domenica 6 gennaio 2013


Scrivo dal lontano millenovecentonovantaquattro, la prima cosa che ho scritto è stata una poesia per poter abbordare una ragazza (la cosa non ha funzionato!), la seconda cosa che ho scritto è stato un raccontino molto breve sul suicidio di un ragioniere che finiva a fare ciò che faceva anche in paradiso, dal novantaquattro a oggi non ho mai smesso di scrivere, ho avuto parentesi di stop (mai lunghe!) ma ho sempre scritto (anche e solamente il mio diario dove scrivevo “Oggi non ho scritto!”!), le cose sono cambiate, qualcuno mi considera un povero coglione che ha dei taccuini, una penna e a volte word di Windows ( si uso il Windows perché considero il Mac come un giocherello scemo per chi non vuole usare un PC seriamente!), una persona che non dovrebbe scrivere perché non conosce a memoria la grammatica italiana (e qui Marinetti si sta rivoltando nella tomba [scusa Marinetti!]!), ebbene si ho delle lacune enormi sulla grammatica italiana, lo so, e ne sono consapevole di questo fatto, per esempio non so coniugare un verbo al trapassato prossimo, quindi di logica sono un povero stronzo, ok, nessun problema, ciò che mi ha reso felice e contento di svegliarmi al mattino non c’è più (e intendo la scrittura che è passata indenne a storie e storiacce della mia vita ma lei la cara Calliope c’era sempre a farmi scrivere!) o meglio il sapere che ogni cosa che scrivo viene messo sono un microscopio (cazzo so anche cos’è un microscopio…. Quindi tanto coglione non sono!) non fa per me, o meglio adoro le critiche che portano a qualcosa, le critiche fini a se stesse non le ho mai apprezzate, poiché considero altamente facile etichettarmi come coglione senza dirmi il perché sono un coglione (e qui saltano fuori i miei studi in filosofia, cazzo so anche di filosofia, a volte mi meraviglio di me!), ok, questa pappardella letterale o presunta tale visto e considerato che ci saranno degli errori grammaticali da penna rossa (lo so, ma cazzo io la grammatica italiana non l’ho mai studiata o meglio non me l’hanno mai insegnata!), ho deciso che da oggi in poi scriverò solamente (se avrò ancora voglia di scrivere anche se ne dubito altamente di voler scrivere qualcosa che sia più lungo di un “Buon Natale”!) e unicamente per me, voglio paragonarmi in uno squilibrio di ybris (e si scrive così e non rompetemi i coglioni perché dal greco si scrive così, visto che mio padre [che non è un coglione e il greco lo sa bene!] mi ha sempre corretto su questo!) a Kafka e a Pessoa, autori che amo tra le altre cose, quindi non apparirà più nulla sul mio blog, sulle fan page di facebook, e su tutti i mezzi possibili e immaginabili, non è un addio, continuerò a scrivere e probabilmente scriverò molto ma non lo leggerete (spero che alla mia morte [e spero che sia vicina!] qualcuno riconoscerà che non sono un coglione [anche se ne dubito!]!), non leggerete più i racconti del lunedì, i suicidi del sistema del mercoledì e le liste del venerdì, questo mio blog rimane vivo (adoro la dimensione blog!) o meglio rimane in coma vigile, non pubblicherò più nulla, niente di niente, quindi magari appariranno delle domande (anche se ne dubito!) o dei video del cazzo, forse e ripeto, forse appariranno foto dei miei lavori da disegnatore (e sono una chiavica anche lì visto che disegno vermicelli del cazzo da anni!) e da remixer (sempre ne avrò voglia, cosa che dubito!), quindi questo è un addio, un addio sofferto perché adoro tutti i miei lettori occasionali e non ( sapete benissimo che vi amo alla follia!) ma non voglio che la mia scrittura (che sia piacevole o no poco importa!) venga denigrata e offesa perché ahimè ci tengo molto a ciò che scrivo…. Detto questo posso dolo dirvi arrivederci, l’unico saluto che posso farvi!     

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