-Prologa-
La
pioggia cade furiosa sui resti di una casa, la sua casa!
Piove
ininterrottamente da un paio di giorni ma la pioggia non è acqua ma cenere,
nera, oleosa, la cenere che si appiccica ovunque e si fa fatica a toglierla, la
cenere nera è la peggiore tra tutte le ceneri!
La
pioggia cade e ricopre ogni cosa!
Dov’è
la mia bambola?
Il
sangue e altro ricoprono le vie, il dolore, la violenza, il tutto, ma dov’è la
mia bambola?
Piangere!
I
capelli sporchi dalla pioggia che pioggia non è, i capelli biondi che ora sono
di un grigio topo, la polvere sul viso, le case aperte in due, distrutte dal
loro essere case, cadaveri che si ammucchiano agli angoli della strada!
Dio
è morto!
Se
muoiono chi crede in dio di conseguenza anche Dio muore, ma la mia bambola!
La
mamma arriverà, me lo ha promesso, lo farà, mantiene sempre la promessa!
Strattonata,
presa, rinchiusa, buio!
Dov’è
la mia bambola?
Il
sudore, e il sorriso, il dolore, il sorriso, i pantaloni calati, il sorriso, le
lacrime, il suo pene che vuole castigarmi per non si sa cosa che penetra, il
sorriso, le lacrime!
Sbandata,
il camminare è difficile!
Dov’è
la mia bambola?
Dov’è
la mamma?
Arti
staccati dai propri corpi lasciati a marcire sotto il sole, agli angoli delle
strade, camionette che recuperano i corpi senza vita di colore che una volta
una vita l’avevano!
Cadere
e rialzarsi, bisogna andare verso il mare, il mare è salvezza!
Sudore!
Odore
di esalazioni umane!
Feci
e urine e sudore e altri odori mescolati!
Il
barcone continua la sua marcia tra scossoni e altro, gente che sta male, vomita
tutto il possibile, vomita anche l’anima, i vari odori si mescolano, forse si è
in troppi in questa stiva!
Il
barcone naviga ancora, gente che muore e che viene lasciata a imputridire in
fondo alla stiva, a volte vengono e liberano la stiva, i corpi vengono lanciati
in mare, gli occhi bruciano!
Il
buio che non è buio ma è una penombra stupida pervade tutta la stiva, non si sa
bene se fuori è giorno, pomeriggio, sera o notte, il barcone viene fermato!
Delle
persone urlano, alcuni spari, alcune persone urlano!
Dov’è
la mia bambola?
Si
perde sangue da lì, voglio la mia mamma e la mia bambola!
Un
uomo vestito di blu urla qualcosa in una lingua strana!
Qualcuno
mi picchia in testa e urla qualcosa!
Obbedisco
ma continuo a perd3ere sangue!
Una
donna vecchia mi fissa!
Dice
qualcosa!
Non
capisco!
Ripete
ciò che ha detto!
Continuo
a non capirla!
Lei
parla veloce, mi dice un qualcosa sull’età e su altre cose del tipo i genitori!
Non
capisco, piango!
La
signora mi abbraccia e dice qualcosa che non capisco!
Mi
mette addosso una coperta d’oro, dice qualcosa che non capisco, mi fa
camminare, il sangue continua a scorrere, starò morendo?
Entro
in un salone ci sono persone che come me hanno una coperta orata, abbasso lo
sguardo e mi rintano in un angolo!
Cerco
di dormire ma non ci riesco, riappare la signora, parla ma non capisco,
continua a parlare e mi da un foglio, da leggere suppongo!
Dov’è
la mia bambola e mamma sta bene?
Vengo
spostata, mi ritrovo in una casa fatiscente, i signori che ci abitano
sorridono, la signora sorride in modo maligno il signore voglioso, mi fissa per
alcuni minuti!
È
sera, il signore viene a trovarmi e sorride, mi spoglia e sorride, mi guarda e
sorride, sorride sempre!
Il
sangue continua a scorrere!
Lui
sorride e dice cose del tipo “se non è uno sarà due!”, non capisco, mi volta e
mi penetra violentemente!
Vomito
per tutta la mattina!
Dov’è
la mia bambola e mia madre!
Sto
male, arrivano delle persone con dei camici bianchi, mi toccano e mi guardano
in bocca, fanno no con la testa, usano un termine, strano, Troia, non so cosa
significa!
Il
sangue come è apparso finisce, non sanguino più e il signore continua a farsi
vedere durante la notte e sorride sempre!
Voglio
la mia bambola e mia madre!
Un
giorno sia io che molti altri bambini vengono trasferiti, in un posto freddo,
non so, ci sono persone che ci guardano, che ci osservano!
Una
signora anziana mi chiede un qualcosa che riguarda la mamma, dico no!
Si
arrabbia e vorrebbe prendermi a ceffoni!
Un’altra
signora dice “Che bella negretta!”, o è ciò che capisco!
Sono
in una casa vera!
Non
ho la mia bambola ne mia madre ma ho una stanza tutta per me e ho tanti
giocatoli…. La cosa mi rende felice ma sarei più felice nello stare in braccio
a mia madre con la mia bambola….
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