sabato 27 maggio 2017

-Un romanzo geniale-



- La mia su “Aurora nel buio”-

Devo dire prima un paio di cose, la prima è che a me i thriller non piacciono molto, non è un genere che apprezzo, secondo non amo molto i romanzi scritti in Italia che si svolgono in Italia anche perché gli considero non universali ma molto ristrettivi, terza cosa sono pochissimi gli autori italiani che apprezzo, detto questo, posso incominciare questa ennesima “La mia” sull’ultimo lavoro di Barbara!
Ok, chi mi legge sa che io adoro come scrive Barbara e in questo romanzo (la trilogia di “Scarlett” non mi aveva fatto impazzire, scusa Barbara ma se non sono sincero con te mi sentirei in colpa!) la mia ammirazione da fan in primo luogo e da scrittore in secondo luogo è arrivata a livelli estremi (e finalmente parlerò solo del tuo lavoro senza dividerlo in due!)!
Nel preambolo dicevo che a me i thriller non piacciono; non mi piacciono perché per il 99% dei casi sono scritti male, del tipo, non vi do indizi e alla fine il killer è uno stronzo che non è mai stato nominato, questa cosa la odio, ecco, Barbara non è così!
Tralasciando che sa scrivere da Dio, ma questo già si sa, il suo thriller mi ha preso talmente tanto che ormai non leggo pagina per pagina ma capitoli per capitoli e non ne ho mai abbastanza, dovrebbero renderlo illegale come una droga psicotropa!
Ok, non amo i vari scrittori italiani che fanno svolgere i propri romanzi in Italia, non gli amo perché non saranno mai universali ma saranno sempre relegati alla provincia, a dirla tutta anche questo romanzo è strettamente legato alla provincia, ma, e c’è sempre un ma, Barbara (che è legata fortemente alla sua terra e questo è solo un pregio!) nonostante faccia svolgere le azioni nella sua terra è universale!
Com’è possibile?
Semplice, molto ma molto semplice, la descrizione quasi maniacale del territorio, ok, si sta parlando dell’Emilia, ma come Barbara descrive la sua terra ricorda molto la Scozia, il Galles, alcuni paesini degli stati Uniti, e, voglio spararla grossa, alcuni paesi sperduti dell’Asia, ok i nomi italiani ma la storia di per se è immortale, fate un piccolo esperimento (che non vi costa nulla!), prendete tutti i nomi e cambiateli, invece di Aurora mettete Kate, invece della pianura padana mettete le distese del Kent… lo avete fatto? Ecco avete appena creato un romanzo universale!
Gli autori italiani che apprezzo, sono pochi, molto pochi, e sono tutti differenti tra di loro, in pratica non c’entrano nulla gli uni con gli altri, ma direi che sono cinque o sei (e parlo dei romanzieri!) ecco, Barbara è la mia autrice italiana preferita, perché?
Non per i fumetti che scrive (che sono sempre una spanna o due spanne sopra alla media!) e neanche per l’estrema umanità e gentilezza, no, non è per queste cose, più semplicemente perché scrive da Dio, ha periodi perfetti, i capitoli sono lunghi il giusto… direi che non ha falle!
Ok ma il romanzo di cosa parla?
Parla di un omicidio efferato e di una donna che ha un bel po’ di problemi!
Detta così suona male, ok ci riprovo!
Il romanzo parla di una donna che nonostante le varie inculate e esperienze traumatiche, tira fuori le palle e dimostra di essere di gran lunga superiore ai suoi colleghi!
Ma il romanzo non parla solo di questo, parla d’altro, di molt’altro!
Mi capita di rado, anzi quasi mai, di allungare la lettura di un libro, ora mi spiego, di solito se mi piace un libro lo leggo alla velocità della luce, questo romanzo no, non perché è scritto male o è terribilmente gessoso, anzi l’inverso, ma non voglio che finisca, mi piace troppo e lo prendo a piccoli dose, oggi 23 maggio sono a pagina 268… conoscendomi a quest’ora lo avrei già finito e ne avrei incominciati almeno altri due libri, ma a dirla tutta non voglio distaccarmi da aurora… non ci riesco, la voglio ancora con me… e questa frase lo usata solo per autori tipo Joyce, Kafka, Wallace e altri ma sono pochi, quindi, fate voi, come sarà scritto questo romanzo?
Bene?
Sarebbe riduttivo!
 Ho finito il romanzo…
Che dire? A parte che è scritto veramente molto bene, i capitoli sono lunghi il giusto, insomma è un bel libro!
Ok, la finisco nell’essere tecnico e torno ad essere me stesso, ok Barbara qui ha calato il poker, la scala reale e quant’altro, il suo romanzo è perfetto, non ha buchi, da indizi su indizi di chi è il serial killer e di colui che lo ha portato ad esserlo, io lo avevo capito, che un determinato personaggio era in messo a tutta la faccenda, l’altro no, lo devo ammettere, questo romanzo mi ha preso, lo letto lentamente… lo devo ammettere perché non volevo finirlo, volevo stare in Emilia, stare con Aurora e Bruno e soprattutto con Nerino (si, ciò che gli è successo mi ha colpito molto… e anche Leyla ha bestemmiato contro Barbara!)!
Ovviamente non vi parlerò del romanzo (riuscirei a spoilerarvelo tutto e non mi sembra il caso!), l’unica cosa che posso dirvi è che Aurora è una poliziotta con un passato da dimenticare che indaga a fatica (a causa di esterni!) ad un efferato omicidio!
Ho scritto della storia senza fare spoiler, credo di esserci riuscito! Ora la conclusione della “La mia” che ormai va avanti da giorni di scrittura e modifica!
Aurora nel buio è un romanzo che va letto, molto attentamente, ma va letto, perché credo anzi sono fortemente convinto, che la nuova letteratura (in America viene chiamata post Realismo!) può partire da qui, questo romanzo ha tutto, una bella fanciulla, riferimenti storici, una storia d’amore che finirà in merda, una donna che ha una cartuccera di coglioni, ha tutto, ok, molti mi diranno, “Si ma è ambientata in una zona geografica specifica…. Cazzo, non potrà mai essere un grande romanzo!”, ok, a questo fantomatico critico dico solo questo, non hai capito una beneamata minchia dello scritto, Barbara riesce a legare il dolore di un passato remoto ad un omicidio che poi porterà ad un altro omicidio… io chiamo questa cosa, CLASSE, e il saper scrivere, Barbara in questo romanzo (scritto in quattro anni!)  ha fagocitato tutta se stessa, si Barbara me ne sono accorto, stavo dicendo, Barbara scrive da Dio e ormai lo sanno anche le pietre in un fiume qualsiasi, ma qui, Barbara ci fa entrare nei suoi pensieri, si lo fa, ok in pochi se ne sono accorti, ma Aurora è una visione metafisica di Barbara, ciò che vorrebbe e che non vorrebbe!
Ok!
La pianto con lo studio mentale di una mia amica, non mi sembra duopo!
Questo romanzo va letto, e si sto per concludere dopo giorni, va letto, perché Barbara ci ha sputato il sangue e il sudore per scriverlo, si nota anche lo studio certosino di vie, locali, spazzi e quant’altro!
Più di un Thriller io, questo romanzo, lo considero un atto d’amore estremo (Ah, aurora non è Barbara…. Ma proprio per niente!) per se stessi, per dove abitiamo, tralasciando il killer tutto stronzo nel cervello, secondo me Barbara ha voluto scrivere un elogio alla sua terra, la cosa è meravigliosa, magnifica!
Come ho scritto prima credo che Barbara (anzi ne sono convinto!) ami alla follia la sua terra e il suo amore lo trasmette a noi ignari lettori, si lo devo ammettere, dopo aver letto questo grandioso romanzo posso dire che mi è venuta la spasmodica voglia di andare a vivere in Emilia, e non sto scherzando!

Ok “La mia” è finita, non ho raccontato nulla, non ho fatto una recensione e dico hai miei lettori di leggere un libro sulla fiducia, in pratica non è una “La mia” normale, lo so, ma questo romanzo mi ha preso talmente tanto che ho dilatato i tempi di lettura, e lo faccio raramente, è un romanzo che va comprato e letto, punto…. E non ve lo consiglio…. Di più leggetelo e saprete chi è la degna erede di una certa Agata Christy (o come diavolo si scrive, si insomma mi avete capito!), quindi cari miei bei fragoloni leggete o meglio comprate e leggete questo thriller… non ne vale la pena ma di più!

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