lunedì 15 aprile 2013

-Filosofeggiando quasi all'alba-

Sabato sera sono uscito (cosa rara visto che sono un orso marsicano affetto da letargia estrema!), la serata è stata a dir poco grandiosa (grazie Bro e grazie Sis e grazie Orset!), una serata a base d'alcol (e non mi capitava da un bel po di tempo a dir la verità!) e biliardino (ovvero il calcio balilla!); quando ci siamo rotti di stare al locale siamo usciti a prendere un panino con la salamella (il baracchino o chiosco che dir si voglia fu ribattezzato vent'anni fa come "il troione" solo perché all'epoca sfamava le prostitute quando staccavano dal lavoro!) ed è qui che è successo qualcosa che non mi capitava da un bel po di tempo (chi ha letto parte della mia biografia sa quasi di cosa sto parlando!)... in pratica mentre stavamo ordinando il panino c'accorgiamo che c'è uno strano personaggio che decantava cose, non c'ho fatto subito caso anche perché stavo attento al "porchettaro" che mi stava preparando la prelibata pietanza.
Questa personaggio ha attaccato bottone con la mia meravigliosa ragazza (e la cosa mi puzzava anche perché ho subito pensato che volesse broccolare ed è normale che mi dava fastidio!) e con la Sis, il presunto brocollaggio non era affatto un brocollaggio, ma questo personaggio stava parlando di teatro, il vero teatro, quello recitato con il cuore e l'anima (cosa che ormai a teatro per trovare un attore con la A maiuscola è come trovare l'arca dell'alleanza!) ed è qui che mi sono avvicinato e ho incominciato ad ascoltare attentamente di cosa stava parlando, il presunto monologo (che monologo non era ma bensì una lezione con sotto i coglioni sul teatro moderno!) è sfociato in una materia a me molto cara (diciamo che la sto studiando da decenni e ancora a oggi mi considero un ignorante in materia!), ovvero il personaggio ha incominciato a parlare di filosofia, non ci sarebbe nulla di strano in sé, se non fosse che questo personaggio aveva conoscenze che non si possono imparare dai libri di Volo o di Moccia, sapeva perfettamente e accuratamente ciò che stava dicendo, non inventava nulla (è riuscito a collegare Giordano Bruno, Cartesio e Kant, e fidatevi meravigliosi lettori, non è affatto facile fare questo collegamento filosofico/logico!) ma decantava alla perfezione secoli e secoli di filosofia in maniera chiara e limpida!
Sto scrivendo questa cosa non per descrivervi un personaggio (che poi è misteriosamente sparito quando ci siamo diretti alla macchina!) che nonostante le sue stranezze non è difficile da trovare in quasi tutte le città d'Italia, dopo la nostra conversazione assai illuminante (almeno per me!) ho incominciato a riflettere su alcune cose (tralasciando il massimo complimento che mi ha fatto, ovvero, :"Hai fatto studi umanistici vero?", che sembra un complimento buttato lì a caso, ma per me [uno scemo che non è riuscito a superare la seconda superiore in ragioneria!] è uno dei complimenti massimi che una persona può farmi, anche perché vuol dire che il mio studio da autodidatta è servito a qualcosa e fidatevi non è facile studiare materie umanistiche [tra cui la mia tanto amata filosofia e la logica!] da autodidatta!)!


  • Con la cultura in Italia non si vive, si può studiare letteratura, filosofia, storia e quant'altro che tanto è inutile considerando com'è ridotta culturalmente l'Italia al giorno d'oggi, è di sicuro meglio vivere in un'indigenza culturale che sapere (non dico di conoscere e di recitare a memoria ma almeno sapere!) chi era Ugo Foscolo, Manzoni, Kant o quant'altro (e su questo argomento ho parlato a lungo e per giorni con Marcello, il barista più intellettuale che io conosca nonché mentalmente molto similare a me e non è facilissimo accordarsi sui miei parametri mentali e culturali!) è meglio sperperare stipendi nelle slot machine o nei gratta e vinci, farsi venire un infarto se la propria squadra di calcio perde in casa contro la squadra ultima in classifica (e su questo argomento sto studiando per scrivere un saggio che apparirà qui su questo blog!) piuttosto che avere un minimo di cultura che esca dai schemi inutili del calcio e del gioco d'azzardo! 
  • Chi ha un minimo d'intelligenza è condannato a non essere capito e ad avere una vita di merda, è un po come sentirsi straniero in casa propria e non è una bella sensazione (calcolando che per l'ottanta per cento delle volte, quando chiedo un libro in libreria i commessi mi guardano come se fossi uno appena uscito da un manicomio criminale!)!
Parlando con questo personaggio (e uso questo squallido termine perché non so come si chiami [anche se credo che sia inutile sapere il suo nome, l'importante è che lui era lì in quel momento preciso!] e lo uso con tutto il rispetto possibile e inimmaginabile ) un po di tristezza mi ha preso la mente, pensavo :"Ma com'è possibile che un uomo con questo cervello è costretto a vivere per strada, a scroccare sigarette a sconosciuti, che per prendersi un cazzo di caffè è costretto a non mangiare il giorno dopo?", lo ammetto, non ho trovato una risposta che sia una e a pensarci bene su questa cosa non è affatto positiva perché se un popolo perde la cultura perde tutto, tutte le vittorie del passato, tutte le risoluzioni ai problemi, perde il suo essere uomo...      

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