-I miei così chiamati disegni-
Fin
da piccolo non ho mai disegnato molto, diciamo (apertamente che visto e
considerato che non ho parlato per anni e anni!) che da bambino non ero un pupo
considerato sveglio (all’asilo mi consideravano ritardato [e mi sono accorto
che questa cosa non è cambiata dopo quasi trent’anni!]!), non parlavo e non
interagivo con gli altri bimbetti e quindi “di logica” non ero sveglio poi le
cose si sono ribaltate (o almeno in parte!), da povero imbecille sono diventato
qualcos’altro, i miei disegni mi hanno
aiutato?
Direi
di no, anche perché io non mi sono mai considerato un artista che fa opere
d’arte (e questo fatto è applicabile anche alla mia scrittura, visto e
considerato che non mi considero ancora uno scrittore nonostante tutti gli anni
che ho usato per scrivere e per migliorare la mia prosa [e ancora a oggi non la
reputo grandiosa ma inutilmente fine a se stessa!]!) anche perché non ho mai
studiato disegno (in compenso ho studiato molto la scrittura e la filosofia e nonostante
questo riesco male a esprimere un concetto filosofico!) e quindi non mi sembra
il caso di considerarmi un artista, faccio disegni, o meglio butto su carta e
tele ciò che mi passa per la mente, alcuni miei disegni sono sgorbi che neanche
mio nipote considererebbe disegni (e ha sette anni e disegna meglio di me ed è
un tutto dire!), disegno perché certe cose che voglio esprimere non sono
facilmente descrivibili su carta (come scritto intendo!) e quindi disegno,
prevalentemente disegno delle linee ondulate che sembrano vermicelli, a volte
espando questo concetto e faccio altro ma principalmente disegno vermicelli,
che tra le altre cose (cosa che non mi capacito!) vengono apprezzate da molti!
Diciamo
subito che ciò che mi caratterizza come disegnatore non è tutta farina del mio
sacco, negli anni novanta c’era la moda di fare disegnini a cazzo per passare
il tempo, io da questo ho strutturato i miei disegni, ebbene si, ho creato una
presunta arte su ciò che molti facevano per passare il tempo nelle svariate
lezioni che rompevano le palle, poi la cosa e degenerata nel delirio, da
foglietti che riempivo di vermicelli mi sono quasi imposto di fare le cose in
grande e ho incominciato a disegnare su basi sempre più grandi, ho incominciato
su dei fogli il doppio dei A4 per arrivare a Sabba che occupa un quattro metri
per un metro!
Lo
devo ammettere, il disegnare mi calma molto, la ricerca di nuove forme e nuovi
colori m’eccita molto, la sperimentazione assurda riempie il mio ego d’energia
nuova, mi fa andare avanti a sperimentare con installazioni varie (ho cinque
bottiglie piene di sotto tappi di plastica tagliati in quattro parti e ho
incominciato a farli pensando di creare una specie di bottiglie multi colore a
volte mi è riuscita come cosa a volte no ma tant’è!) ed eventuali, ho disegnato
molto (anche perché i miei disegni vanno a pari passo con i miei scritti e le
due cose sono innegabilmente legate!) forse troppo (e questa cosa mi rende
estremamente felice perché [come avrete capito!] sono estremamente restio a far
vedere o leggere le mie cose!) ma la
cosa sinceramente parlando non mi tange molto poiché sono fortemente convinto
che dopo la mia morte mi scopriranno in molti o almeno spero!
Bello!
RispondiEliminaGrazie mille per il commento, CIAO!!!
=)
RispondiElimina