-Eva Braun,
forse una critica o forse una recensione-
Esiste
un film che in Italia è uscito solo in DVD o in Blue Ray, esiste un film che
prende come spunto “storico” la storiaccia delle fanciulle disinibite che
andavano da Big S. per favori o quant’altro, detta così sarebbe un film
grandioso se fosse stato scritto come Dio comanda!
Ok,
la regia è grandiosa, gli attori sono molto bravi, ottimi tagli e ottime
riprese, il montaggio è fatto molto bene, non ci sono tagli tipo da forbici
(tipici nei film con un budget da Hollywood!), in teoria anche la sceneggiatura
non ha buchi ed è scritta bene, il problema di base è un altro!
Non
so chi sia il creatore della storia (e spero che non sia lo sceneggiatore!) ma,
un po’ di storie me ne intendo, ok, allora, si vuole raccontare la storiaccia
che è caduta tra capo e collo a Big S.? Benissimo, siamo nel duemilaquindici,
ormai la moralità di base italiota è cambiata e molto, si voleva fare scalpore?
Benissimo allora nella parte di Big S. non si mette un attore che è un misto
tra corona e Pier silvio Berlusconi, se no è poco credibile!
Volete
far vedere la decadenza di un ottantenne che ha bisogno di avere fanciulle
disinibite attorno? Benissimo, fatelo, siamo nel duemilaquindici, far vedere
donne nude integralmente ma non maschi è una presa in giro, non voglio entrare
nella censura volontaria (per non esagerare!) sulle scene di sesso perché se no
qui sto fino a domani mattina!
Il
problema di base di questo film è che volevano ricreare un Salò di Pasolini in
salsa moderna, il coraggio di un film di Salò che ha reso pubblico determinate
decadenze sessuale (come la coprofagia, il bere urina, il masochismo e il
sadismo, l’omosessualità repressa e il travestismo e la tortura come sfondo
sessuale!) che il pubblico dell’epoca non era pronta a vedere, nel
duemilaquindici l’opinione pubblica sul sesso è cambiata e secondo me si poteva
osare di più, molto di più, tanto sia il regista che lo sceneggiatore sapevano
benissimo che in Italia non sarebbe mai uscito nelle sale e quindi perché non
osare all’ennesima potenza?
Non
lo capisco!
Se
io dovessi scrivere una sceneggiatura su Big S. (e me ne guardo bene dal
farlo!) l’avrei fatta così:
Int.
Sera
Un
uomo anziano sta guardando una foto seduto su una lussuosa poltrona finemente
ricamata, l’anziano alza lo sguarda, è vecchio e quasi decrepito nonostante il
suo parrucchino, ha una leggera panzetta, guarda a destra e a sinistra, è solo,
la luce che entra dalla finestra dietro di lui crea un fascio debole di luce,
l’anziano ritorna a guardare la foto (primo piano sul viso!), una lacrima solca
il suo viso!
Titoli
di testa
Io
personalmente l’avrei incominciata così una sceneggiatura su Big S. e lo
scritta in pochi secondi, non è difficile osare, se il regista (che apprezzo
molto perché è molto bravo!) o lo sceneggiatore avessero osato di più, magari
con scene esplicite (il far intuire una sega è una presa per il culo!) sarebbe
stato un grandioso film… purtroppo non è così!
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