-Il suicidio
del sistema Vol. 3 23 “Una storia come tante”-
Oggi vorrei
raccontarvi una storia, una storia piccola di una bambina, il nome di
questa bambina è Lucia (ovviamente è un nome di fantasia!), questa
bambina vive in una zona molto povera della capitale della sua
nazione, anche se è in età da scuola non può andarci perché è
estremamente povera e i suoi genitori (Lucia ha altri tre fratelli!)
tirano a campare, la madre fa la “serva” presso una ricca
famiglia che li da “uno e poldo” come stipendio e a volte manco
quello, il padre cerca d'arrivare a fine mese con lavoretti mal
pagati e a volte non trova neanche uno straccio di lavoro.
La famiglia di
Lucia però è orgogliosa e non vuole che nessuno membro della
famiglia chieda l'elemosina, un giorno Lucia incontro un ragazzo
vestito bene, vestito alla moda, si vede subito che il ragazzo ha la
grana, quest'ultimo chiede a Lucia se vuole fare soldi e farli in
fretta, Lucia ci pensa su un attimo e poi accetta, da qui in poi la
vita di Lucia cambierà irrimediabilmente.
Il ragazzo ben
vestito fa parte di una piramide di uomini senza il briciolo di un
cuore, quest'ultimi sono “commercianti” ma non commercianti nel
senso stretto del termine, infatti, quest'uomini aiutano altri uomini
ad avere ciò di cui hanno bisogno e in questo caso di organi
interni, Lucia finirà presto senza un rene asportato e poi venduto
per una cifra altissima (una cifra così Lucia se la sogna di notte!)
e a Lucia quanto andrà per aver donato un suo organo?
Molto, per i
canoni di Lucia, poco per i canoni normali, con quei soldi Lucia
sfamerà la sua famiglia per alcuni mesi, ma finiti i soldi come si
fa?
In un unico
modo, sapendo che non può più donare organi (li costerebbe la vita
anche perché la prima asportazione non è avvenuta nel migliore dei
modi!) quindi Lucia prende l'unica strada che può percorrere nella
sua nazione, incomincia a esercitare il lavoro più antico del mondo
perché sa che con quel mestiere i soldi si fanno ed essendo lei
povera i soldi li servono, sembrerebbe facile se Lucia non cadesse
nelle mani di un uomo avido e senza cuore che li prende il
novantanove per cento di ciò che guadagna, sembrerebbe una cosa
senza cuore se non fosse la prassi!
Lucia cresce e
ormai essendo una giovane donna i suoi servizi non sono più
richiesti, perché i suoi ormai ex clienti non vogliono una giovane
donna ma una bambina; Lucia con notevole fatica è riuscita a
risparmiare un po' di soldi e decide allora d'emigrare verso una
nuova nazione giurando che manderà alla famiglia ogni singola moneta
che guadagnerà, Lucia parte e dopo ore arriva nella sua nuova
nazione, cerca fin dal primo giorno un lavoro onesto ma non riesce a
trovare nulla, ormai i soldi stanno finendo e Lucia non sa più che
pesci prendere ed è una sera come tante che Lucia riprende a fare
ciò che faceva nella sua nazione, l'unica differenza è che qui
tutto ciò che guadagna rimane nelle sue tasche, lavoro
incessantemente per anni mandando sempre tutto (o quasi poiché deve
vivere anche lei!) alla famiglia senza dire però come si guadagna da
vivere, guadagna bene e anche se sa benissimo che non potrà più
tornare “a casa” continua a lavorare fino a quando in una visita
di controllo (è sempre molto attenta alla sua salute!) il medico li
comunica che ha qualcosa che non va al rene, dice che è debole e che
c'è poco da fare... Lucia decide quindi di ritornare “a casa”,
Lucia morirà dopo un mese dal suo arrivo.
Ciò che avete
letto è una storia vera (romanzata per l'occasione ma vera nei
contenuti!), tutto questo è la vita che a oggi vivono tanti bambini
nel paese del carnevale, delle ballerine mezze nude, ebbene si sto
parlando proprio del Brasile, quel paese tanto citato come nazione
del divertimento assoluto, delle belle donne, invece non è così, la
facciata per i turisti è splendente e quant'altro, la verità è
l'inverso, credete che esagero?
Vi consiglio
(per quanto riguarda il traffico degli organi!) di vedere questo
documentario: H.O.T (human organ trafffic) un documentario diretto da
Roberto Orazzi, se avete lo stomaco per vederlo s'intende, per quanto
riguarda la prostituzione è facile accertare (grosso modo!) quante
brasiliane fanno il “mestiere più vecchio al mondo”, basta
andare su un sito qualsiasi d'annunci, prendere nota di alcuni numeri
e chiamare... il novantanove per cento sarà una brasiliana a
rispondere...
Sei sempre tanto bravo!
RispondiEliminaGrazie mille per il commento, CIAO!!!
Grazie mille! :)
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