-La mia su “Torture
Garden numero 2”-
Il
primo numero mi aveva fatto innamorare di questo progetto, e lo anche scritto,
ma con questo secondo numero Barbara, Rossano, Sofia e Simone mi hanno fatto
smascellare!
Ok,
c’è una cosa che non ho capito, come diavola fa Barbara a scrivere così bene e
a creare una sceneggiatura che sembra un film (con tagli di scena, montaggio e
musica!)? Davvero come fa?
A
parte gli scherzi (la bravura di Barbara non è uno scherzo ma anzi!), se nella “La
mia” del primo numero esaltavo il taglio cinematografico (e in pochi ci
riescono in Italia!) alla Di Palma e di conseguenza alla Tarantino, in questo
secondo numero Barbara si è superata, doppiata e ridoppiata all’ennesima
potenza, qui sembra di vivere da spettatore un qualcosa che non si vuole
vedere, ci fa assistere a ciò che io chiamo “La teoria “menomale che è capitato
a lui e non a me”” (che sarebbe quando tutti si fermano a vedere un’incidente!),
non vogliamo vedere l’orrore, il sangue, ma non possiamo fare a meno di non
vederlo e il vederlo fa sì che incominci una catena, non vuoi vederlo ma
continui a vederlo, far uscire questo stato d’animo non è facile, proprio per
niente, e fidatevi scrivo da ventidue anni, Barbara lo fa, riesce a tener
incollato il lettore alla pagina a vedere nefandezze su nefandezze!
Questo
è il numero nella sua interezza!
Andiamo
nel dettaglio, la storia incominciata sul primo numero prosegue linearmente
geniale, (scusa se ti faccio questa domanda Barbara ma ti piacciono i bottoni?)
il presente si fonda alla perfezione ai flashback, la tensione è sempre alta e
poi a pagina tredici (credo che sia pagina tredici!) Barbara si supera, tocca
vette con questa pagina quasi mai raggiunte nel fumetto italiano e il brutto è
che non si ferma a quella pagina è un continuo miglioramento.
Fare
gli elogi hai tre disegnatori sarebbe banale, Rossano è un genio e credo che se
qualcuno gli da in mano una matita lui crea arte, Sofia è perfetta per il
capitolo terza, anzi no non perfetta…. Di più come lo è Simone, leggere questo “fumetto”
da molto, moltissimo e credo anzi sono fortemente convinto che chiunque voglia
approcciarsi a questo mondo dovrebbe leggerlo, per capire come uno scrittore sa
scrivere e quanto è importante avere i disegnatori giusti per una storia!
Ultima
cosa, ieri ho detto a Barbara che secondo me il suo Torture Garden sarebbe
perfetto per un film, tanto è già scritto, già montato e ci sono anche le
inquadrature perfette, basta solamente trovare gli attori giusti e il regista e
montatore giusti, se qualche produttore cinematografico mi legge io gli
consiglierei di farci un pensierino bello grosso!
P.S.:
Scusate se vi ho dato del tu, ma ormai mi siete entrati talmente dentro al
cervello che non posso usare nome e cognome….
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