domenica 23 luglio 2017

-Sul suicidio-




-Sul suicidio-


Di base e personalmente odio parecchie diciture (quando muore un ragazzino e l’articolo mette prima dei nomi dei genitori il “Papà” e il “Mamma”, quando un ragazzino crepa per una dose eccesiva di acidi “Non lo aveva mai fatto, forse qualcuno gliela messa nel bicchiere”, e molti altri!) ma quella più odiosa che usano i vari giornalisti quando una persona si suicida è “Era depresso da tempo”, ecco cari lettori questa è una PUTTANATA, e ora vi spiegherò il perché!
La depressione è uno stato mentale fisso, è un po’ come avere i capelli biondi o scuri, si nasce depressi e questo non porta neccesivamente al suicidio, ok, l’ottanta per cento dei depressi cronici si suicida ma il fatto non è collegabile ad un essere depresso o il non essere depresso!
La depressione è un fatto caratteriale, si nasce depressi, non lo si diventa, su questo voglio battere il chiodo, perché le mie due nonne e mio padre erano depressi fin dalla nascita (alcuni aumentati dal modello di vita che hanno vissuto ma questa è un’altra storia!) e non si sono suicidasti ma sono morti di morte “naturale” quindi la depressione non porta  al suicidio!
La malinconia non porta al suicidio, idem con la tristezza, nessuno si ammazza per un brutto voto, perché la ragazza o il ragazzo lo ha mollato/a, per un voto reputato negativo, per i vari bulli… bo, se la pensate così non avete capito un cazzo del suicidio e delle persone che compiono questo atto!
Il suicidarsi è una voce fievole che tutti i giorni, tutte le ore parla all’orecchio del suicida, a volte è fievole come un soffio di vento a volte urla, ma esiste, il suicidio non è un fatto di secondi ma di anni e anni, è la vocina che nella vasca del bagno dopo una delusione pesante d’amore ti fa prendere la lametta… il fatto è che il suicidio non è dovuto ad un momento preciso della vita, non è reazione ed azione, no, non lo è!
Per esempio io negli ultimi mesi sto bene, passo dal down pesante che dura pochi giorni, per mia fortuna, a degli up estremi e totalitaristici…. E la vocina c’era, sempre e perenne!
Il compimento del suicidio non è un atto fine a se stesso dettato dall’attimo, ma è uno studio fondamentale della psiche di una persona che non sta bene, vede tutto nero il futuro e quindi deduce che il suicidio possa liberarlo da una determinata questione!
Pensiamo per un secondo al suicidio come un’evoluzione umana, per un secondo, chi si uccide di base ha raggiunto l’apice della merda che può ingoiare, questo è il fatto, l’apice, il massimo raggiungibile, ed è per questo che il suicidio non può essere correlato alla depressione, alla malinconia e alla tristezza, il suicidio esiste, vive e vegeta nella mente delle persone e si nutre di ogni merdata che dobbiamo ingoiare quotidianamente, fatevi una ragione su questa!
Io sono stato depresso per la gran parte della mia vita, ho provato a farmi fuori due volte, non ci sono riuscito (se no non sarei qui a scrivere!), ma continuo ad essere depresso e a oggi non ho voglia di farmi fuori, quando una persona vuole o pensa di suicidarsi ha molti fattori, troppi, ma il fatto di farsi fuori è già dentro di se, forse dalla nascita o forse è una roba genetica ma c’è, esiste e si nutre delle emozioni, allora perché una persona decide di farsi fuori?
Semplicemente perché nel momento esatto che vuole farsi fuori ha raggiunto l’esasperazione totale del suo Io, non vede futuro, presente ma solo il futuro, è un po’ come un vaso troppo riempito, alla fine strabocca, ma la depressione, la malinconia o la tristezza non contano, chi si vuole uccidere non ha pensieri negativi ma positivi verso il futuro degli altri, le due volte che ho provato mi sentivo bene con me stesso e con il mondo e non ero triste o quant’altro, pensavo semplicemente che l’universo sarebbe stato un mondo migliore su cui vivere senza di me!
Ok per il novantanove per cento dei casi i depressi finiscono a suicidarsi, lo so, ok, ma non è la depressione in sé a portare al suicidio, è il suicidio stesso che cova per anni e anni nel cervello dei suicidi, rimane lì e gongola felice, di base chi si suicida lo fa per cose futili e inutili, se uno ci pensa su sa che è così, ci si suicida per delle cazzate immense, io l’ho tentato per una stronza che non si meritava ,manco il biglietto del tram, e ho detto tutto, io depresso cronico e bipolare a oggi non ho la ben che minima idea di uccidermi, non lo farei mai, ho troppe cose da fare e creare!
Concludendo, chi si suicida per me è fin troppo coraggioso, non vuole vedere il futuro, non gli interessa, è una cosa futile e inutile ed io appoggio la sua scelta, ma indicare il suicidio alla depressione è, era e lo sarà sempre una solenne stronzata!  



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