IL PASSAGGIO DI TIMONE DALL'EPOCA PROTO NERD
ALL'EPOCA D'ORO DEI NERD
L’epoca d’oro dei nerd si può collocare cronologicamente con
la generazione uscita fuori da fine anni settanta e inizio ottanta, ovvero è
quella generazione dei fratelli minori dei proto nerd, la cosa che caratterizza
questa epoca rispetto a quella precedente è il semplice fatto che questa generazione
è nata e cresciuta con le televisioni private e quest’ultime trasmettevano a
piene mani i cartoni animati (e di fine anni ottanta inizio novanta che le
trasmissioni per “bambini” spuntarono come funghi, dalla mattina fino alla sera
si poteva accendere la televisione e si veniva catapultati nel magico mondo dei
cartoni animati!), non tutti quelli nati in quest’epoca possono essere asseriti
nel mondo dei nerd, tutti si ricordano magari le sigle e pezzi di cartone
animato, ma in pochi (ora anno sui trent’anni!) hanno continuato a guardare o a
leggere cose da nerd, alcuni si sono persi per strada (come il novanta per
cento dei proto nerd, c’è ne sono ancora ma a oggi fanno tenerezza, in fin dei
conti sono loro i nostri maestri putativi!) altri no, un’altra cosa che
caratterizza questa epoca nerd è la moltitudine di cose da nerd che il mondo ha
sfornato:
·
I giochi di ruolo
·
I videogames
·
L’aumento di pubblicazioni fantasy
·
L’aumento spropositato di cartoni animati
·
L’aumento di pubblicazioni a fumetti
Di solito i nerd di quest’epoca
adorano tutte queste cose (io personalmente non amo molto i giochi di ruolo
[anche se per svariati anni ho giocato a
D and D e a Cyberpunk!] e i videogames [a parte i tattici che adoravo e che
adoro tutt’oggi!], un altro discorso sono i romanzi fantasy che amo solo quelli
scritti molto bene [il trono di spade per fare un esempio!] e infatti io mi
considero un nerd atipico, amo i fumetti e le action figures, adoro la fisica
[altro argomento caro ai nerd sono la scienza e tutto ciò che riguarda la
scienza!] e me la cavicchio con i computer tutto qui!) ma andiamo per ordine!
I GIOCHI DI RUOLO
L’anno è l’ottanta (o inizio
ottanta!) quando Ernest Gary Gygax ha la brillante idea di creare ciò che
universalmente è considerato il gioco di ruolo per eccellenza, ovvero Dungeons & Dragons, il gioco (munito di
manuali [ed è da poco la rielaborazione di quest’ultimi aggiornati e
migliorati, visto che il primo manuale, quello rosso, ha una trentina d’anni e
non so perché ma io lo avevo nonostante io non ami particolarmente i giochi di
ruolo!) in sé non è difficile, c’è un Master che creando una storia (o seguendo
quelle già scritte [io quando facevo il master me le inventavo!]!) fa in modo
che i giocatori possano interagire “virtualmente” con la storia creata, in
pratica il master è una specie di Dio che ha in mano le sorti dei giocatori e
con un colpo di dado può decidere se un personaggio vive o muore.
Dopo la nascita di D&D
l’evoluzione sociologica dei giochi di ruolo ha avuto un’impennata incredibile
nel decennio degli anni ottanta, nuovi giochi di ruolo spuntavano come funghi,
ogni nerd con un po’ di fantasia poteva mettersi a tavolino e creare un gioco
di ruolo con regole e leggi tutte sue, ma questa esplosione ha avuto una vita
breve, infatti, a oggi sono molto meno i giocatori di giochi di ruolo, quando
ero più giovane in ogni libreria specializzata (le chiamo ancora così e non
fummetterie anche perché quest’ultimo termine lo usano solo chi non è nerd, o
chi non conoscendo il nome del negozio lo addita come fumetteria anche se non
vedono solo fumetti!) c’erano manuali su manuali di giochi di ruolo dai più
semplici hai più complessi (se non ricordo male c’è ne era uno basato sulle
battaglie nautiche ed era di una complessità da paura!) ora anche se ci sono
ancora librerie specializzate che li vendono il materiale si è abbassato
paurosamente, un discorso a parte se lo merita il fenomeno Magic, che negli
anni novanta ha avuto un esplosione mediatica tra i nerd come poche cose (forse
la morte di Superman o la morte di Robin hanno avuto un impatto così pesante
nel mondo nerd!)!
MAGIC
Magic è un gioco di ruolo con le
carte (primo nel suo genere e nonostante gli anni posso ancora vedere ragazzini
che acquistano mazzi su mazzi di questo gioco!) che è riuscito a trovare un
fortissimo spazio nel cuore dei nerd negli anni novanta, si poteva vedere
all’epoca orde di ragazzi che avrebbero venduto la propria madre per una carta
rara, addirittura (e qui nessuno può smentirmi perché lo conosco dal vivo!) un
commesso di una libreria specializzata si faceva pagare in bustine di magic,
giusto per farvi capire l’impatto enorme che ha avuto questo gioco nel mondo
nerd, il fenomeno d’isteria di massa è passato ora come ora i giocatori di
magic sono meno ma ci sono, diciamo che la mia generazione di nerd ha lasciato
il timone ad un’altra generazione, anche se (bisogna dirlo!) ci sono ancora
persone della mia generazione che gioca a magic, io personalmente non mi sono
mai molto appassionato a questo gioco, anche perché non capivo bene le regole,
e poi io compravo le carte solo per i disegna spettacolari che avevano ne più
ne meno e parliamo d’artisti con sotto due palle così (all’epoca sembrava un
vanto estremo disegnare una carta di magic!), il fenomeno magic (molto simile
al fenomeno D & D!) ha creato cloni più o meno riusciti, giochi di carte
“collezionabili” che andavano dal fantasy alla fantascienza strizzando l’occhio
a mondi futuristici pieni di guerra e violenza, diciamo che di mio (anche
grazie ad un mio ex amico che era estremamente appassionato di questi giochi
come dei giochi di ruolo e con cui credo di aver creato una delle avventure di
D & D migliori!) ho provato quasi tutti questi giochi qualcuno con più
frequenza d’altri ma ho smesso anni fa di giocare con le carte e con i giochi
di ruolo anche se a volte mi riviene voglia di rigiocare a cyberpunk (un gioco
di ruolo con regole abbastanza complesse ma veramente bello sia per il master
sia per i giocatori!)!
VIDEOGIOCHI ET SIMILA
Negli anni ottanta e novanta il
benessere e lo stare bene economicamente era una base quasi indistruttibile
(vorrei ricordare che è proprio in questo ventennio che il PC è diventato un
utensile quasi indispensabile in quasi ogni casa d’Italia!), l’italiano medio
stava bene ed è da questo che i figli di questo benessere hanno avuto
l’occasione senza precedenti di avere l’evoluzione dei videogiochi Pac Man, e
il primissimo tennis (è degli anni settanta!) virtuale danno spazio a giochi
più colorati, con una grafica migliore e a dir poco più entusiasmanti, vi
ricordate il primo street fighter?
Mortal Kombat?
Tomb Raider?
L’evoluzione dei videogiochi è in
continua espansione, a vedere i nuovi videogiochi come Assasin Creed o God of
War (ed è su questo gioco che ho visto il mio migliore amico bestemmiare come
un turco perché non riusciva a saltare da un sasso all’altro…. E si ho avuto
realmente paura!) un semplice street fighter sembra una cosa per bambini, la
nascita delle consolle poi ha fatto sì che questa evoluzione antropologica dei
videogiochi facesse un salto maggiore, basti guardare il primo Final Fantasy e
l’ultimo uscito.
Il videogioco ormai non è più
un’esclusiva nerd, molti video giocano, ormai in questo duemilatredici il
videogioco è diventato un passatempo aperto per tutti, chiunque può farsi una partita basta avere
una consolle e il gioco è fatto, quando ero molto più giovane il videogioco era
una componente quasi d’elitè tra i nerd, c’erano pochissime consolle e quelle
poche che c’erano erano lente (anche se a dirla tutta quando riguardo wonder
boy una lacrimuccia mentale mi scende, adoravo quel gioco senza fine, il brutto
è che se a oggi qualcuno mi facesse giocare ci passerei le notti sopra!) e i
giochi (o almeno la maggior parte di loro!) erano effettivamente brutti, ma poi
la sony ha dato una botta estrema al concetto stesso di consolle, era nata la
play station, una consolle che ha sbaragliato tutti, ha quasi fatto fallire la
nintendo e la sega, i giochi sviluppati per la play erano di gran lunga
superiori e per la prima volta (escludendo il fallimento della sega con i cd
che facevano cagare!) i giochi erano su un formato più giovane e snello, i CD,
il CD è comodo, agile e il gioco si caricava realmente in poco (il master
system ci metteva un secolo a caricare e il comodore facevi prima ad avere un
figlio, farlo nascere, farlo crescere e portalo all’altare e forse e ripeto
forse il gioco si era caricato!) ed era una vera e propria figata e fu proprio
la play station ha portare il mondo nerd alla ribalta, chi prima si vergognava
ad ammettere d’essere nerd ora con questo gioiello poteva vantarsi di finire un
gioco in un giorno e l’ammirazione era alta, molto alta, le consolle si sono
giustamente evolute, ora sono vere e proprie meraviglie dell’ingegneria, si
sono espanse su internet e ormai i sviluppatori di videogiochi hanno in pratica
carta bianca su come creare il proprio gioco, la cosa è altamente positiva
sotto un certo punto di vista, c’è uno scambio tra nerd e non nerd, anche se i
nerd a dirla tutta batteranno sempre uno a mille il non nerd che gioca, ma
questo è una cosa naturale!
IL FANTASY E LA FANTASCIENZA
Il fantasy e la fantascienza sono
sempre state costanti forte nel mondo dei nerd, poiché questi due generi hanno
fatto si che si creassero serie tv, fumetti, giochi di ruolo, videogiochi e
quant’altro, l’importanza culturale del mondo dei nerd di un romanzo come il
signore degli anelli è alquanto scontata (basti pensare che da questo
monumentale romanzo sono nati film, giochi di ruolo e chi più ne ha più ne metta!),
la fantascienza alla pari del fantasy ha “colorato” il mondo nerd, ogni nerd
degno di questo nome sa cosa sono i cylon, doctor who e torchwood e se anche
non è propriamente un film di fantascienza Star Wars su quest’ultima trilogia
(o trilogie che dir si voglia!) non solo i nerd provano amore ma anche chi non
c’entra nulla con il mondo nerd, in molti sanno chi è Luke Skywalker (che tra
le altre cose è il nome del ranch di Lucas!), tutti hanno versato una
lacrimuccia alla morte di Dart Fener/Anakin Skywalker, ma a differenza del
mondo non nerd, il mondo nerd ha un vero e proprio culto per Star Wars (se no
non si spiegherebbero i svariati lego star wars [che tra le altre cose sono i
lego più costosi e io ne so qualcosa!], i gadget e quant’altro che quasi quotidianamente
vengono comprati aumentando il potere economico della saga più famosa del
cinema!), un discorso a parte è Star Trek, una serie TV estremamente longeva
(anche se la primissima serie [quella con Kirk per intenderci!] non è durata
tanto ma è proprio in questo ventennio che Star Trek è riuscita come serie a
sfondare realmente, con spin off e film ed è diventato un vero proprio culto
che a volte va a scontrarsi con i fan di Star Wars, io personalmente amo sia
Star Wars che Star Trek [specialmente la serie classica!]!) che ha fans in
tutto il globo.
Il fantasy dopo un periodo un po’
fiacco è riuscito con la penna di Martin (creatore geniale di un epopea fantasy
conosciuta come Game of Thrones!) a ritrovare il vecchio splendore (basti
ricordarsi l’epopea di Elric e quant’altro, libri che negli anni ottanta
vendevano come pochi ma che poi si è affievolito sempre più!), ora l’epopea di
Martin vende uno sproposito in tutto il mondo e a sentire molti l’autore di GOT
(ovvero Game of Thrones!) è meglio di Tolkien (e qui bisogna fare una piccola
precisazione, Tolkien con il suo signore degli anelli ha aperto e chiuso una
storia [con svariati rimandi ad altri libri e quant’altro!], Tolkien è riuscito
a creare una pseudo mitologia inglese, la sua importanza non è discutibile, ma
Martin ha spostato l’asticella un po’ più in là, creando un mondo, fantasy ma
non troppo [non ci sono elfi o folletti e quant’altro!] dove nessun personaggio
principale è immune alla morte cosa che Tolkien non avrebbe mai fatto, vi immaginate
la morte di Frodo? Ecco, appunto!) secondo il mio modesto parere i due
scrittori sono diametralmente opposti, uno (Tolkien!) ha voluto creare qualcosa
che prima non c’era (la mitologia inglese!) l’altro (Martin!) ha preso
dall’esperienza dello scrittore britannico e ha espanso all’inverosimile il
concetto di fantasy rendendolo più reale, più vero, leggendo Martin (e ogni
nerd degno di questo nome dovrebbe leggerlo e non solo guardando la serie TV!)
vivi quasi in prima persona ciò che vivono i personaggi e la cosa non è facile!
Grazie ai nerd il genere fantasy e
fantascientifico sono riusciti ad uscire dalla propria nicchia e hanno fatto in
modo che questi due generi (sintomaticamente ostici per chi non è nerd!) diventino
mainstrem, basti vedere i dati d’ascolto di serie tv come Battlestar Galactica,
Game Of Thrones o Walking Dead (serie sugli zombie basata su una serie di
fumetti!) per non parlare di Doctor Who (serie tra le più longeva in assoluto,
infatti è dagli anni sessanta che va avanti [con pause ma è comunque la più
longeva!]!) che con una mirabolante rinascita stilistica sta macinando dati
d’ascolto su dati d’ascolto (è una delle serie più seguita in Inghilterra!) e
se li merita tutti, visto e considerato che è una delle serie meglio fatte nel palinsesto
mondiale a oggi.
L’enorme divario tra fantascienza
e fantasy sta nel fatto che la fantascienza è più fruibile, il fantasy meno, il
fantasy agli occhi dei più è ancora una cosa legata a stretto contatto con il
mondo nerd, la fantascienza no, anche se quest’ultima è stata creata e continua
ad essere creata da nerd per nerd, ma la fantascienza è più facile
(semplificando molto il termine!), un film come Alien lo possono vedere tutti
anche se non hanno una conoscenza approfondita sul genere, un film come il
signore degli anelli è meno fruibile (anche se ha guadagnato cifre spropositate
al botteghino!) anche perché per amare realmente quel film devi avere una
conoscenza del mondo del signore degli anelli mica da poco, ed è (secondo me!)
questa trilogia che ha aperto il portone per la nuova generazione dei nerd!
I CARTONI ANIMATI NEL VENTENNIO 1980 2000
Come ho già accennato prima, i
cartoni animati (poi ribattezzati dalla comunità nerd “Anime”!) sono un
fondamentale e costante fisso per il mondo dei nerd, lo fu in maniera più
soffice nella generazione precedente ma è in questa generazione specifica che
il cartone animato ha un’importanza quasi fondamentale, quelli della mia
generazione (nessuno escluso!) ha passato più tempo a guardare i cartoni animati
che altro, a differenza della generazione precedente (anche perché i cartoni
erano molti meno rispetto alla mia generazione!) la visione dei cartoni animati
è aumentata, la mia generazione ha potuto vedere cartoni animati belli e brutti
ma il fatto quasi scioccante è che noi li guardavamo tutti, era irrilevante se
uno specifico cartone arriva dal Giappone o dall’America l’importante era
vederli!
Mi ricordo cartoni animati fatti
col culo, brutti, con storie inesistenti e disegnati male, ma nonostante questo
si guardavano, un esempio è Bravestar (un cartone animato americano che narrava
le gesta di uno sceriffo in un mondo del futuro!) che aveva una sigla a dir poco meravigliosa
ma poi il cartone era realmente orripilante, a parte i cartoni animati americani
c’erano i cartoni animati giapponesi…. E sono proprio questi che hanno dato una
ragione di vita ai nerd di questa generazione!
L’importanza dei cartoni animati
giapponesi nel mondo di questa generazione di nerd è a dir poco fondamentale, è
stata questa passione a far si che molte case editrici prendessero in
considerazione i manga (primo tra tutti Akira della Glenat e Mangazine [nata
come fanzine distribuita nelle poche fiere che c’erano all’epoca!] che ha
portato Lamù e May [manga a dir poco grandioso secondo me!] in Italia!), la
storia dei cartoni animati giapponesi in Italia però è travagliata, se prima si
curava di più il prodotto cartone animato giapponese in questo ventennio si
comprano diritti a mani piene senza badare a ciò che il cartone animato dice
(Kiss me Licia è un cartone sull’educazione sessuale e F motori in pista è
stato uno dei cartoni animati più censurati in Italia, ci sono tagli talmente
palese che a guardarlo non si capisce nulla!), all’epoca si comprava ad occhi
chiusi, poi si censurava a manetta (famosa la puntata di quasi magia Johny che
viene censurata in diretta a causa di una madre preoccupata perché Johny stava
per baciare Sabrina!)ma a parte tutte le censure e le cazzate che hanno fatto
con le serie questo ventennio può avere la palma d’oro come un periodo di
prolificazione estrema del mondo degli anime e dei manga, basti pensare all’esempio
dei cavalieri dello zodiaco (che la prima volta che lo hanno trasmesso s’interrompeva
a metà della casa del leone, infatti io ho dovuto aspettare anni prima di
sapere come finiva quella serie!) o di Dragon ball (che nonostante siano
passati quasi vent’anni dalla sua primissima volta messa in onda continua ad
avere fans anche tra i giovanissimi!), queste due serie rispetto a tutte le
altre hanno avuto un impatto massiccio sulle persone (i cavalieri dello zodiaco
dopo anni e anni hanno avuto i loro gadget a volte taroccati a volte no [vi
ricordate i giocattoli con le scatole gialle?]!), dragon ball che prima era un
prodotto strettamente di nicchia in Italia ha trovato un successo estremo dopo
anni (la prima edizione di dragon ball in italiano [e sto parlando del manga!]
lo compravano in pochi in primis per poi espandersi, in fin dei conti la star
comics ci vive ancora oggi su dragon ball!), se una volta era quasi una “vergogna”
ammettere che si guardavano i cartoni animati senza avere più l’età per
guardarli (vorrei far vedere il lungometraggio Akira a un bambino…. Giusto per
far capire che l’animazione giapponese crea anime per bambini, ragazzini,
ragazzi e adulti e non è possibile catalogare tutta la produzione come cartoni
animati per bambini!) ora è un vanto o quasi ammetterlo, ma questo è un
discorso che toccherò dopo, nella nuova generazione dei nerd!
ED ORA UN PO’ DI FUMETTI
Che che ne dicano il fumetto è
legato in modo indissolubile all’Italia (basti pensare alla Bonelli che proprio
in questo ventennio ha voluto esplorare nuovi temi come l’horror [Dylan dog!],
la fantascienza [Nathan Never!] e questo trend continua tutt’oggi con miniserie
o serie annuali!) a parte i vari fumetti italiani targati bonelli in Italia in
questo ventennio si ha un’esplosione di nuove case editrici che pubblicano solo
fumetti, la Glenat fu la prima a portare fumetti in Italia in questo ventennio
in un territorio dove si viveva di fanzine e basta e dove l’essere un nerd era
ancora considerata un’offesa, dopo la Glenat (che pubblico per prima Akira di
Otomo, un manga che chiunque dovrebbe leggerlo perché è un vero e proprio
capolavoro!) ci fu la granata press che riuscì a portare fumetti seri in Italia
(Ken il guerriero, o meglio Hokuto no Ken, Lamù, Maison Ikoku e quant’altro!),
l’enorme differenza tra la Glenat e la granata era che la prima puntava a un
nuovo mercato la seconda a un mercato di nostalgici, infatti, tutte e due le
case editrici in Italia sono fallite miseramente (la granata perché ha avuto la
malaugurata idea di pubblicare WHS che sono una spesa morta e che non ha attecchito
molto in Italia a differenza di ciò che ha fatto la Yamato che pubblica DVD e
Blu Ray per nostalgici e sembrerebbe che stia bene!), dopo la granata (e vorrei
ricordare che i primi Mangazine non più fanzine erano firmati con coloro che
saranno i Kappa Boys!) la prima casa editrice di manga fu la star comics che ha
puntato tutto sulla novità, portando in Italia manga poco conosciuti come Oh My
Dea, Ghost in the Shell, Tre per tre occhi e quant’altro, per un po’ è andata
bene ma poi in America li puzzava il naso!
Tutte le case editrici piccole o
grandi hanno subito il colpo della creazione della Marvel Italia (oggi Panini
comics!), in pratica tutte le testate della marvel furono prese da tutte le
altre case editrici (cosa che a dirla tutta va anche bene , visto e considerato
che molte pubblicazioni erano fatte un po’ alla cazzo di cane, tipo gli X-Men
della star comics erano più indietro del Wolverine della comic Art!), l’avvento
della Marvel Italia fu un vero e proprio Tsunami nell’editoria di fumetti in
Italia, molte case chiusero (la comic Art!) altre s’arrampicarono sugli specchi
per vivere, puntando su altri fumetti, ma la Marvel Italia fu fin troppo
aggressiva e quando comprò i diritti di Spawn (targato Image!) distrusse
completamente il mercato, la star comics allora punto tutto sui manga e sui
fumetti italiani (gli ultimi fallimentari!), la Marvel Italia quando è nata fu
aggressiva sotto tutti i punti di vista, voleva rubare la scena alla bonelli in
Edicola (e non ci è riuscita!), ha completamente distrutto il mercato dei
manga, comprando a cazzo tutte le nuove uscite riducendo in braghe di tele le
altre case editrici, e poi pubblicava la Marvel, ovvero il mondo si spider man
e di quant’altro, vendeva bene molto bene ma le cose stavano per cambiare!
La marvel Italia non ha preso in
considerazione la Dc (che ha fan agguerriti e incazzosi tra i nerd e io sono
uno di questi!), come ho già scritto la storia editoriale della DC in Italia fu
altamente tormentata, c’erano pubblicazioni a cazzo fino all’arrivo della
Planeta, quest’ultima ha provato in modo sbagliato di far rendere la DC una
realtà forte in Italia, non ci è riuscita, togliendo i svariati sbagli di
pubblicazione (saghe tagliate a metà e traduzioni a cazzo!) la Planeta ha
tenuto duro per un po’ fino all’arrivo della Lion (ovvero l’alastor!) che ha
riequilibrato le varie uscite e a oggi sta facendo un lavoro grandioso per la
DC comics in Italia, ammetto d’essere di parte perché io amo di più la DC che
la Marvel (vogliamo ricordarci le cazzate che ha fatto Morrison sugli X-Men?) ma
questo è una cosa personale visto e considerato che adoro green lantern….
Ma le altre case editrici?
Si sono evolute dopo lo Tsunami,
alcune hanno chiuse altre no, la star comics ha avuto la fortuna di accaparrassi
i diritti per One Peace, un manga che vende, la Magic vivacchia a stento
pubblicando cose che vendono poco ma a loro va ben così e poi c’è la Bao, la
Bao secondo me ha avuto la fortuna di comprarsi i diritti di certi fumetti che
vanno bene nelle fummetterie e quindi vende bene, la loro strategia è geniale,
pubblicano poche coppie di un fumetto e quest’ultimo va esaurito in poco tempo
(a parte le svariate versione del bone integrale che a mio parere è un flop
estremo!) le altre case editrici vivono o meglio sopravvivono, la Marvel Italia è morta per rinascere come la
panini comics, la Planeta in Italia è stata sbattuta fuori (e a ben donde visto
le stronzate che hanno fatto con la notte più profonda!) per dare spazio alla Lion, la Star comics
vivacchia con i manga, in pratica una generazione deve lasciare il timone ad
altri, ed è qui in questo preciso momento che l’epoca d’oro dei nerd finisce
per dare ad una nuova generazione, la generazione dei nerd di moda!