-göz-
L’appartamento
in centro con vista meravigliosa ti stava stretto, volevi qualcosa di più un
qualcosa che neanche tu sapevi.
L’acquisto
della casa in campagna è stato facile e indolore, soldi cash, chiavi in mano,
ma prima di firmare il tutto volevi viverci nel tuo ultimo acquisto.
Staccionata
bianca, giardino ben curato, l’erba è al massimo a due millimetri, non di più,
sembra tosata da poco, e ti domandi se nel pacchetto dell’acquisto di questa
casa ci sia anche il giardiniere; è una giornata luminosa sono solo le dieci di
mattina e ti sei preso dei giorni di ferie, vedi la casa, l’ami.
La
tua nuova casa, bellissima, tutto è tirato a lucido, tre bagni, due sale,
quattro camere da letto, una cucina che farebbe l’invidia a qualsiasi chef, ti
senti bene, hai fatto un ottimo acquisto!
Prima notte
Cena
veloce, riscaldata al microonde, consumata davanti ad un talk show politico,
pulisci tutto, spegni la TV, ti vai a lavare i denti e indossi il pigiama.
Il
letto aspetta!
Dormire!
Sonno
leggero!
Un
soffio di vento che scosta le piccole tendine di recupero che hai messo alla
finestra, un angolo, uno soltanto, dormi!
Non
vuoi accorgerti di qualcosa, fa freddo ed è estate, ti copri, dormi, fai
movimenti meccanici, fa freddo e ti copri!
Ti
sveglio di soprassalto!
Hai
passato una notte piacevole nella tua nuova casa, ora è mattina, una colazione
abbondante non la si nega a nessuno, mangi, dopo la doccia e la lavata dei
denti, sei già vestito, esci di casa e chiudi la porta!
Seconda notte
Non
dovresti prendere la pizza da quel cingalese che la fa con chi sa cosa ma lo
sai che è la più economica e poi si scalda subito nel microonde, la mangi senza
voglia, guardi qualche programma in TV e poi prima d’andare a dormire controlli
scrupolosamente il tuo nuovissimo antifurto, è tutto a posto!
P
L
I
C
K!
Qualcosa
non va, lo senti, il rubinetto perde!
P
L
I
C
K!
Ti
alzi contro voglia, vai in bagno e controlli i rubinetti, sono tutti chiusi,
vai al piano inferiore e anche qui tutto è a posto, torni a letto, una leggera
brezza sposta leggermente la tenda… lo vedi!
Terza notte
Quarta notte
Il
sudore ti scende sia dalla fronte che sulla schiena, è notte, una brutta notte,
la cosa è lì!
Vai
a letto e ti ricopri completamente con le coperte, non guardi fuori, la
finestra si apre, una folata di vento, fuori è notte.
Nessun
lampione, il buio totale, la cosa è lì che ti fissa, perché lo fa?
Il
respiro si fa affannoso, pensi ad altro, ma quella cosa è lì!
L’occhio
ti fissa dalla finestra!
Quinta notte
Tutto
il giorno a pensarci vero? Non riesci a togliertelo dalla testa vero? Lo vedi
anche in ufficio, fuori da quella piccola finestrella del bagno di quel palazzo
enorme ed eternamente lungo, sai che non può esserci, visto che lavori al
cinquantesimo piano, lo sai, lo sai bene vero, ma allora come mai è lì che ti
guarda?
Finisci
di lavorare, rientri nella tua casa, la porta è aperta, nonostante i vari
antifurti inseriti e le telecamere a circuito chiuso, come mai è aperta?
P
L
I
C
K!
Sai
che devi stare calmo, è solo suggestione, sei in una nuova casa, una nuova
bella casa, non ci sei abituato, quindi ogni singolo suono di notte è una
minaccia
P
L
I
C
K!
Mangi
patatine stantie e bevi una birra ormai sgasata, non vai neanche in bagno,
corri a letto, al piano di sopra della tua viletta a due piani, sei in mutande,
sei sotto strati e strati di coperte e piumoni, non vuoi guardare ciò che c’è
fuori, ma sai che c’è, lo sai bene, e senti freddo, e senti il sudore freddo
che scende da ogni singolo atomo del tuo corpo, non lo vedi ma sai che c’è, è
lì!
Sesta notte
Ti
dai malato!
O
meglio urli ad una receptionist della tua ditta che sei malato e riattacchi,
non dici nient’altro, dovrai scusarti lo sai vero?
Stai
a letto tutto il giorno non tocchi cibo, non è apparso, ancora!
Senti
il cuore che batte a mille, appare!
Ti
gratti furiosamente il braccio, non serve a nulla!
Ti
rinchiudi nel bozzolo formato da metri e metri di lana e quant’altro, non serve
a nulla!
Lui
è lì fuori e ti guarda!
Urli
la tua angoscia ma lui è ancora lì!
Bestemmi
ma lui è ancora lì!
Poni
domande su domande ma lui è ancora lì!
P
L
I
C
K!
Cos’è
quel rumore?
Cosa
diavolo è quel rumore?
Te
lo chiedi da giorni e giorni ma non sai da dove proviene!
Lo
senti e basta ed è come un mantra che non ti lascia mai, lo senti ventiquattro
ore al giorno e non sai darti una spiegazione!
Lui
è lì e per uno strano caso pensi che sia lì per te, solo e unicamente per te!
Sai
che ti vuole, lo sai, lo sai bene!
Ti
vuole!
Settima notte
Ottava notte
I
paramedici e i vari lavoratori dell'autoambulanza entrano sfondando la tua
porta!
Ti
trovano nel letto, in un bozzolo, i muscoli ormai rigidi, i capillari degli
occhi ormai esplosi formano uno strano disegno attorno alla tua pupilla e
l’occhio è ancora lì, un paramedico se ne accorge, lo vede, apre la finestra e
nota che un ramo con una sola foglia è stranamente appiccicato alla finestra,
lo sposta, tutto scompare!
Diranno
che sei morto d’infarto, ma tu sai che non è così che è andata, lo sai bene,
l’occhio ti fissava e voleva ucciderti e lo ha fatto, lo sai!
Ti
portano via alle tre di notte e non usano le sirene, ti portano via da una casa
che non avevi arredato e il periodo di prova per vedere se poteva andare scade
tra sei ore, ma ormai sei un freddo cadavere con il rigor mortis assurdo, sei
in posizione fetale, dovranno spaccarti gli arti per farti salire sulla
barella, sei un involucro morto ormai e tutto rotto per di più… l’ambulanza
parte a tutta birra ma tu sai che l’occhio e lì e che ti guarda!
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