domenica 22 gennaio 2017

-Goz-




-göz-


L’appartamento in centro con vista meravigliosa ti stava stretto, volevi qualcosa di più un qualcosa che neanche tu sapevi.
L’acquisto della casa in campagna è stato facile e indolore, soldi cash, chiavi in mano, ma prima di firmare il tutto volevi viverci nel tuo ultimo acquisto.
Staccionata bianca, giardino ben curato, l’erba è al massimo a due millimetri, non di più, sembra tosata da poco, e ti domandi se nel pacchetto dell’acquisto di questa casa ci sia anche il giardiniere; è una giornata luminosa sono solo le dieci di mattina e ti sei preso dei giorni di ferie, vedi la casa, l’ami.
La tua nuova casa, bellissima, tutto è tirato a lucido, tre bagni, due sale, quattro camere da letto, una cucina che farebbe l’invidia a qualsiasi chef, ti senti bene, hai fatto un ottimo acquisto!

Prima notte

Cena veloce, riscaldata al microonde, consumata davanti ad un talk show politico, pulisci tutto, spegni la TV, ti vai a lavare i denti e indossi il pigiama.
Il letto aspetta!
Dormire!
Sonno leggero!
Un soffio di vento che scosta le piccole tendine di recupero che hai messo alla finestra, un angolo, uno soltanto, dormi!
Non vuoi accorgerti di qualcosa, fa freddo ed è estate, ti copri, dormi, fai movimenti meccanici, fa freddo e ti copri!
Ti sveglio di soprassalto!

Hai passato una notte piacevole nella tua nuova casa, ora è mattina, una colazione abbondante non la si nega a nessuno, mangi, dopo la doccia e la lavata dei denti, sei già vestito, esci di casa e chiudi la porta!

Seconda notte

Non dovresti prendere la pizza da quel cingalese che la fa con chi sa cosa ma lo sai che è la più economica e poi si scalda subito nel microonde, la mangi senza voglia, guardi qualche programma in TV e poi prima d’andare a dormire controlli scrupolosamente il tuo nuovissimo antifurto, è tutto a posto!
P
L
I
C
K!
Qualcosa non va, lo senti, il rubinetto perde!
P
L
I
C
K!
Ti alzi contro voglia, vai in bagno e controlli i rubinetti, sono tutti chiusi, vai al piano inferiore e anche qui tutto è a posto, torni a letto, una leggera brezza sposta leggermente la tenda… lo vedi!

Terza notte


















Quarta notte

Il sudore ti scende sia dalla fronte che sulla schiena, è notte, una brutta notte, la cosa è lì!
Vai a letto e ti ricopri completamente con le coperte, non guardi fuori, la finestra si apre, una folata di vento, fuori è notte.
Nessun lampione, il buio totale, la cosa è lì che ti fissa, perché lo fa?
Il respiro si fa affannoso, pensi ad altro, ma quella cosa è lì!
L’occhio ti fissa dalla finestra!

Quinta notte

Tutto il giorno a pensarci vero? Non riesci a togliertelo dalla testa vero? Lo vedi anche in ufficio, fuori da quella piccola finestrella del bagno di quel palazzo enorme ed eternamente lungo, sai che non può esserci, visto che lavori al cinquantesimo piano, lo sai, lo sai bene vero, ma allora come mai è lì che ti guarda?
Finisci di lavorare, rientri nella tua casa, la porta è aperta, nonostante i vari antifurti inseriti e le telecamere a circuito chiuso, come mai è aperta?
P
L
I
C
K!
Sai che devi stare calmo, è solo suggestione, sei in una nuova casa, una nuova bella casa, non ci sei abituato, quindi ogni singolo suono di notte è una minaccia
P
L
I
C
K!
Mangi patatine stantie e bevi una birra ormai sgasata, non vai neanche in bagno, corri a letto, al piano di sopra della tua viletta a due piani, sei in mutande, sei sotto strati e strati di coperte e piumoni, non vuoi guardare ciò che c’è fuori, ma sai che c’è, lo sai bene, e senti freddo, e senti il sudore freddo che scende da ogni singolo atomo del tuo corpo, non lo vedi ma sai che c’è, è lì!

Sesta notte

Ti dai malato!
O meglio urli ad una receptionist della tua ditta che sei malato e riattacchi, non dici nient’altro, dovrai scusarti lo sai vero?
Stai a letto tutto il giorno non tocchi cibo, non è apparso, ancora!
Senti il cuore che batte a mille, appare!
Ti gratti furiosamente il braccio, non serve a nulla!
Ti rinchiudi nel bozzolo formato da metri e metri di lana e quant’altro, non serve a nulla!
Lui è lì fuori e ti guarda!
Urli la tua angoscia ma lui è ancora lì!
Bestemmi ma lui è ancora lì!
Poni domande su domande ma lui è ancora lì!
P
L
I
C
K!
Cos’è quel rumore?
Cosa diavolo è quel rumore?
Te lo chiedi da giorni e giorni ma non sai da dove proviene!
Lo senti e basta ed è come un mantra che non ti lascia mai, lo senti ventiquattro ore al giorno e non sai darti una spiegazione!
Lui è lì e per uno strano caso pensi che sia lì per te, solo e unicamente per te!
Sai che ti vuole, lo sai, lo sai bene!
Ti vuole!

Settima notte















Ottava notte

I paramedici e i vari lavoratori dell'autoambulanza entrano sfondando la tua porta!
Ti trovano nel letto, in un bozzolo, i muscoli ormai rigidi, i capillari degli occhi ormai esplosi formano uno strano disegno attorno alla tua pupilla e l’occhio è ancora lì, un paramedico se ne accorge, lo vede, apre la finestra e nota che un ramo con una sola foglia è stranamente appiccicato alla finestra, lo sposta, tutto scompare!
Diranno che sei morto d’infarto, ma tu sai che non è così che è andata, lo sai bene, l’occhio ti fissava e voleva ucciderti e lo ha fatto, lo sai!
Ti portano via alle tre di notte e non usano le sirene, ti portano via da una casa che non avevi arredato e il periodo di prova per vedere se poteva andare scade tra sei ore, ma ormai sei un freddo cadavere con il rigor mortis assurdo, sei in posizione fetale, dovranno spaccarti gli arti per farti salire sulla barella, sei un involucro morto ormai e tutto rotto per di più… l’ambulanza parte a tutta birra ma tu sai che l’occhio e lì e che ti guarda!



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