- La mia su
“Aurora nel buio”-
Devo
dire prima un paio di cose, la prima è che a me i thriller non piacciono molto,
non è un genere che apprezzo, secondo non amo molto i romanzi scritti in Italia
che si svolgono in Italia anche perché gli considero non universali ma molto
ristrettivi, terza cosa sono pochissimi gli autori italiani che apprezzo, detto
questo, posso incominciare questa ennesima “La mia” sull’ultimo lavoro di
Barbara!
Ok,
chi mi legge sa che io adoro come scrive Barbara e in questo romanzo (la
trilogia di “Scarlett” non mi aveva fatto impazzire, scusa Barbara ma se non
sono sincero con te mi sentirei in colpa!) la mia ammirazione da fan in primo
luogo e da scrittore in secondo luogo è arrivata a livelli estremi (e
finalmente parlerò solo del tuo lavoro senza dividerlo in due!)!
Nel
preambolo dicevo che a me i thriller non piacciono; non mi piacciono perché per
il 99% dei casi sono scritti male, del tipo, non vi do indizi e alla fine il
killer è uno stronzo che non è mai stato nominato, questa cosa la odio, ecco,
Barbara non è così!
Tralasciando
che sa scrivere da Dio, ma questo già si sa, il suo thriller mi ha preso
talmente tanto che ormai non leggo pagina per pagina ma capitoli per capitoli e
non ne ho mai abbastanza, dovrebbero renderlo illegale come una droga
psicotropa!
Ok,
non amo i vari scrittori italiani che fanno svolgere i propri romanzi in
Italia, non gli amo perché non saranno mai universali ma saranno sempre
relegati alla provincia, a dirla tutta anche questo romanzo è strettamente
legato alla provincia, ma, e c’è sempre un ma, Barbara (che è legata fortemente
alla sua terra e questo è solo un pregio!) nonostante faccia svolgere le azioni
nella sua terra è universale!
Com’è
possibile?
Semplice,
molto ma molto semplice, la descrizione quasi maniacale del territorio, ok, si
sta parlando dell’Emilia, ma come Barbara descrive la sua terra ricorda molto
la Scozia, il Galles, alcuni paesini degli stati Uniti, e, voglio spararla
grossa, alcuni paesi sperduti dell’Asia, ok i nomi italiani ma la storia di per
se è immortale, fate un piccolo esperimento (che non vi costa nulla!), prendete
tutti i nomi e cambiateli, invece di Aurora mettete Kate, invece della pianura
padana mettete le distese del Kent… lo avete fatto? Ecco avete appena creato un
romanzo universale!
Gli
autori italiani che apprezzo, sono pochi, molto pochi, e sono tutti differenti
tra di loro, in pratica non c’entrano nulla gli uni con gli altri, ma direi che
sono cinque o sei (e parlo dei romanzieri!) ecco, Barbara è la mia autrice
italiana preferita, perché?
Non
per i fumetti che scrive (che sono sempre una spanna o due spanne sopra alla
media!) e neanche per l’estrema umanità e gentilezza, no, non è per queste
cose, più semplicemente perché scrive da Dio, ha periodi perfetti, i capitoli
sono lunghi il giusto… direi che non ha falle!
Ok
ma il romanzo di cosa parla?
Parla
di un omicidio efferato e di una donna che ha un bel po’ di problemi!
Detta
così suona male, ok ci riprovo!
Il
romanzo parla di una donna che nonostante le varie inculate e esperienze
traumatiche, tira fuori le palle e dimostra di essere di gran lunga superiore
ai suoi colleghi!
Ma
il romanzo non parla solo di questo, parla d’altro, di molt’altro!
Mi
capita di rado, anzi quasi mai, di allungare la lettura di un libro, ora mi
spiego, di solito se mi piace un libro lo leggo alla velocità della luce,
questo romanzo no, non perché è scritto male o è terribilmente gessoso, anzi
l’inverso, ma non voglio che finisca, mi piace troppo e lo prendo a piccoli
dose, oggi 23 maggio sono a pagina 268… conoscendomi a quest’ora lo avrei già
finito e ne avrei incominciati almeno altri due libri, ma a dirla tutta non
voglio distaccarmi da aurora… non ci riesco, la voglio ancora con me… e questa
frase lo usata solo per autori tipo Joyce, Kafka, Wallace e altri ma sono
pochi, quindi, fate voi, come sarà scritto questo romanzo?
Bene?
Sarebbe
riduttivo!
Ho finito il romanzo…
Che
dire? A parte che è scritto veramente molto bene, i capitoli sono lunghi il
giusto, insomma è un bel libro!
Ok,
la finisco nell’essere tecnico e torno ad essere me stesso, ok Barbara qui ha
calato il poker, la scala reale e quant’altro, il suo romanzo è perfetto, non
ha buchi, da indizi su indizi di chi è il serial killer e di colui che lo ha
portato ad esserlo, io lo avevo capito, che un determinato personaggio era in
messo a tutta la faccenda, l’altro no, lo devo ammettere, questo romanzo mi ha
preso, lo letto lentamente… lo devo ammettere perché non volevo finirlo, volevo
stare in Emilia, stare con Aurora e Bruno e soprattutto con Nerino (si, ciò che
gli è successo mi ha colpito molto… e anche Leyla ha bestemmiato contro
Barbara!)!
Ovviamente
non vi parlerò del romanzo (riuscirei a spoilerarvelo tutto e non mi sembra il
caso!), l’unica cosa che posso dirvi è che Aurora è una poliziotta con un
passato da dimenticare che indaga a fatica (a causa di esterni!) ad un efferato
omicidio!
Ho
scritto della storia senza fare spoiler, credo di esserci riuscito! Ora la
conclusione della “La mia” che ormai va avanti da giorni di scrittura e
modifica!
Aurora
nel buio è un romanzo che va letto, molto attentamente, ma va letto, perché
credo anzi sono fortemente convinto, che la nuova letteratura (in America viene
chiamata post Realismo!) può partire da qui, questo romanzo ha tutto, una bella
fanciulla, riferimenti storici, una storia d’amore che finirà in merda, una
donna che ha una cartuccera di coglioni, ha tutto, ok, molti mi diranno, “Si ma
è ambientata in una zona geografica specifica…. Cazzo, non potrà mai essere un
grande romanzo!”, ok, a questo fantomatico critico dico solo questo, non hai
capito una beneamata minchia dello scritto, Barbara riesce a legare il dolore
di un passato remoto ad un omicidio che poi porterà ad un altro omicidio… io
chiamo questa cosa, CLASSE, e il saper scrivere, Barbara in questo romanzo
(scritto in quattro anni!) ha fagocitato
tutta se stessa, si Barbara me ne sono accorto, stavo dicendo, Barbara scrive
da Dio e ormai lo sanno anche le pietre in un fiume qualsiasi, ma qui, Barbara
ci fa entrare nei suoi pensieri, si lo fa, ok in pochi se ne sono accorti, ma
Aurora è una visione metafisica di Barbara, ciò che vorrebbe e che non
vorrebbe!
Ok!
La
pianto con lo studio mentale di una mia amica, non mi sembra duopo!
Questo
romanzo va letto, e si sto per concludere dopo giorni, va letto, perché Barbara
ci ha sputato il sangue e il sudore per scriverlo, si nota anche lo studio certosino
di vie, locali, spazzi e quant’altro!
Più
di un Thriller io, questo romanzo, lo considero un atto d’amore estremo (Ah,
aurora non è Barbara…. Ma proprio per niente!) per se stessi, per dove
abitiamo, tralasciando il killer tutto stronzo nel cervello, secondo me Barbara
ha voluto scrivere un elogio alla sua terra, la cosa è meravigliosa, magnifica!
Come
ho scritto prima credo che Barbara (anzi ne sono convinto!) ami alla follia la
sua terra e il suo amore lo trasmette a noi ignari lettori, si lo devo
ammettere, dopo aver letto questo grandioso romanzo posso dire che mi è venuta
la spasmodica voglia di andare a vivere in Emilia, e non sto scherzando!
Ok
“La mia” è finita, non ho raccontato nulla, non ho fatto una recensione e dico
hai miei lettori di leggere un libro sulla fiducia, in pratica non è una “La
mia” normale, lo so, ma questo romanzo mi ha preso talmente tanto che ho
dilatato i tempi di lettura, e lo faccio raramente, è un romanzo che va
comprato e letto, punto…. E non ve lo consiglio…. Di più leggetelo e saprete
chi è la degna erede di una certa Agata Christy (o come diavolo si scrive, si
insomma mi avete capito!), quindi cari miei bei fragoloni leggete o meglio
comprate e leggete questo thriller… non ne vale la pena ma di più!
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