lunedì 15 luglio 2013

-I dieci comandamenti visti da me o quasi-

Sono fortemente convinto che Dio abbia un senso dell'umorismo mica da ridere, prendete per esempio il diluvio universale (che già il nome dovrebbe far ridere, poiché essendo universale vuol dire che ha piovuto su tutto l'universo e non solo sulla terra!) era sotto un certo punto di vista comico, un bel giorno Dio non sapendo cosa fare decide di allagare il mondo e fa in modo che solo una famiglia e una coppia di ogni animale si salvi (un po' incestuosa come cosa anche per quanto riguarda la storiaccia brutta, brutta, di Adamo ed Eva... hanno avuto due figli legittimi e le donne?), è comica come cosa, un po' come Sodoma e Gomorra, nel suo contesto è alquanto comica come fatto, ma una domanda mi sorge spontanea (e non c'entra nulla con questo preambolo e con la comicità di Dio!) ma prima dei dieci comandamenti il mondo come si gestiva?
Sono undici settimane che leggo avidamente i libretti incentrati sulle dieci parole editi dal Corriere della Sera (libercoli alquanto interessanti anche perché escono dai svariati schemi religione, peccati, e ogni libercolo è suddiviso in due punti particolari, un punto è scritto da uomini di “fede” e l'altro da uomini/donne “non proprio di fede”!) e dopo l'ultimo uscito venerdì scorso (ovvero il dodici luglio!) ho deciso di scrivere e dire la mia sui dieci comandamenti, vi avviso che io personalmente ho una visione tutta mia di Dio o chi per lui e se qualcuno si dovesse sentire offeso o quant'altro mi spiace per lui!

  1. Non avrai altro Dio all'infuori di me.”: Qui Dio inizia subito a mettere le cose in chiaro, dona le due tavole della legge a Mosè e fin da subito fa capire al poverino (che tra le altre cose balbettava pure e quindi mi sta alquanto simpatico visto che gran parte della mia infanzia balbettavo!) chi “portai pantaloni in casa”, canaglia chi osa soltanto mettere in dubbio che esistano più di un Dio (i greci, i latini e tutti i politeisti erano poveri coglioni in parole povere!), peccato che la Torah narra che appena Mosè è salito sulla montagna (vedendo il famoso cespuglio prendere fuoco e accorgendosi che era Dio [che non si è fatto vedere tra le altre cose!] è andato in una sotto specie di trance mistico!) il popolo eletto non sapendo cosa fare ha eretto l'idolo della giumenta o vacca o mucca o quello che volete in oro facendo incazzare non poco Mosè (m'immagino la scena: “Eccomi ritornato!” “Toh Mosè abbiamo fatto una statua d'oro!” “Come? Cosa?” “Non arrivavi e per passare il tempo lo abbiamo fatto!” “Ma andate a fanculo!” e ha spaccato la prima edizione delle tavole della legge!) che con le pive nel sacco è ritornato sul monte a trascrivere le dieci leggi o parole dettate da Dio!
  2. Non nominare il nome di dio invano”: Giusto per ribadire che è meglio non far incazzare Dio ecco il secondo comandamento (infatti nella cultura ebraica il nome di Dio viene scritto D-o per non nominarlo e studi cabalistici studiano tutti i nomi di Dio e leggenda vuole che appena tutti i nomi vengono scoperti il mondo finirà!) che ordina che non bisogna nominarlo se no sono uccelli per diabetici (grazie Lino Banfi!), una cosa che esce fuori da questo contesto ebraico/cristiano (e su questa faccenda avrei da scrivere ma tralascio visto e considerato che in questo scritto c'entra come la nutella sui maccheroni!) ma i terroristi islamici che si fanno saltare in aria urlando Dio è grande non commettono peccato? O meglio ne commettono due (il nominare il nome di Dio invano e l'uccidere!) e quindi di logica non dovrebbero andare all'inferno? Ok, chiudo questa parentesi e passo al prossimo comandamento!
  3. Ricordati di santificare le feste”: Dopo aver fatto capire al popolo eletto di non fare i guappi Dio ricorda che bisogna comunque sia pregarlo, sarebbe meglio ogni singolo giorno dell'anno (e qui salta fuori l'umorismo di Dio!)ma s'accontenta solamente delle feste raccomandate (e il mondo ebraico è pieno di feste raccomandate!) ma se in queste feste non si prega Dio s'incazza e sbatte il povero mal capitato nella Gheena (ovvero l'inferno per gli ebrei che esiste realmente e fisicamente a Gerusalemme, nell'antichità era la discarica e oggi è il quartiere arabo di Gerusalemme fuori dalla città vecchia ed è collocato [se la memoria non mi tira brutti scherzi!] a nord del muro del pianto!) quindi è meglio pregare nelle feste!
  4. Onora il padre e la madre”: Un comandamento sacrosanto, in fin dei conti sono loro che ci hanno messo al mondo e quindi è logico rispettarli, però Dio si è dimenticato volutamente (forse!) di parlare del rispetto dei genitori verso i figli, in pratica, i figli devono chinarsi e genuflettersi ai genitori e i genitori possono fare il bello e il cattivo tempo verso i figli, la cosa farebbe esplodere discussioni su discussioni (che vanno avanti da millenni e che sinceramente non ho ne il tempo ne le facoltà intellettive e celebrali per parlarne in questo specifico contesto!) e non voglio entrarci ora!
  5. Non uccidere”:E ci mancherebbe che Dio ordinasse di uccidere chiunque e invece dopo quattro comandamenti si ricorda che al popolo eletto va detto tutto e di più (ricordiamoci la statua d'oro e quant'altro!) e quindi Dio ordina che il popolo eletto non può uccidere, magari se non lo avesse scritto avrebbe provocato una carneficina (cosa che poi è successa a causa delle svariate interpretazioni della Torah!) senza fine e quindi ribadendo che le leggi divine sono divine non per niente ordina al popolo eletto che non dovranno macchiarsi d'omicidio volontario, ma quello involontario? Per fare un esempio, se io senza accorgermi attraverso la strada con il rosso causando dopo pochi minuti un incidente mortale mi si può considerare un omicida per le leggi divine? Anche se io consciamente e inconsciamente non avrei mai e poi mai voluto causare un omicidio?
  6. Non commettere atti impuri”: In molti non sanno cosa siano effettivamente questi atti impuri, per l'ebraismo l'atto impuro per eccellenza è il non mangiare kosher (ovvero la dottrina alimentare con la quale il buon ebreo deve nutrirsi con alimenti puri e mai e poi mai con alimenti impuri, anche se a mio modesto avviso Dio o chi per lui non può creare animali impuri ma la faccenda è lunga e alquanto articolata!) seguito dallo sprecare il proprio seme (ovvero farsi una sega!) e infatti nel mondo ebraico per non far commettere atti impuri ai ragazzi li fanno sposare alle prime avvisaglie di “pubertà”, per il cristianesimo o meglio per ciò che ha deciso San Paolo l'atto impuro è collegato al sesso (secondo me il padre della chiesa aveva serissimi problemi per quanto riguarda la propria sessualità ma tant'è!), tutto ciò che fa parte dell'area della sessualità è peccato, dalla masturbazione al sesso pre matrimoniale, per non parlare delle varie “deviazione” sessuali, l'illogicità di questi precetti anti sessualità sta nel fatto che se Dio non voleva farci “commettere atti impuri” non avrebbe creato gli ormoni ma averebbe fatto in modo che solo e unicamente col contatto dell'anello d'oro al dito (ovvero post matrimonio!) i piccoli ormoni si scatenassero, oppure che tutti gli uomini nascessero focomelici ma solo con il tanto agognato anello le braccia s'allungassero, ahimè o meglio ahiloro così non è, la chiesa è da millenni che sta portando avanti questa battaglia anti sesso dimenticandosi che l'ampliamento dei dieci comandamenti voluti da Gesù era :”Ama il prossimo tuo come te stesso” e inoltre non parrebbe che Gesù abbia mai detto che il sesso è una cosa malvagia da vietare (essendo Gesù ebreo sicuramente aveva una moglie e dei figli quindi ahiloro, Gesù aveva una vita sessuale come tutti gli esseri umani!) ma certe cose i prelati cristiani non vogliono sentire ragioni, il sesso è male ameno che non sia atto a riprocreare (possibilmente con la posizione del missionario e sarebbe ancora meglio se l'uomo e la donna lo facessero vestiti di tutto punto!) poi è irrilevante che proprio determinati (non tutti per fortuna!) prelati fanno il bello e il brutto tempo per quanto riguarda la sessualità in primis e il sesso poi!
  7. Non rubare”: Un altro comandamento sacrosanto, anche se quasi inutile, pensate al popolo ebraico perso nel deserto, un popolo nomade che sogna la famigerata terra santa (dove miele e latte e oro sono la prassi!) e che per trent'anni non sa bene dove andare, ora voglio dire a chi verrebbe in mente di andare a rubare qualcosa al tipo che vive nella tenda vicino alla propria, partendo dal presupposto poi che il popolo ebraico non era così numeroso era alquanto facile beccare l'Arsenio Lupin dell'accampamento, questo comandamento ha preso più senso poi, ovviamente non è bello andare a rubare in giro o ad impossessarsi di determinati oggetti di un'altro ma Dio visto che è Dio aveva predetto il tutto e quindi ha giocato d'anticipo vietando il furto a priori!
  8. Non dire falsa testimonianza”: Che non vuol dire dire una menzogna ma spergiurare il vero quando è palesemente il falso, un po' come quando un bambino che viene sorpreso con le mani nella marmellata dichiara che non è stata colpa sua ma che il barattolo in questione si è lanciato contro le sue mani, mettendo da parte l'esempio, questo comandamento può e in teoria deve essere applicato (o dovrebbe essere applicato!) anche nel mondo moderno, sarebbe bello vero? Peccato però che Dio non ha preso in considerazione il lato essere umano, è ovvio e naturale che un essere umano se preso alle strette ammetterà che lui non è colpevole, si chiama sopravvivenza, sfido chiunque a trovarsi in una situazione spinosa che dice la verità a tutti i costi... non raccontiamocela, incomincerà a raccontare palle su palle per salvarsi il culo, è normale ed è tipicamente da essere umano!
  9. Non desiderare la donna d'altri”: Qui Dio si è superato, e nuovamente tira fuori la sua vena umoristica, non si sa bene com'erano i proto ebrei (il popolo nomade uscito dall'Egitto e primo popolo ad essere monoteista tra le altre cose!) ma visto questo comandamento deduco che erano bell'allegri, si parla solo nel non desiderare la donna d'altri e può essere anche giusto (ponendo che la donna in questione non voglia tradire suo marito o il suo compagno o chi per lui che senso ha questo comandamento? O meglio Dio pensava nella sua vena umoristica che se un uomo ci prova con una donna quest'ultima li cade hai piedi? Se la pensava così non ha preso in considerazione che in natura [e quindi anche noi miseri mortali!] è sempre la donna a decidere il proprio compagno e non viceversa!) ma nel desiderare l'uomo di un'altra? Si commette peccato? E se si è grave come il desiderare una donna impegnata o meno? Il problema è facilmente risolvibile calcolando com'era all'epoca la concezione della donna in un popolo (sarebbe stato impensabile o quasi che una donna partisse in quarta a provarci duro con un uomo impegnato!) dell'antichità!
  10. Non desiderare la roba d'altri”: Credo che quest'ultimo comandamento (e forse Dio lo ha messo per ultimo apposta!) sia praticamente impossibile da seguire, per esempio, se io vedo che un'altro ha una cosa che vorrei tantissimo mi viene naturale desiderare l'oggetto in questione. A parte il desiderio, torniamo per un secondo a com'erano i proto ebrei (nomadi e accampati per anni in un deserto alquanto ostile!), non credo che uno abbia avuto più roba di un'altro, come si suol dire erano tutti sulla stessa barca, quindi mi risulta difficile pensare che una persona abbia desiderato la tenda di un'altro o il cammello o qualsiasi altra cosa o animale però Dio ha decretato questo e quindi avrà avuto le sue buone ragioni!


Per concludere questo mio scritto (che ho voluto scriverlo umoristicamente apposta!) mi sto domandando ma le tavole delle leggi (che a dir poco sono alquanto importanti!) che fine hanno fatto? Dove sono le tavole delle leggi?  

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