martedì 15 settembre 2015

La recensione di Eva Braun

-Eva Braun, forse una critica o forse una recensione-

Esiste un film che in Italia è uscito solo in DVD o in Blue Ray, esiste un film che prende come spunto “storico” la storiaccia delle fanciulle disinibite che andavano da Big S. per favori o quant’altro, detta così sarebbe un film grandioso se fosse stato scritto come Dio comanda!
Ok, la regia è grandiosa, gli attori sono molto bravi, ottimi tagli e ottime riprese, il montaggio è fatto molto bene, non ci sono tagli tipo da forbici (tipici nei film con un budget da Hollywood!), in teoria anche la sceneggiatura non ha buchi ed è scritta bene, il problema di base è un altro!
Non so chi sia il creatore della storia (e spero che non sia lo sceneggiatore!) ma, un po’ di storie me ne intendo, ok, allora, si vuole raccontare la storiaccia che è caduta tra capo e collo a Big S.? Benissimo, siamo nel duemilaquindici, ormai la moralità di base italiota è cambiata e molto, si voleva fare scalpore? Benissimo allora nella parte di Big S. non si mette un attore che è un misto tra corona e Pier silvio Berlusconi, se no è poco credibile!
Volete far vedere la decadenza di un ottantenne che ha bisogno di avere fanciulle disinibite attorno? Benissimo, fatelo, siamo nel duemilaquindici, far vedere donne nude integralmente ma non maschi è una presa in giro, non voglio entrare nella censura volontaria (per non esagerare!) sulle scene di sesso perché se no qui sto fino a domani mattina!
Il problema di base di questo film è che volevano ricreare un Salò di Pasolini in salsa moderna, il coraggio di un film di Salò che ha reso pubblico determinate decadenze sessuale (come la coprofagia, il bere urina, il masochismo e il sadismo, l’omosessualità repressa e il travestismo e la tortura come sfondo sessuale!) che il pubblico dell’epoca non era pronta a vedere, nel duemilaquindici l’opinione pubblica sul sesso è cambiata e secondo me si poteva osare di più, molto di più, tanto sia il regista che lo sceneggiatore sapevano benissimo che in Italia non sarebbe mai uscito nelle sale e quindi perché non osare all’ennesima potenza?
Non lo capisco!
Se io dovessi scrivere una sceneggiatura su Big S. (e me ne guardo bene dal farlo!) l’avrei fatta così:

Int. Sera

Un uomo anziano sta guardando una foto seduto su una lussuosa poltrona finemente ricamata, l’anziano alza lo sguarda, è vecchio e quasi decrepito nonostante il suo parrucchino, ha una leggera panzetta, guarda a destra e a sinistra, è solo, la luce che entra dalla finestra dietro di lui crea un fascio debole di luce, l’anziano ritorna a guardare la foto (primo piano sul viso!), una lacrima solca il suo viso!  

Titoli di testa

Io personalmente l’avrei incominciata così una sceneggiatura su Big S. e lo scritta in pochi secondi, non è difficile osare, se il regista (che apprezzo molto perché è molto bravo!) o lo sceneggiatore avessero osato di più, magari con scene esplicite (il far intuire una sega è una presa per il culo!) sarebbe stato un grandioso film… purtroppo non è così!    


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