-Il forcipe
del venditore-
Ti alzi come
tutte le mattine alle cinque meno quindici del mattino, dal tuo letto
da una piazza degno di una cameretta da ragazzino peccato che ormai
non ti ricordi più di com'eri da ragazzino, i tuoi sogni infantili,
forse volevi fare il cowboy o l'astronauta ma il fato o chi per lui
ti ha fregato alla grande, la scuola l'hai mollata a quattordici anni
anche perché non “eri molto portato all'istruzione di base in un
istituto tecnico con orientamento idraulico” hai incominciato a
lavorare in “bottega” con tuo padre, peccato che non te l'abbia
lasciata e quindi sei stato costretto a trovarti un altro lavoro
sotto pagato e con ritmi frenetici, parliamo anche del rapporto che
hai con l'altro sesso... hai conosciuto colei che poteva sembrare ai
tuoi occhi stanchi e affaticati la donna giusta per te, sembrava la
più bella del mondo anche se sotto, sotto, sapevi che non era un
granché, anzi diciamo che la bellezza non l'aveva mai sfiorata
neanche di striscio, decidete di sposarvi e ovviamente lei non vuole
lavorare e quindi devi lavorare il triplo con uno stipendio da fame,
ma eri così felice di sfoggiare ogni mattina il tuo completo,
comprato in saldo e ulteriormente scontato, e andare all'agenzia di
vendita di case ogni mattina, sembrava il lavoro con un guadagno
immenso, o almeno è ciò che ti ha detto l'imbonitore che ti ha
convinto ad accettare il lavoro, sembrava funzionare tutto alla
meraviglia anche se non sei mai riuscito a vendere una che sia una di
casa ma eri abbastanza felice, avevi una moglie, un lavoro e tante
speranze nel cassetto (tra le mutande e le calze!), peccato però che
tua moglie ti ha lasciato per il tuo collega che vendeva case come se
fossero ghiaccioli in agosto e ti sei ritrovato solo e senza casa
perché ovviamente la tua ex moglie non poteva tornare a casa dai
suoi e quindi li hai lasciato la casa e il conto corrente
cointestato, non dovrebbe essere facile ritrovarsi a quarantacinque
anni senza un lavoro, senza una casa e con le speranze finite nello
scarico del cesso.
Ti alzi come
tutte le mattine sapendo che dovrai girare per la tua città per
tutto il giorno, la camicia malamente lavata ha ancora la macchia di
sugo preparato che hai comprato ieri sera nel discount sotto casa,
purtroppo il sugo era troppo sugoso e ti sei macchiato
indicibilmente, poco male pensi poiché devi indossare una giacca e
la macchia per tua fortuna verrà coperta dalla suddetta giacca, ti
prepari al meglio che puoi, certo che vivere in un micro monolocale
non ti aiuta ad espletare le tue funzioni mattutine ma ci riesci,
esci di casa e ti dirigi verso la tua scassata macchina che farebbe
la felicità di qualsiasi sfascia carrozze ma è uno dei pochi beni
che hai e te la tieni stretta, metti in moto e cerchi con tutte le
forze di sorridere, non ci riesci, non trovi nulla per cui sorridere.
I primi venti
clienti vanno bene, ti acquistano tutto ciò che li proponi, per la
maggior parte cazzate inutili che non servano a nulla ma che fanno
tanto colore e con queste ultime vendite sei riuscito a pagare un
centesimo del mutuo della casa dove abita la tua ex moglie, speri che
tutte le vendite vadino bene giusto per riuscire a guadagnarti almeno
qualche soldo per comprarti qualcosa da mangiare... la tua fortuna
finisce qui, con il tuo ventesimo cliente, i seguenti cinquanta
clienti non ti comprano nulla e ciò vuol dire che stasera dovrai
saltare la cena, finisci il tuo ultimo “appuntamento” e torni a
casa che è stata svaligiata, o meglio, i ladri o chi per loro hanno
messo in disordine i tuoi pochi averi e non hanno rubato nulla a
parte la porta che è stata scardinata e che dovrà rimanere
appoggiata allo stipite perché non puoi permetterti di farla
aggiustare ed è inverno.
Con lo stomaco
vuoto e brontolante vai a dormire alle nove e speri di poter dormire
bene per le poche ore di notte che ti permetti di riposare sapendo
che il giorno dopo sarà uguale e identico al giorno appena trascorso
ma le tue speranze, quelle poche che ti sono rimaste, sono ancora lì
sotto cumuli di polvere e ragnatele ma sono ancora lì anche se sai
bene che ormai rimarranno solamente e unicamente sogni irrealizzabili
ma come dici sempre :”L'importante è avere la salute!”, non
volevo dirtelo ma tra un mesetto circo morirai per un'ischemia
fulminante nel giorno stesso in cui riuscirai a vendere a tutti i
tuoi “clienti” la tua merce, quel giorno sarà il giorno più
bello della tua vita, o almeno il giorno più bello della tuia vita
da adulto...
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