-Sembra ieri ma
non è più il 1997-
N.d.A.:
Se potete leggete questo mio scritto con la colonna sonora del primo
Trainspotting, please!
Aspettatevi
uno scritto estremamente malinconico, no, fermi, fermi, fermi, non parlerò dei
miei parenti o roba del passato che mi riguarda o che riguardo qualcuno dei
miei famigliari, voglio parlare di un anno, ovvero il mio ultimo anno da
minorenne e di un film, un grande film che ha segnato la mia generazione
indelebilmente!
All’epoca
non avevo ancora diciassette anni, non fumavo e non bevevo ma stavo cercando la
mia direzione, stavo scrivendo da due anni buoni e mi rifacevo alla Beat
Generation, scrivevo di base poesie per conquistare fanciulle (non ho mai
conquistato una fanciulla con una mia poesia, giusto per dire!) e disegnavo
cose astratte e assurde, in oltre avevo incominciato da poco la mia tetralogia
dell’H.C.E., finito il primo romanzo e avevo incominciato il secondo, e andavo
ancora a scuola, poi è apparso un trailer, dei ragazzi che appaiono dopo un
passaggio di un treno, un trailer scarso, a dirla tutta, all’epoca ero curioso
di ogni singola cosa (sono gli anni dove ho conosciuto John Woo, Tarantino
Rodriquez e dove andavo una volta a settimana al cinema con colui che ora è un
affermato attore!), il 97 è stato un anno fantastico, avevo già scritto il
racconto che poi diventerà anni dopo “Dentro le fiamme”, stavo sperimentando
con la mia scrittura prima di aver letto L’Ulisse di Joyce (sarà nel 98!).
All’epoca
mi sentivo un vero intellettuale, a volte geniale a volte coglione, ma poi vado
a vedere a sedici anni (all’epoca era vietato!) Trainspotting… il delirio, ero
rosso in volto, andavo a vedere un film vietato (all’epoca non potevi entrare
nei vari film vietati se non avevi diciotto anni!), lo visto, mi ha spalancato
un mondo (per natale mio fratello mi ha regalato il romanzo edito dalla Guanda,
che ho divorato in meno di un mese!), ho visto Trainspotting al cinema nove
volte, andavo ogni domenica, lo assorbivo e lo rendevo mio, credo che dopo
Strade Perdute (che ho visto solo a casa e non in una sala cinematografica!) è
il film che ho visto più volte!
Ma
Trainspotting è il film della m9ia generazione, non ci sono cazzi!
Siamo
nel duemiladiciasette, sono passati vent’anni, due decenni, oggi ( 26/02/2017)
vado a vedere il seguito, ovvero Trainspotting 2, tralascio il commento al
film, ero in sala e l’età media era di trentaquattro/trentasette anni, ovvero
coloro che erano andati a vederlo vent’anni prima, non c’erano giovani (a parte
una stronza che ha sgranocchiato pop corn per tutto il film e che se avevo un
lanciafiamme ora mi vedreste sul TG della sera!)!
Vedere
il seguito di un film cult che ha segnato la mia generazione mi ha lasciato
l’amaro in bocca, non per il film in sé che può piacere o non piacere, ma
l’amaro è dovuto sul ricordarmi com'ero vent’anni fa, un coglione scemo di
merda ma che aveva sedici anni e mancavano quattro mesi per i diciassette,
vedere i personaggi imbolsititi e stanchi mi ha fatto pensare a cosa ho fatto
io in questi vent’anni, tralasciando le varie storie distruttive e non, ho
incominciato a fumare un anno dopo nel 98, sul bere un anno dopo, sul sesso un
anno dopo o forse due dopo, ho avute storie, ho lasciato la scuola, ho studiato
filosofia per conto mio coll’aiuto di mio padre, ho scritto cose memorabili, ho
conosciuto persone meravigliose, ho subito un isolamento dovuto da terzi, mi
sono autodistrutto e ho provato tre volte a farmi fuori ma ora dopo vent’anni
mi guardo indietro e vedo che ora ho una ditta a mio nome ben avviata, ho due
nipoti meravigliosi e una cognata ancora meglio, certo non ho una ragazza
perché ho smesso di accontentarmi (come facevo all’epoca!), ho un avvocato, un
fisioterapista, un commercialista e una gatta nera che mi fa ricordare
quotidianamente quanto può essere bello il mondo, ho una sicurezza economica,
ho conosciuto persone meravigliose e terribilmente fantastiche in questo
ventennio, ho amici veri e fantastici, ho un Bro & una Sis che adoro, ho
amiche meravigliose, ho amici ancora più meravigliosi, ho un blog che corre a
mille all’ora (e sarò ricordato per un racconto inutile, giusto per dirlo!), ho
avuto perdite pesanti, ho avuto molte cose e molte negazioni, ho avuto tanto,
forse (a volte!) troppo, ho avuto ciò che ho seminato dal novantaquattro a
oggi, ho riscoperto certi valori che pensavo persi!
E
tutto questo grazie ad un film che principalmente parla di tipi che si bucano
tutto il girono?
Non
saprei, ma la scena finale del primo Trainspotting, quando Rent sceglie la vita
è una scena fondamentale per la mia generazione, forse, e dico forse, se non ci
fosse quella scena ora io non starei a scriverei, forse sarei cibo per vermi da
un ventennio, forse o forse no, non saprei dirlo, davvero, posso rileggere cosa
scrivevo all’epoca, potrei farlo, ma non lo faccio, sono passati vent’anni e mi
sembra ora di pensare a ciò che mi aspetta il domani senza rinvangare i vari
anni novanta, sono passati, e mi spiace che siano passati, anche perché non
hanno lasciato nulla o quasi alle nuove generazioni…
Quel film ha segnato profondamente anche me. Il primo caso in cui un adattamento cinematografico risulta più incisivo del film stesso. Boyle è un fottuto genio
RispondiEliminaQuel film non è quel film ma è IL FILM... la nostra generazione ne è grata perché abbiamo il nostro film generazionale.... ;)
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