lunedì 11 gennaio 2016

-Groppi in gola, tristezza infinita... che giorno di merda-

-Cosa succede quando muore un Dio?-


Sinceramente parlando ho controllato e ricontrollato tanto questa mattina, poi la notizia si è confermata vera!
David Bowie è morto ieri notte!
Non potevo crederci, è tutto il giorno che ho un groppo in gola che la metà basta, non solo perché è morto un Dio della musica, un Dio geniale che è riuscito a rivoluzionare completamente il senso stesso della musica, dal primo disco fino all’ultimo, uscito due giorni prima della morte (che ad ascoltarlo ora ha tutt’altro sapore!); un groppo alla gola perché Bowie lo ascolta da Let’s Dance (ero un bambino ma da noi l’audiocassetta era arrivata in ritardo e continuavo ad ascoltarla a ripetizione [devo ammetterlo ero un piccolo bambino prodigio!]!), poi lo perso un po’ di vista e per pochi anni non ascoltavo nulla (poi è venuta la mia fase hip hop ma lasciamola lì dov’è!), poi una mattina mi cade l’occhio su MTV (all’epoca trasmetteva ancora video musicali!) e vedo un video strano, il cantante mi sembrava di conoscerlo, poi quando finisce la canzone mi appunto il titolo ed ecco che ricompare il nome di colui che mi aveva allietato i giorni della mia prima infanzia!
La canzone in questione era Little wonder, il sound era ed è geniale e le atmosfere del video era ciò che cercavo all’epoca, ho comprato il disco in questione e rieccomi ad ascoltare un disco a ripetizione, ma come? Io che ormai ero un adolescente che ascoltavo un disco di un cantante dall’età di mia madre? Per di più sembrava che parlasse proprio a  me (capita solamente con i NIN!)? non era possibile… all’epoca internet non era così evasivo come lo è adesso (magari qualcuno si ricorda i modem che facevano quel rumoraccio da fax?) e all’epoca avevo un amico che aveva internet e Bowie aveva già un sito fighissimo, mi sono scritto tutti i titoli della sua sterminata discografia e nel giro di un anno e mezzo avevo tutti i dischi ufficiali e non tranne uno, quel famigerato Peter and the Wolf che aveva inciso per il figlio… ho cercato ovunque in Italia ma sembrava che da noi non era mai arrivato, gli anni sono passati e io mi facevo una cultura su Bowie e mi accorgevo che ogni singolo disco rispetto all’anno d’uscita era avanti anni e anni, me ne sono perdutamente innamorato, ma la cosa che non mi andava giù era quell’unico disco che mi mancava, ma la fortuna arride a chi sa aspettare, arriva il novant’otto e prima di partire per il “militare” io, mia madre e mio fratello siamo andati a Parigi, poco prima di ripartire siamo andati alla Fnac (non ricordo neanche perché ci siamo entrati!) e spulciando sotto Bowie non ho trovato nulla di nuovo (a parte un live inutile!) sconsolato (erano anni che lo cercavo!) raggiungo mio fratello al reparto della musica classica ed eccolo… l’ultimo disco che mi mancava di Bowie, un’edizione tedesca, finalmente era mio, avevo tutta la discografia di Bowie, ero felice, una delle poche volte in vita mia che posso annoverare tra quelle di essere stato felice!
Arriviamo al duemila sedici, arriviamo all’otto gennaio, compleanno di Bowie e all’uscita del suo nuovo disco, esco prima dall’ufficio (ok dovevo portare le buste paga ad un mio cliente ma cazzomeneame usciva il nuovo disco di Bowie!), mi fiondo alla Feltrinelli ed eccolo lì, bello come il sole, non ho guardato neanche il prezzo, faccio le mie commissioni lavorative e non e poi arrivo a casa, arrivo a casa e lo ascolto e com’era successo quasi un decennio prima il disco di Bowie sembra scritto per me, stavo affrontando e lo sto facendo tutt’oggi una crisi depressiva pesante e Bowie era lì a parlarmi, ho scritto status entusiasti del nuovo disco… cazzo Bowie era tornato ed era tornato alla grande poi è arrivato l’undici gennaio!
E qui la mia domanda… cosa succede quando muore un Dio? Cosa succede ai suoi fedeli (e io m’annovero tra di loro!)?
Cosa succede quando un amico che non hai mai conosciuto ma che c’era quando avevi bisogno muore? Succede che un Dio non muore mai, ecco cosa succede, succede che Bowie oggi è diventato immortale, la sua musica lo è sempre stata ma da oggi lo sarà di più, la morte di Bowie non fa bene alla mia crisi, proprio per niente, ma una cosa mi conforta… ora Ziggy suonerà la chitarra per l’eternità… non so dove sia ora Bowie ma con questo mio scritto volevo dirli grazie, grazie per la tua musica, grazie per i tuoi testi, grazie d’avermi aiutato per così tanto tempo!


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