-Una sera-
Le immagini
scorrono sullo schermo, so che ci sono ma non le vedo, guardo lo
schermo e so che da qualche parte del mio cervello sto immagazzinando
le immagine che vedo, magari domani mattina potrei raccontarle al
mondo intero ma ora, in questo preciso istante non so bene cosa sto
guardando, è una serie anni settanta di questo ne sono sicuro
riconosco la pellicola finta per gli interni e fin troppo sgranata
per gli esterni, ma ora non saprei raccontare la storia, ho la testa
da un'altra parte, forse non dovevo incominciare a guardare qualcosa
questa sera (ormai è mezzanotte e sono due ore che guardo lo schermo
senza capire cosa sto effettivamente guardando!), forse dovevo andare
a dormire subito ma non ho sonno e nonostante io sia in piedi dalle
cinque di questa mattina non ho sonno, non ho sbadigliato neanche una
volta e intanto guardo uno schermo retroilluminato (non vorrei
diventare cieco!), vorrei scrivere ciò che penso ma so che uscirebbe
un pastrocchio senza senso, senza punteggiatura e con errori
ortografici degni di un bambino di prima elementare (non me le
ricordo neanche più le elementari per quanto tempo è passato!),
quindi guardo qualcosa sullo schermo e penso ai fatti miei, domani
magari scriverò su questo senso d'apatia totalitaristica che mi ha
preso da un paio d'ore ormai, l'orologio in basso a destro mi indica
che sono l'una e venti di notte, ovvero sono qua da tre ore buone e
nonostante tutto i miei pensieri sono lucidamente confusi nel mio
cervello, le domande s'accavallano con le risposte delle domande
precedenti, sembro uno fatto di cocaina però non ho mai sniffato
nulla in vita mia, sta salendo la temperatura e il pensiero d'andare
a letto non mi sfiora neanche l'anticamera del cervello ma devo
andare a dormire e quindi mi decido, spengo tutto e mi metto sotto le
coperte, errore madornale, quando penso troppo (e purtroppo penso
sempre troppo!) il sonno non arriva e rimango dunque altre due ore a
guardare il soffitto e a rigirarmi nel letto aspettando il sonno, non
arriva e quindi continuo a pensare, un po' come un serpente che si
mangia la coda, penso e penso ancora aspettando l'indomani...
Bello!!!
RispondiEliminaGrazie mille per il commento, CIAO!!!
Grazie mille :)
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