-ədəd itirmək-
L’acqua
è gelata, c’è il cloro!
Sentirsi
le ossa che si spezzano ad ogni movimento per non parlare della pelle che si
stacca come se fosse una fetta di prosciutto tagliato fine, molto fine, l’acqua
rimane gelida e non bisogna pisciarsi dentro, come se potessi!
Mi
prude l’arto che non ho più, cerco di grattare qualcosa che non c’è, che c’era
ma che ormai non c’è più, gratto il vuoto!
Non
sento più profumi da un paio d’anni, non avendo il naso ha i suoi benefici, non
sento odori malsani, miasmi e quant’altro, non sento nulla, per non parlare
dell’udito, ormai sono anni che non so più che voce ho per non parlare della
musica, non sento una canzone da un po’, le lacrime non servono!
M’accontento
del pensiero!
Del
ricordo di com’ero e di come sono, voglio e lo faccio, ricordare, il ricordarmi
come un ragazzo normale con hobby e quant’altro, un ragazzo con sogni che sono
stati fermati, stoppati, da una malattia devastante, ma la cosa non m’interessa,
voglio ricordarmi di com’ero, voglio vivere nei miei pensieri passati, non di
come sono ora, non voglio farlo, il ricordo è una gran bella energia!
Non
parlo più e pensare che in passato non riuscivano a farmi tacere, parlavo e
parlavo, ora non parlo più, non ho più la lingua ne la mascella, ho un buco
nero, e io amavo parlare, conoscere nuove persone, fare conoscenze e quant’altro,
e ora…
L’acqua
gelida mi entra dentro, dicono che mi fa bene, l’acqua, mi fa bene, dicono,
ormai sono uno spettro di ciò che ero, sento ogni singolo secondo un dolore in
tutto il mio corpo, perdo pezzi giorno per giorno ma il bagno in acqua gelida
dovrebbe aiutarmi, così dicono, ogni volta che esco dalla vasca ci sono pezzi
di me che galleggiano sull’acqua, me ne accorgo solo io!
Una
volta avevo dei sogni, non irrealizzabili o quant’altro, perdo pezzi della
faccia, avevo sogni, trovarmi una donna e viverci per tutta la vita, magari
avere dei bambini e un paio di cani, una staccionata bianca e il giardino ben
curato, sognavo basso, lo so, ma era sempre il mio sogno!
Gli
organi interni esplodono, mi fanno flebo per tenermi in vita… ed io voglio
morire, non sono più un essere umano, sono un reietti, il nebbioso Io di ciò
che ero, non sono più io, sono altro, una carcassa, i polmoni collassano, mi
tengono in vita attraverso varie siringate di vita, non voglio vivere così, mi
fanno tornare!
Ho
il novanta per cento degli organi interni collassati, ho più tubi che mi
entrano in ciò che era il mio corpo che in tutta la rete elettrica di New York,
vogliono tenermi in vita, perché?
Le
gambe sono state amputate per una cancrena, le braccia si sono dissolte da
sole, ho la faccia che ormai non è più una faccia, ho la maggior parte di ciò
che ho dentro che ormai non funziona più, ma sono in vita, perché?
Nuovo
attacco, ormai è difficile tenermi in vita, lasciatemi andare, fanno di tutto,
ogni cosa che pensano di farmi star bene, ma ormai non c’è più niente da fare,
la linea è piatta!
Due
infermieri che fumano stanno portando un sacco nero molto piccolo verso un contenitore
su cui è scritto a grandi lettere “SCARTI”, fumano, e buttano il sacco nel
contenitore!
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