del delitto ero con lei, ma il dubbio si è insinuato in lei e ai
suoi occhi sono il mostro, dopo una settimana mi arriva la richiesta di
divorzio.
Sono
in isolamento a causa del mio “reato” non posso stare con li altri detenuti per
la mia incolumità, il mio avvocato ha trovato tutte le prove che mi scagionano
ma i tempi della giustizia sono lunghi e il processo non si è ancora fatto, è
quasi un anno che sono in carcere per un reato che non ho commesso, sono in
carcere per non scappare e per proteggermi, dicono, il giudice che si è preso
sulle spalle la mia storia è in vacanza, si dice alle Maldive, io le ultime
vacanze le ho fatto tre anni fa, in spagna , quando ero ancora un essere umano
e avevo ancora una famiglia, ora sono solo un detenuto in isolamento per la mia
incolumità.
Festeggio
il terzo anno di carcere e proprio per questo anniversario che il giudice ha
deciso di dare il via al mio processo, di primo grado, la mia città
rappresentata dal comune si è costituita parte civile contro di me, in aula
sfilano i miei ex vicini che dichiarano che nonostante non abbiano mai avuto
problemi con me non li convincevo del tutto, ero sempre sulle mie e non
partecipavo alla colletta del regalo di Natale per il custode, dopo i miei
vicini sfilano vari scienziati che affermano senza ombra di dubbio che il
D.N.A. ritrovato sul corpo della vittima è il mio, peccato che nessuno me lo ha
mai prelevato il D.N.A. (il mio avvocato batte su questo tasto!), sfila di
tutto, addirittura hanno chiamato il mio ex macellaio a testimoniare solo per
far vedere al giudice che amo la carne e quindi sono un potenziale pedofilo
omicida, il primo giorno del processo si conclude così, con tutto e tutti
contro di me, il secondo giorno tocca alla difesa e nonostante i vari testimoni
a mio favore il giudice non è convinto e vuole aspettare una settimana per
esprimere un giudizio.
Colpevole,
mi hanno giudicato colpevole, la pena massima, l’ergastolo e il giudice si è
autocompiaciuto per aver tolto dalla vita civile un pericolo come me, a nulla
sono serviti i testimoni a mio favore, a nulla è servito le prove a mio favore,
il giudice sapeva fin da prima dell’apertura del processo che io dovevo essere
colpevole voleva la pubblicità per il giudice che ha beccato un pericoloso
pedofilo omicida, la stampa ci va a nozze, viene subito eletto uomo dell’anno,
interviste su giornali e televisioni si sprecano ed io rimango in carcere con
un’accusa pesante sul groppone, il mio avvocato cerca di tranquillizzarmi, c’è
sempre il secondo grado che potrebbe ribaltare il verdetto, lui ci crede.
Ancora
quattro anni tra le mura di cemento della mia cella, sempre in isolamento, sto
perdendo peso, i secondini si divertono a “sporcarmi” il mangiare, mi svegliano
sempre due ore prima dell’ora della sveglia, ridono e mi sputano addosso i
giorni passano tutti uguali e diventano
prima mesi e poi anni e dopo sei anni che sono incarcerato arriva il processo
di secondo grado che dopo quattro mesi mi reputa innocente, sono innocente, non
ho mai commesso il fatto, al epoca non ero fisicamente sul luogo del delitto,
il D.N.A. non era il mio, la scientifica si è sbagliata, sono innocente ma non
è una vittoria, l’accusa ha fatto ricorso e io devo rimanere in carcere,
nonostante che un giudice mi ha reputato innocente, rimango in carcere con
appiccicato addosso una colpa non mia, un’infamia che non mi merito e mia
moglie ormai ex moglie si è risposata e non potrò più vedere mio figlio, sempre
perché potrei farli del male, sono solo in una cella.
L’ultimo
atto di questa farsa si compie a quattordici anni dalla mia “entrata” in
carcere, se il giudice preposto mi troverà innocente sarò libero ma nonostante
la speranza vivace del mio avvocato non sono molto propenso a pensare positivo,
ho perso venti chili in questi anni, ogni gesto “normale” che compivo quando
ero fuori è un fievole ricordo nascosto tra le pieghe del mio cervello, non so
più come si vive fuori, esiste solo il carcere. Le angherie dei secondini, le
offese degli altri detenuti, i quattordici anni della mia vita che mi sono
stati sottratti con la forza, i miei affetti e le persone a cui volevo bene
sono spariti, sciolti, dissolti come neve al sole, sono solo contro tutto e
tutti ma soprattutto contro l’opinione pubblica che mi etichetterà sempre come
un mostro assetato di sangue pronto a stuprare i loro figli, sono un essere
umano che non è più un essere umano; arriva la sentenza, sono completamente
innocente, non ci saranno più processi, sono un uomo libero, il giudice ha
dichiarato che mi spetta un risarcimento per tutti li anni che ho passato in
carcere, l’accusa si scusa con me in aula, la difesa gioisce felice per la
buona riuscita del processo, sono un uomo libero.
Sono
solo in un appartamento preso in affitto in un paese dove nessuno sa chi sono o
cosa ho passato, il mio avvocato mi ha detto che qui posso rifarmi una vita,
ritornare a vivere, sono un uomo nuovo secondo lui e i quattordici anni che ho
perso? Nessuno mi dice niente, la stampa ha pubblicato a pagina trenta due
righe sulla mia innocenza dopo mesi e mesi di prime pagine dove mi disegnavano
come un mostro sanguinario, ma la colpa è mia che non lo sono, non loro che
hanno buttato in prima pagina il mostro, loro facevano il loro lavoro, non
bisogna farne una colpa a loro ma a me e
basta, sono io che li ho rovinato il lavoro mica loro, non ho più sentito mia
moglie ne mio figlio che mi manca da morire, dopo tre mesi dal udienza anche
il mio avvocato si è dimenticato di me, avrà altre cause di cui occuparsi, sono
solo, in un appartamento pagato dallo stato che mi ha incarcerato per
quattordici anni, ho un nuovo lavoro, si può dire che ho una nuova vita… la
corda stretta attorno al collo dice l’inverso…
giovedì 27 novembre 2014
-Primo capitolo-
-E si
ascolta fuoco e fiamme- Arti che volano come tetti di
fattorie del Kansas dopo un tornando in pieno stile Mago di Oz,
sangue e viscere che costellano pavimenti e pareti come moderne opere
d'arte, un uomo solo rimane, terrorizzato e tremante, la vendetta
pensa il carnefice, solo la vendetta, angherie e odii vari si fondono
insieme in un vortice d'estrema e incoerente violenza, sorride quasi
soddisfatto, ne manca uno pensa solo uno e poi tutto sarà finito,
ogni rottura di cazzo ha una soluzione, l'unica che li viene in
mente, implora con le lacrime agli occhi il terrore è dipinto sul
suo volto e nelle sue mutande, non vuole finire così come un maiale
al macello, ha altri piani nella vita, farsi una famiglia, una casa
con la staccionata biancamente perfetta, uno stuolo di bambini, un
cane che abbaia felice magari, una moglie fedele e ovviamente
casalinga pronta a soddisfare ogni suo singolo capriccio e che non
rompa troppo le palle e se lo fa basta una parola e tutto rientra nei
logici binari, non chiedeva altro e invece tutto sta per finire in un
veloce attimo di pura, semplice e sanguinosa vendetta, basta poco, un
attimo soltanto e il suo acerrimo nemico finirà di vivere nello
stesso modo che ha vissuto da perfetto e lucido stronzo, si
metterebbe a ridere se avesse ancora un minimo di sentimento dentro
di se e invece non ride, non prova nulla il vuoto siderale al suo
confronto è un magazzino pieno fino a scoppiare, si fissano per un
secondo e poi tutto finisce, ogni singolo atomo si ferma per
un'eternità, la degna fine di tutto ciò che è successo e che non
succederà più, è bastato un secondo, l'ultimo secondo per l'ultimo
degli stronzi...
BEEP BEEP BEEP
una canzone rock anni ottanta invade tutto lo spazio abitativo.
venerdì 7 novembre 2014
-Sex or not sex-
Una volta c'era la leggenda del sesso forte e del sesso debole, leggenda che si fondava su ipotetiche superiorità (chi ha il pene è forte chi non lo ha è debole!), tralasciando i molteplici esempi del passato (dalla scrittura alla politica passando per tutto ciò che concerne il mondo!) è ora di finirla nell'etichettare i vari sessi anche perché ormai si sono invertiti; non sono più le donne ad essere il sesso debole è una solenne cazzata!
Ho sempre sostenuto la superiorità delle donne rispetto agli uomini (ho scritto secoli e secoli fa una mia speranza per il futuro che vede noi maschietti rinchiusi in enormi recinti e usati solamente per riprocreare e basta!) e la sostengo tutt'ora, anche perché ho alla base della mia affermazioni delle solide basi culturali e sociologiche; inanzi tutto le donne in media vivono dieci anni di più degli uomini (e ciò significa che biologicamente le donne sono più robuste degli uomini!) e sempre in media per ogni bambino maschio che nasce ne nascono tre femmine (sarà un caso? Non credo proprio!), questo vorrà dir pur qualcosa, a parte che la natura ha deciso all'alba dei tempi che le donne sopravviveranno agli uomini, è un dato di fatto, una certezza matematica (basti pensare a quanti vedovi ci sono e a quante vedove ci sono!)!
Per secoli e secoli le donne sono sempre state relegate a figura di contorno, messe all'ombra da figure maschili dominanti (i così chiamati maschi Alfa che poi tanto alfa non sono!) ma questo non ha indotto a far vedere chi è più importante in un rapporto di coppia, basti prendere una tipica coppia di qualche decennio fa, la moglie prima di sposarsi aveva un lavoro che doveva lasciare per accudire (un termine che odio tantissimo sappiatelo!) al focolaio domestico e ciò comportava: tenere in ordine la casa, fare la spesa, partorire un esercito di bambini, accudire l'esercito di bambini, fare il proprio dovere “coniugale” e tutto questo in ventiquattro ore in una giornata (che poi si riducono perché si dorme!), le mogli erano le prime a svegliarsi e le ultime ad andare a dormire con tutto il carico che avevano sulle spalle, e il marito? Semplicemente il marito si trovava tutto bello e pronto e andava a lavorare, punto, facendo due conti chi è che lavorava di più tra l'uomo e la donna? Esatto la donna (un'altro esempio a me “caro” sono le madri delle vittime degli anni di piombo, loro tenevano dritto e combattevano come delle leonesse furiose i padri finivano tutti male, chi suicidati, chi alcolizzati.... in poche parole chi aveva le palle erano le madri non i padri!) e questo fino a qualche decennio fa ma ora?
Ora le cose sono diverse (un po non del tutto ahimè!), le donne dopo il sessantotto (anche se storicamente parlando le vittorie del femminismo del sessantotto sono poche o nulla, l'aborto e il divorzio e basta, la parità, o meglio la reale parità non c'è ancora e dubito che ci sarà per molto tempo, infatti, li stipendi delle donne in media sono inferiori a quelli degli uomini!) hanno capito che il potere era a portata di mano, un potere molto esiguo ma sempre di potere si parla, c'è stata un'evoluzione importante, certi lavori che potevano farli solo gli uomini ora li possono fare anche le donne (sempre se lo vogliono!) ed è proprio dopo il sessantotto che il famigerato sesso forte si è incrinato per poi distruggersi definitivamente negli ultimi dieci anni, ora nel duemilaquattordici il sesso forte (e lo dico senza che nessuno possa smentirmi in alcun modo!) è la donna!
Dico questo guardandomi in giro, osservando bene i vari atteggiamenti dei maschietti e delle donne, di media i maschietti sono per la maggior parte dei cerebrolesi che sarebbero pronti a fare qualsiasi cosa per una fanciulla (basti pensare al caso di cronaca di Erica e Omar!), sono pronti a farselo buttare dove non batte il sole solo per un sorriso (e qui ritorniamo alla mia speranza dei recinti!) e va benissimo così, però è c'è sempre un però i nuovi maschietti (che a sentir loro sono tutti maschi alfa che riescono a scavare tunnel con il loro cazzo e che poi alla prova dei fatti sono babbei!) non riescono minimamente ad imporsi, sono “succubi” (e non è che la cosa sia un male intendiamoci!) e la cosa a lungo andare non va bene, ora mi spiego meglio!
Una donna a lungo andare si stuferà nell'avere uno zerbino senza spina dorsale e andrà in nuovi lidi che di solito sono sempre l'inverso degli zerbini, non sto dicendo che il maschio deve per forza fare a gara con le scimmie per avere una fanciulla (e mi scuso con le scimmie che sono animali meravigliosi e noi esseri umani [a mio modestissimo avviso!] dovremmo imparare da loro!) ma per lo meno essere meno zerbino ma ahimè il maschio moderno non ci riesce e rimane con il rancore nella mente per essersi accorto d'essere uno zerbino ed è proprio questo rancore inutile (dico zerbino ma potrei dire anche una separazione o quant'altro!) che porta i maschi a fare ciò che ogni essere umano sano di mente non farebbe, esatto, commettere crimini contro le donne (e qui a dirla tutta un po' di colpe le hanno anche le donne, che è una cosa che non capirò mai e poi mai è come fanno certe donne a stare con certi maschi che le picchiano o quant'altro, e non mi tirate fuori care lettrici la palla che quello “è un modo d'amare un po' diverso”, un po' diverso un cazzo, quello è tutto fuorché amore, se vi picchia voi semplicemente li attaccate il loro ammennicolo alla pancia con il Bostik e risolverete il problema alla base!) che reputo atti a dir poco vomitevoli, perché questi reati vengono sempre coperti dai maschietti come “Non ho fatto niente, è caduta dalle scale”, “S'è le cercate”, “Le ha volute perché la femmina deve stare al suo posto”, “E' mia moglie e non sono cazzi vostri” e quant'altro, ora potrò sembrare estremista (non dico di no!) ma per certa gentaglia ci può essere solo la gogna (e non mediatica ma fisica!) in una piazza pubblica e tutti le persone che lo vedono devono per leggere tirarli un calcio e così per tutta la sua vita, così magari impara qualcosina (ne dubito fortemente ma almeno ci spero!)!
Ho sempre sostenuto la superiorità delle donne rispetto agli uomini (ho scritto secoli e secoli fa una mia speranza per il futuro che vede noi maschietti rinchiusi in enormi recinti e usati solamente per riprocreare e basta!) e la sostengo tutt'ora, anche perché ho alla base della mia affermazioni delle solide basi culturali e sociologiche; inanzi tutto le donne in media vivono dieci anni di più degli uomini (e ciò significa che biologicamente le donne sono più robuste degli uomini!) e sempre in media per ogni bambino maschio che nasce ne nascono tre femmine (sarà un caso? Non credo proprio!), questo vorrà dir pur qualcosa, a parte che la natura ha deciso all'alba dei tempi che le donne sopravviveranno agli uomini, è un dato di fatto, una certezza matematica (basti pensare a quanti vedovi ci sono e a quante vedove ci sono!)!
Per secoli e secoli le donne sono sempre state relegate a figura di contorno, messe all'ombra da figure maschili dominanti (i così chiamati maschi Alfa che poi tanto alfa non sono!) ma questo non ha indotto a far vedere chi è più importante in un rapporto di coppia, basti prendere una tipica coppia di qualche decennio fa, la moglie prima di sposarsi aveva un lavoro che doveva lasciare per accudire (un termine che odio tantissimo sappiatelo!) al focolaio domestico e ciò comportava: tenere in ordine la casa, fare la spesa, partorire un esercito di bambini, accudire l'esercito di bambini, fare il proprio dovere “coniugale” e tutto questo in ventiquattro ore in una giornata (che poi si riducono perché si dorme!), le mogli erano le prime a svegliarsi e le ultime ad andare a dormire con tutto il carico che avevano sulle spalle, e il marito? Semplicemente il marito si trovava tutto bello e pronto e andava a lavorare, punto, facendo due conti chi è che lavorava di più tra l'uomo e la donna? Esatto la donna (un'altro esempio a me “caro” sono le madri delle vittime degli anni di piombo, loro tenevano dritto e combattevano come delle leonesse furiose i padri finivano tutti male, chi suicidati, chi alcolizzati.... in poche parole chi aveva le palle erano le madri non i padri!) e questo fino a qualche decennio fa ma ora?
Ora le cose sono diverse (un po non del tutto ahimè!), le donne dopo il sessantotto (anche se storicamente parlando le vittorie del femminismo del sessantotto sono poche o nulla, l'aborto e il divorzio e basta, la parità, o meglio la reale parità non c'è ancora e dubito che ci sarà per molto tempo, infatti, li stipendi delle donne in media sono inferiori a quelli degli uomini!) hanno capito che il potere era a portata di mano, un potere molto esiguo ma sempre di potere si parla, c'è stata un'evoluzione importante, certi lavori che potevano farli solo gli uomini ora li possono fare anche le donne (sempre se lo vogliono!) ed è proprio dopo il sessantotto che il famigerato sesso forte si è incrinato per poi distruggersi definitivamente negli ultimi dieci anni, ora nel duemilaquattordici il sesso forte (e lo dico senza che nessuno possa smentirmi in alcun modo!) è la donna!
Dico questo guardandomi in giro, osservando bene i vari atteggiamenti dei maschietti e delle donne, di media i maschietti sono per la maggior parte dei cerebrolesi che sarebbero pronti a fare qualsiasi cosa per una fanciulla (basti pensare al caso di cronaca di Erica e Omar!), sono pronti a farselo buttare dove non batte il sole solo per un sorriso (e qui ritorniamo alla mia speranza dei recinti!) e va benissimo così, però è c'è sempre un però i nuovi maschietti (che a sentir loro sono tutti maschi alfa che riescono a scavare tunnel con il loro cazzo e che poi alla prova dei fatti sono babbei!) non riescono minimamente ad imporsi, sono “succubi” (e non è che la cosa sia un male intendiamoci!) e la cosa a lungo andare non va bene, ora mi spiego meglio!
Una donna a lungo andare si stuferà nell'avere uno zerbino senza spina dorsale e andrà in nuovi lidi che di solito sono sempre l'inverso degli zerbini, non sto dicendo che il maschio deve per forza fare a gara con le scimmie per avere una fanciulla (e mi scuso con le scimmie che sono animali meravigliosi e noi esseri umani [a mio modestissimo avviso!] dovremmo imparare da loro!) ma per lo meno essere meno zerbino ma ahimè il maschio moderno non ci riesce e rimane con il rancore nella mente per essersi accorto d'essere uno zerbino ed è proprio questo rancore inutile (dico zerbino ma potrei dire anche una separazione o quant'altro!) che porta i maschi a fare ciò che ogni essere umano sano di mente non farebbe, esatto, commettere crimini contro le donne (e qui a dirla tutta un po' di colpe le hanno anche le donne, che è una cosa che non capirò mai e poi mai è come fanno certe donne a stare con certi maschi che le picchiano o quant'altro, e non mi tirate fuori care lettrici la palla che quello “è un modo d'amare un po' diverso”, un po' diverso un cazzo, quello è tutto fuorché amore, se vi picchia voi semplicemente li attaccate il loro ammennicolo alla pancia con il Bostik e risolverete il problema alla base!) che reputo atti a dir poco vomitevoli, perché questi reati vengono sempre coperti dai maschietti come “Non ho fatto niente, è caduta dalle scale”, “S'è le cercate”, “Le ha volute perché la femmina deve stare al suo posto”, “E' mia moglie e non sono cazzi vostri” e quant'altro, ora potrò sembrare estremista (non dico di no!) ma per certa gentaglia ci può essere solo la gogna (e non mediatica ma fisica!) in una piazza pubblica e tutti le persone che lo vedono devono per leggere tirarli un calcio e così per tutta la sua vita, così magari impara qualcosina (ne dubito fortemente ma almeno ci spero!)!
giovedì 30 ottobre 2014
-Trilogia Kafkiana 1-
-Trilogia Kafkiana I-
“I° grado”
Non era mai stato sanissimo, da piccolo aveva sempre la febbre e si era fatto tutte le malattie degli infanti, nessuno esclusa ( varicella, morbillo, rosolia, scarlattina, esantema streptococcico, eritema infettivo, esantema critico, parotite, paronichia, onfalite, mughetto, giardiasi, ossiuriasi, rinofaringite, faringotonsilite, laringite, epiglottite, sinusite, bronchiolite, polmonite), ora che era diventato adulto il suo aspetto non era dei migliori, il pallore quasi cadaverico non aiutava tanto meno il suo abituali vestiario che tendeva sempre e solamente verso il grigio o al massimo a colori estremamente spenti, ma una nuova e imbarazzante malattia lo aveva colpito.
Era da due anni che soffriva di meteorismo, aveva provato tutte le cure del mondo ma non ci fu niente da fare, li capitava d’emettere gas quando era in uno stato di completo relax e per questo fatto conduceva una vita (fuori da casa sua!) in un perenne stato d’ansia, doveva controllarsi perennemente, quella mattina quando uscì da casa si sentiva stranamente calmo e tranquillo come non capitava da un bel po' di tempo, si era svegliato presto e la solita tosse non lo aveva colpito, certo il perenne mal di testa c'era sempre ma ormai era abituato alle solite fitte che partivano dalle tempie e finivo sulla nuca, si può quasi dire che era felice (cosa rara in lui visto e considerato che la felicità non sapeva neanche dov'era di casa!) e sempre felice andò a prendere il solito autobus che prendeva tutti i giorni alla stessa identica ora.
Era alquanto faticoso vivere con i vari sussidi dello stato, era per lui un lavoro a tempo pieno come il “lavoro” che espletava per arrotondare i dieci e passa sussidi, da quello di disoccupazione fino ad arrivare alla pensione d'invalidità ottenuto grazie ad un incidente sul lavoro che li costò l'amputazione dell'unghia del dito medio della mano destra, s'arrangiava come poteva con il fiume quasi interrotto di assegni a suo nome.
Non aveva mai lavorato un granché in vita sua, l'unico lavoro che era riuscito ad ottenere era quello che aveva lasciato subito a causa del “gravissimo” incidente da quel momento (ed era il primo lavoro!) non aveva più lavorato un secondo in vita sua e poi c'erano sempre i parenti che lo aiutavano (dopo le varie manfrine degne di una tragedia greca a causa dell'unghia mancante!) con quello che potevano, li piaceva molto la sua vita da scansafatiche nullafacente e ogni mattina che si svegliava (stranamente presto!) sperava di arrotondare sempre più le sue entrate e quella mattina non faceva eccezioni, dopo il secondo caffè corretto della mattina (durante tutto l'arco della giornata i caffè sarebbero stati una decina e tutti, ovviamente, corretti!) s'incamminò verso la fermata del autobus, il mezzo preferito per arrotondare.
Successe tutto in un'attimo, non s'accorse che il suo problema di salute si era espresso in quel fragoroso modo, l'enorme differenza fu che il suo problema era finito addosso a un signore malamente vestito che s'infuriò non poco.
“Come si permette!”
“Mi scusi ma sa io ho...”
“Non m'interessa un cazzo adesso m'arrabbio... scenda subito che facciamo quattro chiacchiere!”
“Mi spiace davvero tantissimo ma non posso scendere devo andare al lavoro!”
“Non me ne frega un cazzo dammi subito i dati lurido bastardo... avete visto tutti cosa ha fatto questo schifoso... mi ha scoreggiato addosso come se fossi un cesso, ma non la passerà liscia, a me che sono invalido come si permette?”
“Scusi ma vede ho un problema di salute!”
“Non mi interessa io la denunzio come vero che Padre Pio è santo!”
Dieci anni dopo
“Vogliamo per favore arrivare ad un accordo? Sono dieci anni che questa pratica è sul mio tavolo....”
“Sua generosa grazia io sono stato offeso da questo individuo qua presente e voglio giustizia!”
“Signor. Avetrano per favore, abbiamo appurato con fior fior d'esperti che il Signor. Giudicotti soffre di meteorismo da anni, è stato conclamato e non può farci nulla possiamo dire che lei Signor. Avetrano si è trovato nel luogo sbagliato nel momento sbagliato, mi sembra alquanto controproducente continuare questa causa!”
“Mi scusi sua eccellenza ma allora la giustizia dov'è? Se permettiamo a tutti di espletaro i propri bisogni corporalo addosso a innocenti cittadini dove andremo a finire?”
“Deduco che lei non voglia patteggiare ma continuare questa inutile causa o sbaglio?”
“Non sbaglia sua eccellenza, finché giustizia non sarà fatta io continuerò!”
Trent'anni dopo
“Siamo qui riuniti per la causa Avetrano contro Giudicotti, il Signor. Avetrana chiede un risarcimento di euro trentamila per l'offesa recata dal Signor. Giudicotti a di lui persona, sono presenti gli avvocati delle due parti sono presenti!”
“Signor Giudice il mio assistito il Signor. Giudicotti non è presente poiché è deceduto due anni fa a causa di un malore e non avendo eredi la causa in questione a mio modesto avviso può essere chiusa!”
“Il mio assistito Signor. Avetrano dopo un lungo e proficuo colloquio con me medesimo ha deciso di non rinunciare alla causa asserendo, e cito testualmente :”Non m'interessa un cazzo avrà una casa quel sorcio scoreggione che la vendino voglio ciò che m'ispetta!”, quindi come deciso dal mio assistito dobbiamo continuare questa pratica giudiziaria!”
“Mi scusi Signor. Giudice ma come fa il mio Assistito a pagare se è deceduto? La casa dove abitava era in affitto e non possedeva beni mobili e immobili, è impossibile che il mio assistito possa pagare alcunché!”
“Ho sentito fin troppo e che venga messo a verbale, considero personalmente questa causa che va avanti ormai da trent'anni un'inutile perdita di tempo e di danaro sia pubblico che privato, e considerò altresì che il Signor. Avetrano sia un furbo che vive sulle spalle del nostro stato e che nulla possa chiedere in nessuna forma quindi delibero che il Signor. Giudicotti, in questo caso il suo avvocato poiché il Signore in questione è deceduto due anni fa, non debba alcunché al Signor Avetrano e anzi sarà il Signor. Avetrano a pagare tutte, nella sua completezza, le spese sia processuali sia le parcelle degli avvocati e concludo dichiarando che mai e poi mai ho visto tanto accanimento da parte di un Signor. Contro un povero malato e spero che il Signor. Avetrano non mi compaia più davanti, se così fosse verrà accusato di offesa verso la corte e verso lo stato, così ho deciso l'udienza è tolta!”
martedì 14 ottobre 2014
-Il gregge-
-Il gregge-
Un bel po' di
tempo usavo nei miei “Suicidi del sistema” il termine
massa/popolo che stava ad indicare la moltitudine tutta uguale che
girovagava a mò di zombies in giro per le città, un bel po' di
tempo fa avevo una minima speranza ottimistica, questa speranza ora
come ora non c'è più, la massa/popolo ormai si è trasformata in un
gregge (e mi scusino le v arie pecore che non ho nulla contro di
loro, anzi, ma il termine che sta ad indicare un conglomerato di
ovini s'addice assai bene a ciò che si sta vivendo in questi ultimi
anni!)pulsante d'imbecillità incalcolabile, come i dottori con
lauree a centodieci e lode in economia e commercio che non sanno il
significato di “Settimane retribuite”, le cose sono due o non
sanno cosa significa settimane o non sanno il significato del termine
retribuito, ma loro sono dottoroni che fanno muovere i soldoni che
contano poi se uno guarda bene in profondità hanno la conoscenza di
un lombrico schiacciato sotto le ruote di un TIR; gentaglia ignorante
come poche che per darsi un tono usano parole che non sanno cosa
vogliono dire e alternano parole sgrammaticate e sporcate con
dialetti incomprensibili con paroloni alti e altisonanti e lo fanno
solamente per sembrare più intelligenti che poi a veder bene e a
parlarci un secondo si capisce subito la loro pochezza sia
culturalmente sia come persone.
Il gregge
cresce cresce a ogni secondo, ed è sempre più immensamente grosso,
padri di famiglia (se di famiglia si può parlare!) che sperperano
stipendi su stipendi con la chimera di fare il botto e svoltare con
la propria vita giocando ai gratti e vinci e poi si ritrovano con le
pezze al culo e a non avere un euro per pagare le bollette,
vecchietti che non hanno niente di meglio da fare che uscire di casa
alle sette e ingolfando il già ingolfato traffico nelle ore di punte
con la scusa che devono andare a fare esami su esami.... alle sette
di mattina le USL (o come si chiamano ora!) sono chiuse, quindi
deduco che lo facciano solo per rompere le palle ai lavoratori che la
pensione non la vedranno mai, i ragazzini e le ragazzine che il
cervello lo tengono nei pantaloni molli sul culo dove la loro massima
aspirazione è diventare calciatori o fare la mignotta ma da non
chiamare mignotte ma soubrette o concorrenti di un reality show, che
poi si cambia il nome ma il risultato non cambia.
Personaggi che
credono ancora che un pezzo di carta valga più di ciò che è una
persona, “Ha la laurea.... è intelligente”, se fosse così io
sarei un povero idiota che cerca di spelare un acino d'uva con un
machete, poi per esperienza diretta ho conosciti più imbecilli
laureati che non laureati, ma il pezzo di carta ti da importanza e
quindi si sentono in diritto a tirarsela, ma (e parlo della facoltà
dove ho l'ufficio!) se in media si laureano in architettura un
centinaio di ragazzi a semestre in un anno fanno un duecento
architetti e di tutti questi architetti l'Italia cosa se ne fa? Ve lo
dico io... nulla, assolutamente nulla.
Le mode
sportive, il gregge adora le mode sportive, ho visto deliranti
imbecilli che prima sapevano tutto di vela, poi è arrivato il rugby
e tutti sapevano tutto su questo sport, poi il basket e tutti erano
cestisti alla pari di Jordan ed ora la pallavolo e tutti sono Mila e
Shiro... poi è irrilevante che il giorno dopo sempre per darsi un
tono scelgano un'altro sport che nessuno si caga in Italia ma non si
può non seguire il gregge bisogna bullarsela con commenti sagaci
degni di un telecronista sportivo, vogliamo parlare dei perbenisti?
Forse sono le
persone che odio di più perché sono false come una moneta da cinque
euro, bisogna essere buoni a tutti i costi, bisogna amare tutto e
tutti anche se poi sotto sotto, odiano zingari, extracomunitari,
omosessuali, tifosi della squadra avversaria, tutti e tutto ciò che
esce dal loro praticello, ma non bisogna dirlo, bisogna essere
politicamente corretti, bisogna mentire sempre e comunque se no il
gregge s'infuria e si viene emarginati ai confini della società
bella e buona, sono proprio loro i primi a puntare i loro
grassottelli ditini su un reato, non si fa, non si fa urlano e poi
berciano a morte a morte, il political correct è anche questo,
davanti si è pro gay e dietro la parola più gentile è froci di
merda, davanti bisogna tenere una maschera sorridente e buona sempre
e comunque.
Le sette non
religiose, che fanno i loro greggi con le loro leggi e i loro dogmi,
i vegani sono i primi, che non riescono a concepire una persona che
la pensi come loro, se vogliono mangiare radici amare e bere acqua
piovana che lo facciano pure ma che non vadano a rompere i coglioni a
chi non la pensa come loro cari nazivegani è brutto dirlo ma di voi
non importa niente nessuno, la maggioranza delle persone vi vede come
dei poveri esaltati buoni solo a rompere i coglioni e basta, nessuno
vi prende seriamente e se poi rompete le palle alle persone sbagliate
e vi prendete le mazzate peggio per voi, altre sette sono i ragazzini
con la minchia ancora incelofanata che urlano ai quattro venti di
essere comunisti e fascisti, idioti miei il comunismo è caduto prima
della vostra nascita e a parte essere anacronistico asserire di
esserlo e del tutto fuori luogo visto che come minimo siete dei cazzo
di figli di papà che hanno già il futuro spianato, per quanto
riguarda i cerebrolesi che alzano il braccio e urlano Duce, Duce...
il vostro tanto amato Duce è morto da un bel po' e neanche i vostri
genitori sanno cos'è il fascismo, forse i vostri nonni se hanno più
di settant'anni quindi minchioncini belli smettetela che fate ridere
ai polli e a volte neanche a loro, i gay pride, non ho mai capito
come un baraccone festante e colorato possa aiutare i diritti dei
vari omosessuali, non ho nulla contro il gay pryde, anzi, ma non
capisco cosa vogliono ottenere, i diritti per i gay? Benissimo e
allora i vari politici vedendo questo carrozzone decidono di dari
pari diritti a tutti? Ne siete convinti? Io no, per niente ma se
volete continuare fate pure ma facendo così coprite di ridicolo la
vostra sacrosanta battaglia per i diritti e basti pensare che da
quando c'è il gay pryde non c'è stato un notevole miglioramento per
i diritti, anzi mi sembra che ci siano stati tiepidi e quasi insulsi
passettini.
Il gregge
provinciale e un'altro gregge che mi urta non solo la mente ma tutto
il corpo, è il tipico gregge che fuori dal suo immancabile
praticello è tutto una merda, quelli che fuori dalla loro città
(che è ovviamente la migliore al mondo, dove si vive benissimo e
tutti stanno bene!) non esiste nulla, si lamentano costantemente, una
pentola miasmica di fagioli e allora io mi chiedo, ma imbecilli che
non siete altro, se non vi va bene perché ve ne andate dalla vostra
meravigliosa città? Nessuno vi ha chiesto di emigrare, non ci sono
stati bandi di concorso per farvi venire, state da Dio nella vostra
città, benissimo, stateci e non rompete i coglioni ma se emigrate
abbiate la finezza di starvene zitti e buoni perché poi se
continuate a fare come fate le varie leggende metropolitane sul
vostro conto prendono conferme scientifiche e non è bello visto e
considerato che poi si finisce con il fantomatico serpente che si
mangia la coda ma queste mie parole sono inutile, sono sordi, ciechi
e muti su questo argomento e allora citrullini belli posso dirvi
solo una cosa... CAZZI VOSTRI!
I greggi sono
tantissimi in Italia alcuni si fondono insieme per fare un gregge
ancora più grosso e il danno aumenta, il danno culturale (Pompei sta
sprofondando ma chi se ne frega gioca la mia squadra domenica e poi
Pompei è un rudere, vogliamo mettere con un bel palazzone di
cemento?) è sempre più enorme e sarà sempre peggio perché
l'imbecillità è ereditaria, da due imbecilli è difficile che nasca
un genio, può succedere ma questo genio verrà soffocato
dall'imbecillità, il danno sociale ormai è talmente enorme che al
suo confronto un buco nero sembra una macchiolina su un maglione, il
rispetto e tutto ciò che comporta ormai non esiste più il
vecchissimo detto meglio essere che apparire ormai è morto e
sepolto, l'importante è vedere un gran bel gregge numeroso dove non
ci si accorge chi sia chi, non esiste più il singolo ma il gregge,
il gregge nutre e protegge (e c'è ancora gente che si scandalizza
quando un branco di coglioni sevizia un ragazzino, cosa c'è da
scandalizzarsi? Li avete allevati voi così e vi stupite? Io no, per
niente!) e fuori dal gregge il singolo è un perfetto e lucido
nessuno, il danno maggiore che il gregge ha fatto è l'annullamento
dell'intelligenza del singolo per l'imbecillità del gruppo è meglio
nascondere una passione che non sia il calcio o lo shopping ed è
facendo così che i ragazzini poi diventano dei autonomi imbecilli e
faranno figli che saranno peggio di loro, poi non stupitevi se tutto
andrà in merda, avete voluto il gregge? Bene cazzi vostri a me
personalmente non m'interessa e non mi scandalizzo più, sono
semplicemente disgustato e la mia fievole speranza in un
miglioramento ormai è un ricordo quasi dimenticato!
martedì 23 settembre 2014
-Odogwu nwaanyi-
“odogwu
nwaanyi”
Ne ho
assolutamente bisogno............. il bisogno è estremo come posso
non averlo..................... come mai la strada è...............
bisogno.......... bisogno............. devo andare lì che costano
poco............. tanto ne ho ancora un po'.............. chi mi
parla chi sta parlando............. sbirrame................ due euro
una non è giusto......... casini un euro un euro un euro sto
parlando o urlando o pensando...................... ne ho bisogno ma
non capiscono...................... barcollando si va
avanti............... ho perso cinque denti e li altri sono quasi
marci ma a me non interessa................ dove è il
giardinetto.............. il mio amico.............. barcollo in giro
e non so dove sono esattamente l'effetto sta finendo.................
uno mi viene addosso e mi schifa mi sa che puzzo........... ma sono
libero................ nella mia terra è normale............ sirene
mi stanno cercando............. non mangio da giorni.............
nessuno............... lo stomaco brontola............ solo una per
rimettere le cose in sesto.......................... una............
dove cazzo è il giardinetto.................. scavalcare......... mi
strappo la maglietta lercia e i pantaloni anche loro
lerci.................. ma sono a casa............. un attimo
d'attesa e poi il paradiso.............. le vergini e tutto il
resto............. il mio paradiso............ sono solo o in
compagnia............... vedo il cielo....... non so dove sono
sdraiato.............. non sento nulla.............. braccia aperte e
gambe chiuse non sento nulla il nero più profondo..................
un attimo............. solo un altro attimo............
mercoledì 30 luglio 2014
-Agorà-
-Agorà-
Hai sempre
odiato le varie riunioni di famiglie, le feste comandate, le varie
cene pranzi merende e quant'altro, avresti preferito restartene
tranquillo sotto le bombe in una nazione qualsiasi in guerra ma le
licenze sono obbligatorie e ti tocca usufruirne, il giornale per cui
lavori ti ha costretto quasi con la forza di tornartene a casa, dopo
sei anni sotto le bombe loro hanno pensato che era troppo, ora stai
in redazione tutto il giorno a girarti i pollici, non c'è una storia
degna d'essere raccontata e rimani lì con le mani in mano.
La tua
cognizione del tempo è completamente fallata, non sai che festa è
ma sai che sei stato “ufficialmente” invitato a un pranzo
domenicale dove troverai tutti i componenti in vita della tua
famiglia, nonni, nipoti, cugini, zii, parenti alla lontana e alla
vicina e preferiresti non stare lì ma ci devi stare lo hai promesso
e le promesse vanno mantenute.
“Com'è fare
il giornalista?”
“Secondo te
chi ha ragione e chi torto?”
“Una ragazza
per bene non potresti trovarla?”
“Gu gu gu!”
“Da quand'è
che mangi carne, non l'hai mai mangiata e ora la mangi?”
Domande su
domande che hanno solo una risposta semplice, mah, però, eh, è per
questo che non mai i pranzi famigliari, vieni subissato da domande a
cui non vuoi o non puoi dare risposta, sembra quasi che perché sei
stato in ghiro per il mondo per anni tu sappia tutto di tutto e
invece t'accorgi sempre più che più si girovaga e più non si
conosce nulla, le uniche cose che sai sono li effetti devastanti di
una mina anti uomo, di una bomba a mano, di un colpo inferto da un
machete ma oltre a questo non sai più di tanto, ti sembra che le
fazioni rivali siano sempre più simili, cambiano le parole e i modi
di dire ma la sostanza non cambia.
Il pranzo
comincia e la durata di quest'ultimo è a dir poco interminabile, le
chiacchiere senza un senso vero, la politica, i malumori che sono
sempre quelli da anni e anni, il politico in vista che sembra che
possa salvare tutto e tutti e che poi tra qualche mese tutti
s'accorgeranno che è uguali a tutti li altri e i discorsi
s'affollano come larve su una carcassa, i primi commensali (quelli
con bambini piccoli!) incominciano ad andarsene e la tavolata
pantagruelica s'affievolisce sempre più fino a far rimanere in
pochi, pochissimi!
Quando ormai i
commensali si possono contare su le dita di una mana di un monco i
discorsi diventano pettegolezzi e speri con tutto te stesso che ti
squilli il cellulare per poter scappare via da quel ricettacolo di
miasmi inutili e la chiamata non arriva e ti devi sorbire tutto
questo stoicamente, qualcuno ti chiede il tuo parere e tu alzi
semplicemente le spalle anche perché non conosci la Sig.ra X o il
Sig. Y e se anche li conoscessi non t'interesserebbe nulla di loro,
ascolti e non ascolti annoiato il fiume di parole fino al tuo
congedo, vuoi andartene e con la scusa banale che si è fatto tardi
te ne vai ma non prima di promettere contro voglia la tua presenza
per la prossima domenica per un altro pranzo domenicale ed è lì che
speri con tutto te stesso che scoppi una guerra in una nazione
sconosciuta che rivendica qualcosa di inutile a un'altra nazione
sconosciuta...
lunedì 16 giugno 2014
-Scrivere come Moccia.... -
In vent'anni di scrittura in molti mi
chiedono come mai scrivo così difficile e complicato, mi dicono che
se non scrivo semplice non verrò mai pubblicato (che tra le altre
cose è l'ultimo dei miei problemi la pubblicazione!) e con queste
domande e suggerimenti in testa ho pensato:”Ma come fa Moccia che a
stento parla l'Italiano, che sembra più un salumiere che uno
scrittore a far pubblicare ogni singola cosa che “scrive”?”,
perché scrive semplice, non complicato, non usa termini difficile e
quindi ciò che scrive è più abbordabile rispetto a uno scrittore
che tenta di scrivere un qualcosa di un po' complicato; con questa
idea di “stile” (un attimo..... ok, l'infarto mi è passato, può
capitare se accosta la parola che inizia con S a Moccia!) in testa mi
sono detto :”Porco cazzo ci voglio provare pure io a scrivere come
Moccia e quindi ho pensato di sottomettermi a questo esperimento,
scriverò quando inizierò a scrivere un “racconto” come Moccia e
voglio vedere quanto impiegherò a finirlo, quindi preparate i
lucchetti e quant'altro e fatevi felicemente stuprare la mente da
questo mio personale esperimento!
Inizio: 16/06/2014 h.: 10,11
Jessica quella mattina non era andata a
scuola di moda, non se la sentiva molto, la tristezza per non aver
visto Kevin il pomeriggio prima era insopportabile per poter
ascoltare le noiose lezioni delle proffe.
Era uscita come tutte le mattine per
andare a scuola ma non c'era andata il cellu di Kevin era spento e
subito pensò :”Raga come mai è spento il cellu a quest'ora?”
non si dava pace, non poteva darsi pace, se Kevin la tradiva con
Siria che tutti dicevano essere una bella ragazza e vestiva sempre
alla moda, non avrebbe sopportato il tradimento, era già stata
tradita nei suoi maturi quindici anni, non poteva sopportare un altro
tradimento, era troppo per il suo cuore colmo d'amore.
Kevin si svegliava sempre tardi, la
scuola era una prigione per la sua mente poetica, l'ultimo sua poesia
l'aveva scritta davanti al portone di Jessica qualche giorno prima,
una scritta sul marciapiede che significava molto per lui e la
scritta diceva :”Ti amo troppo tra il troppo topina!” , era
riuscito a far battere il cuore a Jessica meglio del concerto dei
Modà che avevano visto giorni e giorni prima, un ricordo indelebile
nei loro cervelli, la musica così bella e toccante li aveva fatti
innamorare di più di quanto si amavano prima, erano una bella coppia
e poi si erano promessi amore eterno grazie al lucchetto che si sa è
il simbolo dell'amore eterno per eccellenza.
Uscito di casa corse in groppa al suo
motorino andò a trovare Jessica ma lei era già uscita, non poteva
crederci, e se Jessica lo stava tradendo con Carlo? Non poteva
sopportarlo, corse via a tutta velocità bruciando semafori e
semafori ma quando c'è l'amore la strada non conta, corse fino ad
arrivare al ponete dove avevano attaccato il lucchetto e vide Jessica
che guardava sconsolata l'orizzonte chiaro come il loro amore appena
sbocciato.
“Jessica...”
“Kevin...”
“Jessica... cosa ci fai qui?”
“Avevo paura Kevin che tu mi tradisci
e allora ho voluto rivedere il nostro amore for ever...”
“Ma Jessica io non ti voglio tradire,
io ti amo for ever and ever...”
Si baciarono con l'amore dei loro
quindici anni, il loro amore eterno non aveva confini perché era for
ever and ever!
Fine 16/06/2014 h. 10,25
La cosa più difficile nello scrivere
queste righe è stato usare dei termini che non userei mai, ma il
risultato è degno del “Salumiere che pubblica”... posso dire che
ho un futuro nello scrivere cazzate!
giovedì 12 giugno 2014
-Tendenza come se piovesse-
Ho deciso!
Voglio essere di tendenza in questo
duemilaquattordici e posso esserlo solo guardandomi in giro e così
ho fatto, per primissima cosa devo cambiarmi taglio di capelli, il
mio taglio è antico, vecchio, usato e riusato un milione di volta
dalla Grecia antica a oggi e quindi e ora di dire basta quindi andrò
dal mio parrucchiere di fiducia e mi farò rasare solo i lati della
testa e mi terrò solamente una cresta da ultimo dei moicani e il
primo passo è fatto (che è anche il passo più importante!), il
secondo passo è il modo di parlare, un ostacolo mica da poco per me
che non ho molta simpatia per i vari dialetti e modi di dire ma se
voglio essere di tendenza dovrò fare uno sforzo quindi dovrò
incominciare a parlare un idioma che è un miscuglio tra un paio di
dialetti sporcati con parole moderne (sentendo i giovani di tendenza
della mia zona dovrei parlare un napoletano sporcato con termini
inglesi senza senso!), ora che ho imparato a parlare a modo o meglio
da giovane di tendenza devo incominciare a cambiare il mio stile di
vita:
- Bruciare tutti i miei libri e comprare tutte le varie biografie di calciatori/allenatori/raccattapalle/ragazzini che entrano prima dei calciatori!
- Incominciare a bestemmiare a destra e a manca senza una ragione apparente!
- Ascoltare gruppi come i club dogo (perché loro vengono dal ghetto e sono stati loro a creare il rap, intendiamoci!) o similari ma ascoltando codesti gruppi dovrò vestirmi di conseguenza ovvero, pantaloni cagati all'ennesima potenza, il taglio dei capelli c'è già, il cappellino da baseball appoggiato sulla testa perché se no mi si rovina la cresta e tanti gioielli pacchiani9 in finto oro.
- Elogiare l'uso di droghe, qui sarebbe un problema perché non ne faccio uso ma posso inventarmi il tutto!
Se fossi un ragazzino che attende i
diciotto anni andrebbe bene ma ormai i miei diciotto anni sono
evaporati come neve al sole e quindi devo essere un uomo trentenne di
tendenza, per prima cosa mi dovrei vestire in modo casual ma non nel
modo casual normale (ovvero prendo le prime cose da vestire che mi
capitano sotto tiro!) ma nel modo casual che ci s'impiega dalle due
alle tre ore per scegliere il paio di mutande da indossare, farmi la
barba ma non completamente, ovvero, sprecare quattro ore per far
sembrare la barba una barba da un giorno (per capirci quella via di
mezzo tra il completamente rasato e la barba [per chi ha tanta barba
e che si deve radere una volta al giorno per intenderci!] di due
giorni!), usare come minimo quindici creme tra cui: rassodanti,
idratanti, leviganti, che coprono le occhiaia, che accentuano il
colore naturale della pelle, due tipi di deodoranti, tre profumi,
creme per l'intimo e per finire una crema depilatoria perché i peli
sono poco estetici e questo solo l'apparenza ma il problema più
pesante da superare è il pensiero, cosa e come pensa un uomo
trentenne di tendenza?
Per prima cosa bisogna far credere di
essere di sinistra (una delle tante!) e non è così difficile, basta
essere al cento per cento friendly è irrilevante se poi non lo si è,
l'importante è farlo credere alle persone, fatto questo il più è
fatto, ma per il fisico?
Come ben si sa superata la soglia dei
trenta il fisico di un uomo tende a cadere (le donne hanno qualche
anno in più!) e per eliminare la naturale decadenza del fisico
bisogna ammazzarsi di palestra e quando dico ammazzarsi intendo dalle
otto alle dieci ore quotidiane di palestra se no il risultato non si
vede, fatto questo il trentenne di tendenza deve depilarsi
completamente (specialmente in estate perché deve sfoggiare i
pantaloncini, il brutto è che di solito chi va in palestra allena
solo la parte superiore del fisico tralasciando le gambe e si forma
quella figura geometrica del triangolo che non è bellissima da
vedere e per ovviare questo problema bisogna aumentare le ore di
palestra per allenare le gambe!), ok, va bene tutto ma per il lavoro?
Qui bisogna inventarsi tutto, usando
parole inglesi a casaccio, è irrilevante se poi si fa il pizzaiolo o
il macellaio l'importante è sfoggiare un lavoro che incomincia tipo
Pubblic per poi aggiungere altre parole a casaccio in inglese tipo:
Pubblic brainstorming, Pubblic Relashionship, Pubblic frindly,
Pubblic the cat is on the tabble, chi vi ascolterà non capirà nulla
di ciò che fate ma sembrerà che fate un lavoro importantissimo e
ben pagato e quindi si sale di livello nella scala sociale,
naturalmente facendo un lavoro così non si può andare in giro con
una centoventisei a raffreddamento idrico si farebbe brutta figura e
poi non si cuccherebbe nulla, ma il problema è facile da superare,
basta andare in banca, chiedere un bel prestito ed è irrilevante se
poi si riuscirà a saldarlo, la banca pignorerebbe l'oggetto comprato
e qui che il trentenne di tendenza sfoggia la sua genialità, se si
compra una macchina si può sempre dire che c'è stato un incidente,
un furto, un incendio o qualsiasi altra calamità e che si sta
attendendo una nuova macchina e il gioco è fatto!
Ora che ho scritto tutto questo sarei
pronto a diventare un trentenne di tendenza, lo farei davvero, lo
giuro, farei tutto questo ma sapete cosa.... preferisco venir
considerato un reietto della società piuttosto di sembrare una
pecora uguale a tutti (o quasi!) i trentenni....
lunedì 26 maggio 2014
-Il post elezioni-
Tutte le volte che i cittadini (avente
diritto al voto!) vanno a votare esce dall'ombra il losco figuro
chiamato complottista, le sue uscite incominciano dalla campagna
elettorale adducendo che tutti i partiti a parte il suo hanno una
copertura mediatica più ampia e quindi se il suo partito perde la
colpa è anche di questa poca copertura, ma il meglio lo da quando le
urne sono chiuse.
Il momento esatto in cui chiudono le
urne incomincia a berciare che c'è un complotto in atto atto a
togliere voti al suo partito questa esternazione (immancabile!) ha
due valori ben precisi, se perde il suo partito o movimento che sia
la colpa è del complotto atto solamente e unicamente a non farli
governare (ovvero il NWO che tutto giorno sta nel suo ufficio a
pensare a come distruggere partiti politici, uccidere persone con le
scie chimiche degli aerei, fare esperimenti genetici mescolando
esseri umani e animali, creare super soldati, preparare la contro
offensiva in caso di invasione zombie e di alieni e altre cose tra
cui sono i componenti del NWO che governano realmente il mondo!) se
invece il suo partito politico o movimento che dir si voglia vince
può sempre berciare che nonostante “l'evidente e documentato”
complotto hanno vinto, questo di solito accade prima del sapere chi
ha vinto e chi ha perso, poi inizia il delirio dei numeri.
Nella politica italiana perde solamente
chi è sotto il cinque per cento ovvero quei partiti che hanno la
vita politica di una foglia in autunno, il fatto che fa rimbecillire
i politici (e intendo politici che lo fanno di lavoro e chi lo fa
così tanto per fare!) sono i sondaggi che i partiti fanno fare prima
del voto (a sentire il Grillone il suo movimento hotel a cinque
stelle doveva essere oltre il novanta per cento [ora vorrei vedere i
processi telematici che aveva promesso in campagna elettorale!], Big
S. era straconvinto di arrivare oltre il venti per cento, l'unico
partito che è rimasto calmo e tranquillo è stato il PD [calcolando
che le ultime volte che si è fidato dei sondaggi è stato trombato
in maniere palese!]!) su questi dati che vorrei ricordare a tutti non
sono dati precisi ma sono dati presi su un campione ristretto di
persone se non facessero così i vari strateghi dei sondaggi
dovrebbero incominciare ora per le elezioni del 2018 (se mai si
tornerà a votare!) quindi sono dati irreali e da non tenere in
considerazioni ma il complottista che crede a tutto urlerà al
complotto come sempre ma ecco una breve lista delle frasi che di
solito il complottista usa per avvalorare la sua teoria del
complotto:
- “Il presidente del seggio elettorale annulla solo i voti del mio partito scarabocchiando la scheda elettorale” cosa alquanto difficile poiché oltre al presidente ci sono anche i vari scrutatori e a meno che non siano tutti dello stesso partito politico la trovo dura!
- “La posizione del simbolo del mio partito non si vede bene!” stando al complottista la scheda elettorale dovrebbe esserci solamente il suo partito!
- “Alcuni attivisti del mio partito hanno votato per il mio partito ma il voto è andato a un altro partito” Certo, è la marmottina incartava il cioccolato!
- Alcuni volontari del nostri partito sono stati malmenati vicino all'urna!” certo me li vedo le teste di cuoio che fermano tutti li chiedono cosa hanno votato e se sbagliano risposta giù mazzate!
- “Il presidente del seggio elettorale non ci ha permesso di assistere allo scrutino!” Forse perché è illegale e fino a quando tutte le schede non sono state scrutinate nessuno può entrare o uscire dai seggi?
Tralasciando l'idea complottista delle
matite che non scrivono solo se si vota per un partito invece di
un'altro (questa teoria esiste dal 46 e ancora a oggi qualche demente
la riporta in auge!), il complottista essendo un emerito imbecille
che crede a tutto non può concepire che il suo partito (che è il
migliore di tutti, che non ruba, non truffa, non fa nulla d'illegale
ma è il solo e unico partito degno di governare in Italia!) non
vinca e quindi ecco che li parte l'embolo (il migliore tra questi
imbecilli è stato il ciccio scemo che ha fato la foto alla scheda
elettorale già votata e mettendola su facebook annullandola
automaticamente!) quando vede i vari risultati post elezioni e quando
vede che il suo partito parte in quarta e poi si ferma e tutti gli
altri partiti salgono a ritmo di una ferrari di formula uno ecco che
incomincia a scrivere su tutti i social network (con hastag
improbabile come #complotto #sonotuttiladri
#controllatebeneperchèsicuramentehannoannullatoilvostrovoto #ancora
complotti # amortetutti @spaccheremotutto e altre!) il suo sdegno
accusando chi non ha votato per il suo partito d'essere un cretino
che non ha cervello e che non capisce che votando per altri e non per
il suo partito ha buttato via il suo voto e quando partono
(ovviamente!) i vari sfottò la sua bile sale a livelli mai raggiunti
prima d'allora e non può starsene zitto e buono e digerire la
sconfitta, no, non può, e allora giù con insulti e teorie
complottistiche come se piovessero...
voglio dare un consiglio con tutto il
cuore a questi complottisti, belli miei se fate così vi rendete
ridicoli più di quanto non lo siate già, quindi belli miei state
buoni, siete stati trombati sono cose che capitano e voi non potete
farci nulla solo guardare le scie chimiche in cielo e affermare che
li alieni e NWO ci sta governando!
venerdì 23 maggio 2014
-La recensione/commento alla parodia porno di Doctor Who-
È da un anno che c'è aria di
festeggiamenti, l'anno scorso il cinquantenario della messa in onda
per la prima volta della prima puntata di Doctor Who e quest'anno
sono dieci anni che il sito della Brazzers (ovvero il primo sito di
video pornografici al mondo!) esiste come possono collimare questi
due eventi?
Semplicemente con una serie di quattro
scene che la Brazzers ha dedicato al caro e mai domo Dottore, la
scena si apre con Franceska Jaimes (che nell'idea dello sceneggiatore
dovrebbe essere la parodia di Clara Oswald!) legata ad un tubo in ciò
che dovrebbe essere una fabbrica atta a creare Cyberman ovviamente i
Cyberman sono tutte fanciulle poco vestite (ho dedotto che fossero
Cyberman per i movimenti meccanici delle suddette fanciulle e poi
indossavano delle maschere che ricordavano più maschere S/M che
volti dei Cyberman!), la cara Franceska è stata rapita da ciò che
dovrebbe essere una specie di regina dei Cyberman (ovviamente anche
lei poco vestita!) e fin qui andrebbe tutto bene ma ecco il colpo di
scena alquanto prevedibile, arriva un uomo (l'attore non so come si
chiama ma lo conosco ovviamente essendo vestito è difficile da
riconoscere!) il Dottore che ha in mano un fucile laser gigantesco in
una mano e un vibratore bianco nell'altra, il fucile è subito usato
per abbattere le guardie Cyberman (anche se dovrei chiamarle
Cyberpornowoman ma vabbè!) e il vibratore che dovrebbe essere, in
teoria, il cacciavite sonico è utilizzato per liberare la povera
companion, i due scappano, prima di continuare nella narrazione di
questa scena vorrei sprecare un po' di parole nel descrivere questo
Dottor, lo sceneggiatore ha creato un mescolato abbastanza mal fatto
dei ultimi tre Doctor (è vestito come Eccleston, ha il ciuffo di
Tennant e ha anche qualcosa di Smith!).
Torniamo alla narrazione, i due
scappano e si nascondono dietro un pilastro mentre Cyberpornowoman
girovagano in giro per trovarli, ed ecco la genialata di questa
scena, dopo essere usciti dal loro nascondiglio i due collegano una
macchinetta al Tardis (che è fatto realmente bene a dire il vero,
forse una delle poche cose uguali all'originale!) e quest'ultimo
lancia un raggio blu che distrugge una navicella nello spazio (deduco
che sia la navicella madre delle Cyberpornowoman ma non si saprà!)
ma questa ultima azione non riesce a salvare il Dottore che viene
colpito da un laser, prima di esalare l'ultimo respiro ecco che si
rigenera (la seconda cosa fatta bene!) in un nuovo Dottore
interpretato da Danny D (conosciuto quasi unicamente per tre motivi,
il primo è che è inglese [quindi nella parte del dottore dovrebbe
essere azzeccato!], la seconda è per le dimensioni del suo arnese
dell'amore che più di un pene è un vero e proprio braccio umano e
la terza e ultima è per le sue eiaculazioni che assomigliano ad una
cascata!), la Jaimes dopo un primo momento di sgomento segue il nuovo
Dottore dentro al Tardis che scompare (la terza cosa fatta veramente
bene!) e parte la sigla che ha un eco lontano della sigla originale
(Il titolo è abbastanza azzeccato, in fin dei conti la scena si
chiama “The Doctor” e la E di The e la D di Doctor si uniscono ad
angolo e formano il famoso logo!) finita la sigla (da notare che fin
ora non hanno ancora trombato, giusto per la cronaca!) la scena entra
nel vivo.
Giustamente il nuovo Dottore fa la
scena che tutti i nuovi dottori fanno, si tocca per vedere se è
tutto a posto e posizionate nelle giuste posizioni, essendo però una
scena porno il dottore deve controllare assolutamente se il suo
arnese dell'amore c'è e di che lunghezza è... quindi si tira fuori
quella Katana di carne che è il suo pistolino e parete la scena
porno, il tutto è giustificato perché il Dottore dopo la
rigenerazione ha particelle di spazio tempo in eccesso e deve
espellerle e cosa meglio di una trombata per espellerle?
Ovviamente non ve la descriverò perché
mi sembra alquanto inutile farlo, diciamo solo che Danny D e
Franceska Jaimes ci danno dentro sopra la consolle del Tardis (la
quarta cosa fatta bene!) e che tutta la scena è prevalentemente
Anal,la scena dopo una ventina di minuti finisce con l'”Happy
Ending” che poteva spegnere un incendio qualsiasi in una foresta
qualsiasi ma la scena non è ancora finita, dopo la copula il
Dottore ovviamente deve scegliere la sua nuova “divisa” e dopo un
tira fuori vestiti su vestiti (tra cui una sciarpa che ricorda la
famosissima sciarpa del quarto Dottore!) e finalmente decide come
vestirsi ma lo si vedrà dopo come decide di vestirsi.
Arriviamo alla fine della scena, il
Tardis appare in una vallata che ricorda vagamente la campagna
inglese, i due escono ed ecco la sorpresa delle sorprese Danny D è
vestito in modo molto simile allo stile che adotterà Capaldi, la
scena si chiude con Franceska Jaimes che corre allegra nella campagna
(probabilmente è dove abita!) mentre Danny D rientra nel Tardis e
riparte e qui in teoria finisce la scena ma c'è un'ultima sorpresa
(ve lo avevo detto che questa miniserie porno è divisa in quattro
scene?), negli ultimi minuti si vede ciò che succederà nella
seconda parte, si svolgerà in Inghilterra nel periodo Vittoriano, ci
saranno fantasmi (ovviamente femminili!) e quant'altro...
martedì 20 maggio 2014
-Anziani o meglio alcuni anziani sui mezzi pubblici-
L'Italia è popolata per l'ottanta per cento (io spero meno
ma ahimè è così!) da anziani e visto e considerato che io con il mio lavoro
sono quasi costretto a peregrinare in giro per la mia città (Milano!) m'accorgo
di svariati atteggiamenti che li anziani hanno in svariate situazioni,
calcolando poi che la mia scrittura di prosa latita un po' ho pensato bene di
fare questi scritti su quest'ultime azioni, naturalmente parlo di Milano ma
sono convinto che anche in altre città il risultato non cambia, quindi diamo
fuoco alle polveri e beccatevi li anziani e i mezzi pubblici:
• Il ninja:
questa tipologia d'anziani è la più scaltra e furba che si possa incontrare sui
mezzi pubblici... è buona creanza lasciare il posto alle persone di una certa
età (io personalmente visto e considerato che i mezzi pubblici li prendo quasi
unicamente nelle ore di punto cedo il posto solamente alle donne incinta e alle
donne con in braccio dei bambini e basta!) ed è giusto farlo ma codesti anziani
ninja mentono, poiché si trasformano dalla fermata alla salita dei mezzi, prima
sono dei panzer pronti a sopprimere qualsiasi cosa li si para davanti e appena
vendono un altro essere umano seduto indossano la maschera dei poveri
paralitici a poche ore dalla morte ed ecco che s'accaparrano il posto per poi
scendere alla fermata dopo da quella che sono saliti.
• Il
pensionato che non accetta d'esserlo: so che è difficile non avere un hobby che
sia uno a parte il lavoro e posso capire che appena l'età lo consente (ebbene
si cari lettori occasionali e non esiste quella parola magica e mistica
chiamata pensione ma è un po' come parlare di Atlantide....) la pensione viene
vista come una condanna a morte, capisco anche che le abitudini di prendere i
mezzi pubblici all'alba (ovvero l'ora di punta a Milano dove sui mezzi si
trovano studenti, lavoratori, madri e quant'altro!) sono difficili da
dimenticare, posso capire tutto, ma visto e considerato che oramai la pensione
è una chimera lontana se una persona ha la fortuna d'andarci non sarebbe meglio
dimenticarsi il lavoro per sempre e trovarsi un hobby che può essere espletato
dopo le dieci di mattino? Parrebbe di no!
• Lo
spesista: questo termine in italiano non esiste (me lo sono inventato io or
ora!) ma spiega benissimo questa tipologia di anziani, come ben si sa i
supermercati prima di una certa ora non aprono (alle sette di mattina sono
aperti solamente i bar e i tabaccai!) e non è che non aprono apposta è che non
aprono perché hanno dei orari precisi quindi mi domando che senso ha prendere
un mezzo pubblico alle sette di mattina
per andare al Pam? Per comprare i prodotti più freschi? Benissimo,
ponendo che di solito li esseri umani mangiano intorno alle dodici e mezza
l'una (intendo per chi non lavora!) allora che senso ha comprare l'insalata
fresca alle sette di mattina che poi irrimediabilmente a mezzo giorno ha perso
la sua freschezza? Che senso ha prendere la michetta alle sette di mattina se
poi è consumata all'una? Non sarebbe più saggio prendere il pane e l'insalata
verso le undici? Così che da mangiarla fresca fresca a pranzo? Parrebbe di no!
• Le
maniache del mercato: da non confondere con i vari spesisti perché l’enorme
differenza è che li spesisti possono essere anche uomini invece, le maniache
del mercato solo solamente donne, si possono riconoscere subito dal numero di
fermate che fanno (non più di una!) e da
quell’aggeggio infernale qual è il carellino su due ruote… il carellino ha il
peso specifico di una mandria d’elefanti obesi e immancabilmente la signora non
può fare a meno di tirarselo dietro (anche se compra un panetto di burro da tre
grammi!) e sempre immancabilmente il suddetto carellino finirà sui piedi dei
poveri viaggiatori causando ferite e contusione difficoltose da risanare.
• L’occupatore/occupatrice:
si trovano spesso sui tram vecchi (l’uno per intenderci, ovvero i tram che
sembrano usciti da inizio novecento per intenderci, so benissimo che esistono
solamente a Milano!) i soggetti in questione (non si sa bene quale legge della
fisica distruggono ma qualcuna la distruggeranno sicuramente!) viaggiano sempre
soli ma riescono ad occupare tre posti, nonostante la loro stazza è inferiore a
quella di Stanlio di Stanlio e Olio, riescono ad occuparli mettendo
nell’ordine, una borsa sulla destra (la suddetta borsa fa una pippa a quattro
mani alla borsa di Mary Poppins!) e il sacchetto della spesa sulla sinistra
così facendo (ovviamente sempre e unicamente nell’ora di punta!) si può
assistere a crisi di nervi soffocate degli altri passeggeri.
• I giovani
d’oggi: è immancabile, almeno un paio di volte (per chi viaggia sui mezzi
pubblici almeno!) si è visto l’attempato signore che ha la meravigliosa idea di
criticare a priori tutti coloro che hanno meno di cinquant’anni apostrofandoli
come giovinastri, non ci sarebbe nulla di male in questo se non fosse che i
signori in questione esternano il loro disappunto con un tono di voce degno del
mercato del pesce.
• Il hai
miei tempi: può raro ormai da trovare ma ancora presente su alcune linee dei
mezzi pubblici, il soggetto in questione ha memoria di una Milano di almeno
cinquant’anni prima e non può non criticare come i mezzi pubblici siano
cambiati in peggio (ovviamente!), ora voglio dire cinquant’anni fa la via dove
abito ora (vicino alla famosa via Gluck di Celentano memoria!) non esisteva (o
quasi!) quindi mi sembra logico che le cose cambiano in meglio o in peggio non
sta a me deciderlo ma è naturale che cambino.
Ovviamente questo mio scritto non è contro tutti le persone
anziane che vanno sui mezzi (non sia mai!) poiché ho avuto la fortuna
d’incontrare anziani che piuttosto di fare come i personaggi che ho elencato
s’ammazzerebbero però ahimè quest’ultimi sono pochi…
sabato 10 maggio 2014
-Malacreanza un pensiero che forse è una recensione o forse no-
Non
sono un critico e non voglio esserlo (anche perché non ho i mezzi per esserlo e
me ne guardo bene dall’averli!), le poche critiche/recensioni che ho fatto in
trentaquattro anni di vita (e venti di scrittura!) sono state per romanzi e
libri che mi avevano colpito particolarmente (tre o quattro se non sbaglio,
tralasciando il mio “lavoro” da commentatore e consigliere di romanzi erotici
per un sito erotico!), l’altra sera ho guardato un film (anche se a mio modesto
avviso catalogarlo come un semplice film è alquanto riduttivo!) che si chiama “Malacreanza”,
devo dire fin da subito che a me personalmente i film italiani post metà anni
ottanta non li apprezzo particolarmente (un caso raro è Zampaglione che
considero l’erede perfetto e lucido di Fulci [l’ultimo vero e reale regista
italiano secondo me!]!), non li apprezzo perché sono per la maggior parte
monotematici, mafia, pseudo comici (che al confronto il Drive In era comicità
di un certo spessore!) e filmetti pseudo romantici che seguono un modello di
sceneggiatura trito e ritrito (una coppia, si mollano, si riprendono, si
mollano ancora e alla fine si mettono insieme e vissero felici e contenti!)
però il cinema serio o almeno un cinema che prova ad uscire da questi schemi
esiste e Malacreanza e uno di questi.
Diciamo
subito che Malacreanza non è un film canonico (e non solo per l’Italia ma per
il mondo, mi ricorda molto i primi esperimenti di Lynch pre Eraserhead!) e più
che un film è un’istallazione artistica ma anche etichettarlo con questo
termine (che spiega tutto e non spiega nulla!) sarebbe riduttivo anche perché
una storia dietro c’è ed è forte, forse è nascosta o poco visibile ma c’è, l’incipit
è semplice quasi banale, una ragazza si risveglia in un luogo strano e cerca di
capire che luogo è, punto, una storia semplice che si è già vista un milione di
volte, ma allora perché questo film è diverso?
È
diverso perché rispetto a molti altri film che trattano questo tema Malacreanza
studia i sentimenti profondi del personaggio che appare sullo schermo, non è la
storiella della bella ragazza impaurita perché si ritrova in un luogo
misterioso ma è la storia di come attraverso li stati d’animo umani questa
ragazza si rassegna alla sua nuova situazione (mandando a quel paese la linea
aristotelica che in teoria ogni scrittore dovrebbe usare per far funzionare uno
scritto!) e cerca di vivere e sopravvivere alla sua nuova situazione fino ad
arrivare all’apice (che è il finale del film!) dove ormai rassegnata e senza
farsi troppe domande filosofiche s’adagia mentalmente alla sua nuova
situazione.
Filmicamente
Malacreanza è vicino (lo sfiora in varie scene!) ad un Lynch più visionario e ad
un Carmelo Bene (per quanto riguarda l’interpretazione [che in molti potrebbero
considerare scabrosa!] dell’attrice!) anche se fare paragoni è del tutto
inutile (lo fatto solamente per dare un quadro il più logico possibile!) anche
perché un film come Malacreanza non lo mai visto (e di film ne ho visto molti
anzi tantissimi!) e questo fatto mi ha lasciato basito, non m’aspettavo di
vedere una potenza d’immagine di tale portata (anche se vederlo in DVD secondo
me perde molto, dovrebbe essere trasmesso su uno schermo molto ampio per poterlo
apprezzare al meglio!)!
Che
dire per concludere? A parte che è non è un film per tutti? A parte che è un
film molto complicato da capire? A parte che è un film da vedere assolutamente
anche perché da un poderoso calcio nel sedere ai film stantii italiani? A parte
tutto questo posso solo affermare che un film come Malacreanza è un film da
vedere e per fortuna che lo hanno creato (come tutto ciò che è artistico va
creato e non fatto!) sicuramente il cinema italiano ne trarrà vantaggio se la
strada creata da Malacreanza verrà intrapresa!
giovedì 24 aprile 2014
-+AB+-
-+AB+-
Il sudore
freddo si congela in ogni atomo della pelle la tensione dell'attesa
sale come non mai i secondi maledettissimi secondi, il mio nome
pronunciato a mezza voce, quattro passi veloci, l'accomodamento il
braccio viene teso, il laccio emostatico viene strettamente legato,
un paio di buffetti e le pupille si dilatano, l'ago entra e puf
incomincia la pressione di una escavatrice, estrazione.
“Tenga ben
premuto il cotone se no si crea un ematoma!”
“Grazie”
lunedì 14 aprile 2014
-Sforza Italia Stellata-
-Sforza Italia
Stellata-
Capita spesso che in Italia alcuni partiti s'assomiglino
moltissimo (per esempio le svariate sigle che hanno nel loro nome la parola
Comunista o le svariate formazioni di destra ed estrema destra!) ma due partiti
che sembrerebbero in due galassia distanti sono estremamente simili, sto
parlando di Forza Italia e del movimento Cinque stelle (so che adesso che i
probi guerrieri stellati mi lanceranno anatemi su anatemi ma non me ne può
fregare di meno!), so di dire un eresia alle orecchie dei elettori di questi
due partiti ma andiamo per ordine, ovviamente esistono differenze sostanziali
su svariati punti ma a me interessa il succo pulsante di questi due partiti:
Forza Italia è stata fondata, plasmata e creata dal nulla (o quasi, infatti i
reduci della prima repubblica sono stati inglobati da forza Italia e
dall'allora Ulivo!) su e per Big S. ogni sua singola parola è vangelo ed è la
verità assoluta (qualcuno della mia età si ricorderà i vari spot e le masse
urlanti!) stesso identico discorso è il Movimento Cinque Stelle che vive e
respira solamente in funzione di Grillo la sua parola è legge ed è severamente
proibito andarli contro, pena l'epurazione (termine usato per lo più da stati
dittatoriali!) la cosa comica di Grillo (a differenza di Big S. bisogna
ammetterlo!) è che il comico genovese non è stato eletto e ha sempre dichiarato
(almeno in passato!) che il M5S non era il suo partito ma che lo appoggiava
solamente, peccato però che Grillo detta legge nel partito che appoggia soltanto
e inoltre decide lui insieme al suo cumpa cappellone (famoso non si sa per cosa
a parte che era uno pseudo scrittore di romanzetti di fanta politica che
spacciava per visioni di un futuro, un po' come Dianetics a differenza che
Grillo e soci non chiede soldi [o almeno spero!] ma il concetto di base è
identico!) l'agenda di governo, Big S. a differenza del non eletto Grillo
soffre della sindrome di Re Sole (ne soffre anche Grillo ma in modo più
nascosto a mio parere, infatti il comico ha capito che chi governa realmente
sono i personaggi che stanno nell'ombra e non sotto i riflettori cosa che Big
S. non ha ancora capito!) ovvero la sindrome di apparire a tutti i costi e
anche lui detta legge come un nuovo dittatore ma a differenza di Grillo Big S.
è sempre stato eletto (ora non potrà più candidarsi e secondo me la cosa li
rode assai!).
Un'altro punto importante in comune tra i due partiti sono i
termini che usano, uno tra i tanti è quella meravigliosa parola che è COMPLOTTO
(e credo che in pochi sappiano cosa comporta un complotto, ovvero con
l'uccisione o eliminazione della persona a cui è rivolto il complotto!),
secondo Big S. c'è un complotto contro di lui perpetrato dai comunisti (che
hanno si e no lo 0,1 per cento di voti!) e dai giudici comunisti queste due
entità misteriose tramano tutto il giorno per eliminare Big S. non è che lui fa
cazzate su cazzate peccando di ybris no, sono i comunisti e i giudici che c'è
l'hanno con lui, i stellati invece urlano a squarciagola che è in atto un
complotto terribile contro di loro chi lo perpetra non si sa, il fine ultimo di
questo complotto non si sa ma un complotto c'è, infatti, m'immagino questi
uomini ombra che studiano tutto il giorno un metodo per far azzittiri i
deputati stellari peccato che in aula chi urla e bercia tutto il tempo sono
sempre loro.
La parola, secondo i due partiti nessuno li da la parola e
quando gliela danno l'interrompono sempre e allora berciano più forte (anche
perché ci sono i complottisti che non vogliono farli parlare!) il fatto è che i
vari giornalisti che hanno la malaugurata sorte di dover intervistare i
deputati dei due partiti chiede semplicemente cosa vogliono fare, i deputati
forzisti berciano sulle parole che il giornalista usa sempre a priori, da
buongiorno fino a domande più importanti e quindi le interviste durano poche e
i forzisti non parlano i stellati invece asseriscono a spada tratta che loro
lavorano e fanno anche di più (è
meravigliosa la loro legge elettorale che prende in esame tutto, il metodo
francese, inglese, tedesco, americano, proporzionale, un proporzionale non
tanto proporzionale, un maggioritario, un maggioritario non tanto maggioritario
e così via fino ad arrivare al voto per alzata di mano e poi si stupiscono che
è stata steccata!) del dovuto ma i risultati ahimè non si vedono, stando alle
loro promesse elettorali dovevano mandare a casa tutti i politici corrotti, ci
sono riusciti? No! Dovevano eliminare la burocrazia, lo hanno fatto? No! In
pratica non hanno fatto una beneamata minchia di niente a parte accusare a
destra e a manca che nessuno li fa parlare e a urlare proclami su proclami (tra
cui un bel “Boia chi molla” che per chi non lo sapesse è un proclama neo
fascista nato dopo la ribellione di Reggio degli anni settanta!) che non
portano a nulla a parte rompere le palle, urlano dati e cifre e basta ma
canaglia se dicono come fare a rimettere a posto le cose, mai, urlano e basta,
sono bravi tutti a urlare che in Italia tutto va male ma se nessuno propone è un po' dura che le cose
cambino!
Un'enorme differenza tra i due partiti è che i forzisti sono
tutti o quasi vecchi quindi non ci stanno più dentro molto per dirla papale
papale sono un po' rincoglioniti a differenza dei stellati che hanno puntato
tutto sui giovani, i giovani sanno fare meglio le cose, sono migliori urlano
(ma Cristo santo riusciranno una buona volta a non urlare?) ma è davvero così?
Non credo, sono fortemente convinto che i giovani non siano meglio specialmente
ai giorni nostri, basta andare in giro un po' e osservare i giovani, sinceramente
non li lascerei amministrare neanche una sigaretta già fumata, non dico che i
vecchi siano meglio intendiamoci ma
preferirei una via di mezzo, persone con un po' d'esperienza ma che non abbiano
bisogno del catetere per pisciare, ma in Italia sembra impossibile, o giovani
che lasciati allo sbaraglio urlano o vecchi rincoglioniti che sono rimasti agli
anni cinquanta, o nero o bianco, il grigio non esiste!
Una cosa però che lega in maniera salda Big S. e il comico
genovese è una, le cattedrali nel deserto, adorano pianificare progetti del
tutto inutili, magari ci si masturbano pure sopra ma andiamo per ordine:
·
Big S. vorrebbe il ponte sullo stretto di
Messina, sono decenni che lo vuole fare a tutti i costi ma nessuno ha saputo
spiegare l'utilità effettiva di questo ponte, migliorerebbe il commercio
dicono, più che altro aumenterebbe il traffico calcolando poi che le ultime
costruzioni volute da Big S. (date in appalto ad amici di amici che sono amici
comunque!) hanno fatto tutte una brutta fine e all'Aquila ne sano qualcosa,
quindi immaginate un secondo un ponte che collega la penisola alla Sicilia, un
via vai di milioni di macchine al giorno, quanto durerebbe? Esatto da Natale a
Santo Stefano!
·
Big S. ha un sogno nel cassetto, far diventare
l'Italia una piccola America e vorrebbe istallare centrali nucleari in Italia
(e il referendum grazie a Dio lo ha stoppato, meravigliosa fu la gaffe fatta da
Big S. con il Giapponese su questo argomento!), ora voglio dire, vi immaginate
una bella centrale nucleare (costruita ovviamente dagli amici degli amici che
sono sempre amici!) gestita da tanti Homer Simpson, immaginatevela un secondo
ed ecco che poi Chernobyl diventa una bazzecola!
·
Grillo vorrebbe che tutta l'Italia usasse
energie pulite, benissimo, tanto di cappello una nobile causa, ma dove vorrebbe
istallare i vari apparati per l'energia eolica? Forse non tutti sanno che
questi impianti hanno bisogno di uno spazio immenso (e fidatevi li ho visti a
Teneriffe!) non sono girandole e via ma colossi altissimi con eliche enormi e
quindi ci vuole uno spazio veramente grosso, in pratica non è fattibile, bene
allora energia solare, benissimo peccato che esistono poche regioni che possono
permettersi il fa bisogno quotidiano d'energia anche se la cosa non è
impossibile, il problema di base è un'altro, queste centrali d'energia pulita
possono farsi solamente in una certa parte d'Italia, come sapranno tutti per
fare lavori pubblici ci vuole la vittoria di un bando d'appalto e si sa bene
chi vincerebbe queste gare, i soliti noti, ciò vorrebbe dire che prima di
vedere un panello solare campa cavallo che l'erba cresce, basti pensare alla
Salerno Reggio Calabria o alla ricostruzione dell'Irpinia... avete capito!
Di somiglianze c'è ne sono moltissime e si notano anche
nelle varie manifestazioni, c'è il guru (Big S. o Grillo!) che aizza la folla
come in uno show, i manifestanti urlano e sono tutti felici, ma la cosa che mi
lascia più basito sono i vari elettori sia di forza Italia sia del M5S, sono
incauti la prima volta ma imbecilli se continuano a votarli e che ormai non ragionano più con il loro cervello, ciò che dicono i neo
Gesù politici è legge e non può sbagliare se Big S. o Grillo dicessero che la
merda è buona sono fortemente convinto che molti direbbero che è
effettivamente buona, Big S. ha usato le televisioni per far rincoglionire li
elettori e Grillo il blog, tutti e due asseriscono che solo loro sanno la
verità su tutto e tutti, solo loro possono governare bene l'Italia, solo loro
stanno dalla parte della gente, tutti e due fanno battute di dubbio gusto e la
folla li ama, tutti e due sono estremamente pieni di si e godono il bagno di
folla in uno stato masturbatorio, tutti e due devono individualizzare un nemico
da abbattere e ci riescono sempre con trucchi vari (Big S. è un po' stantio
Grillo meno ma il risultato non cambia!), tutti e due vogliono governare come
vogliono senza rendere conto a nessuno perché se no il loro castello di nulla
andrebbe a pezzi, la cosa triste è che tutti gli altri partitini e partiti
politici li fanno fare ciò che vogliono e danno spazio alle loro idee che non
hanno ne capo ne coda, vi sfido tutti a leggere i vari manifesti elettorali di
Forza Italia e del M5S e a capirci qualcosa...
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