venerdì 30 giugno 2017

-Una ragazza-




-Una ragazza-



Il caffè stava salendo dentro alla caffettiera!
Il freddo delle piastrelle del bagno fanno sì che nasca uno shock temperaturale,  i bisogni o doveri fisici richiedono il loro contributo, il flusso è costante, carta igienica, tirare l’acqua, rivestirsi, uscire dal bagno, e pensare alla colazione, altre persone, che ora non ti ricordi chi siano e nemmeno dove sei effettivamente, lasci perdere!
I capelli sono spettinati, l’alito sa di cloaca, e le caviglie sono grasse, ti viene da vomitare, perché vedi ciò che pensi, non ciò che sei!
Ti vedi brutta… ma non lo sei! Anche se non sei passata dal parrucchiera, non hai nulla in faccia!
Lui!
Lacrime confuse e addolorate, arrivano da un’altra stanza, sospiri e sai cosa vuol dire, cammini affaticata e vai a vedere qual è il dramma di quella mattina, appena arrivi il dramma è finito, la vedi, che dorme tranquilla con il pollice in bocca, dorme tranquilla e calma, gli ultimi minuti di calma prima del nido e prima del lavoro, ti guardi le gambe, sono ancora belle nonostante tutto, e pensare che pensavi che avevi le caviglie fini, sottili, ma non le vedi così anche se lo sono, il caffè ribolle nella caffettiera, e noti o pensi, che il tuo culo è enorme, anche se è perfettamente tondo e sodo, ci si potrebbe suonare un concerto di bonghi sul tuo culo per quanto è perfetto, noti tutti, una piccola ragnatela, Romeo si struscia sulle tue gambe perché vuole uscire, lo fai fare, esce, miagola un secondo e poi corre felice nel giardino!
Vedi che il tuo biondo non è più un biondo ma altro, noti, altro, noti il colore strano, tipo paglierino e poi sono biondi!
I Codini fanno un concerto di cover dei beastie boy questa mattina, la piccola dorme ancora, ancora pochi minuti e poi il tutto, il vulcano esploderà!
La boccetta di china si sta asciugando… troppo velocemente, dovrei usarla il prima possibile, anche perché è mezza piena e farla seccare sarebbe uno spreco ed ecco la prima fitta!
Una seconda e una terza, la pancia si contorce come se avessi un nido di vipere dentro, devo andare in bagno!
Eccole, cazzo!
Porco di un e porca anche la !
Il caffè sta ribollendo troppo, cazzo, ci si sistema alla meno peggio e si chiude il gas!
Il leggero russare del mio fido bau è un karma positivo, mi rilassa, nonostante il dolore alla pancia, il caffè è spento, vado in bagno e tac mancano… e adesso?
Uscire a comprarli?
Troppo presto!
Mi devo arrangiare… per fortuna che la carta igienica non manca mai a casa mia, sbuffa, fa un ruttino che si sente a chilometri di distanza ma poi si riaddormenta, ancora pochi minuti di calma, mi faccio la coda, mi guardo allo specchio, ho le occhiaie, dovrò usare più fondotinta del solito, ho i capelli secchi, cazzo!
Il mio caffè!
Ormai tiepido!
Lo verso in una tazza presa a caso dal mobiletto che si usa per far asciugare e catalogare i piatti, non vedo neanche che tazza è!
“La miglior mamma del mondo!”
Scende una lacrimuccia e capisco perché ho sofferto come un maiale squartato in sala operatoria, capisco il dolore di dar la vita, capisco molte cose… ma poi il caffè prende il sopravento, mi verso una gran bella tazza bella piena, ne ho bisogno, un bisogno fisico!
Il primo sorso, il paradiso mi si apre davanti alla mia vista, il rilassamento per il nettare degli dei è assoluto, un altro ruttino in stile Godzilla, ma dorme!
Sembra quasi una mattina perfetta a parte che sto tamponando le mie parti basse con quintali di carta igienica!
Mi sembra quasi di avere un pannolino, è strano, ho una specie di rigonfiamento che mi abbassa la vagina di un paio di centimetri… strano!
Non si sente nulla dalla sua stanza vado a controllarla ed è lì che si ciuccia beata un pollice senza un problema nella testa, certo è spaparanzata nel lettino come una balena spiaggiata ma almeno dorme, mi rilasso un secondo, un po’!
Il caffè si sta raffreddando, odio il caffè freddo!
I gatti e il cane si sono coalizzati contro di me, sono fissi davanti al tavolo della cucina e mi fissano, gli ho dato da mangiare?
Direi di no!
Prima i codini, poi il bau e per finire Romeo, il re della casa che mangia dopo per non dividere come un plebeo il suo cibo con altri!
Sono sveglia da meno di un ora e sono stanca, il cellulare trilla, un messaggio!
Lui!
Qualche essere infernale mi comunica che se passo da loro risparmio, cancellato!
Il silenzio domina su tutta la casa, nessun rumore, le bestie mangiano, la piccola dorme ancora e finalmente, finalmente o un secondo di relax totale, allungo le gambe e le appoggio alla sedia più vicina e mi gusto il tiepido caffè…

2 commenti:

  1. "I capelli sono spettinati, l’alito sa di cloaca, e le caviglie sono grasse, ti viene da vomitare, perché vedi ciò che pensi, non ciò che sei!" Per me è la frase chiave, che apre innumerevoli porte. Un racconto bello, denso e in un attimo ero in cucina con cane, gatto e caffè.

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