-Il suicidio
del sistema Vol. 3 05 “L'idiozia americana”-
Questo suicidio
del sistema sarà diviso in due, la prima parte parlerò sul perché
l'America è così tanto armata e la seconda parte sulle strategia
americane in fatto di guerra.
1
Alla mattina
prima di fare colazione e tutto il resto mi guardo un po' di
televisione (principalmente AXN per torta di riso che mi fa ridere di
gusto!) e mi capito di dovermi sorbire Most Shocking, un programma
americano (doppiato in maniera che ricorda il ventennio!) dove
mostrano prevalentemente incidenti e rapine, si insomma un calderone
di violenza, forse non tutti9 sanno che l'America è la nazione con
più armi al mondo, perché?
Per paura, o
meglio così dicono gli americano che possiedono armi, hanno paura
che qualcuno li entri in casa o quant'altro e quindi vogliono
difendersi ma da dove nasce questa paura?
Dalla
televisione o meglio da un certo tipo di televisione (calcolate poi
che l'americano medio è un beota che si beve tutto ciò che vede!) è
ovvio che se un programma da quaranta minuti o più fanno vedere solo
rapine e risse l'americano medio pensa che appena gira l'angolo di
casa ci sono rapinatori, stupratori e quant'altro è realmente così?
Non saprei,
bisogna dire che in America esistono ancora i ghetti discriminati, in
certi stati (del sud!) esistono ancora i cimiteri divisi tra bianchi
e neri, il fatto è che l'America essendo una super potenza (come lo
era ma solo di facciata l'U.R.S.S.!) ha bisogno di un nemico, fin dai
padri pellegrini l'America ha sempre avuto un nemico, i pelle rosa,
la gente di colore, i “musi gialli”, i terroristi, i beduini;
basti pensare che la macchia nera nella storia americana la guerra in
Vietnam è stata una guerra mai dichiarata e l'America ne è uscita
sconfitta.
2
L'America non
ha mai capito una cosa nelle sue guerre, una parola STRATEGIA,
l'America non ha strategia militare, arriva in un paese bombarda a
tappeto e poi dopo aver distrutto tutto ciò che poteva essere
distrutto pensa che la popolazione l'ami, sto leggendo ultimamente un
bel libro “I bravi soldati” di Finkel edito da Mondadori, parla
senza peli sulla lingua della guerra in Iraq vissuta in prima persona
perché Finkel era lì a documentare il tutto, più la lettura
continua e più è chiara una cosa (per chi ha studiato un po' di
storia americana!) è che l'esercito americano non ha imparato nulla
dalle sue precedenti guerre (e mi riferisco al Vietnam!), stanno
commettendo gli stessi identici errori, non hanno la minima
conoscenza del territorio, considerano il nemico alla stregua di
idioti col turbante (basta una bomba da cento dollari per distruggere
Humvee da centicinquantamila dollari!), cercano l'aiuto della
popolazione non ottenendola, prima distruggono e poi cercano di
ricostruire un paese a loro immagine e somiglianza senza chiedere il
parere della popolazione (è un po' come se un imbianchino decidesse
di testa sua come dipingere una casa senza pensare ai gusti degli
abitanti della casa!), chiedono il parere della popolazione ma poi
non seguono i consigli.
Non voglio dire
che l'America e l'esercito americano siano il male assoluto (me ne
guarderei bene dal farlo!), dico solamente che l'America è rimasta
(come mentalità!) nel Far West e invece d'evolversi ha aumentato a
dismisura questo modo di pensare (basti pensare a Montecassino e a
Hiroshima!), il brutto è che se continuano a pensarla così si
ritroveranno sempre in mano una guerra alla Vietnam, anni e anni di
battaglie per poi uscirne con le ossa rotte, se questa è strategia
militare io sono Padre Pio!
Stupendo! Grande!
RispondiEliminaGrazie mille per il commento, CIAO!!!
Grazie! :)
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