Il
dimenticare è il peggiore dei mali, quando non ricordi più i visi,
i sentimenti, le emozioni, questo è grave, non le lettere o i
messaggini sul cellulare, non i vari anniversari... ma il dimenticare
le emozioni e ciò che hanno provocato.... questo è grave... la
dimenticanza di ciò che era e che (forse) non sarà più.... i
ricordi e tutto ciò che comportano.... il dimenticare questi è
grave....il dimenticare il profumo della pelle, un sorriso, un
pensiero che è nato in un momento specifico questo è grave non il
dimenticarsi di comprare le mimose l’otto marzo o comprare qualcosa
a san valentino (e si lo scritto in minuscolo apposta!) queste sono
cazzate buone per chi commercia su queste cose, la dimenticanza di un
sorriso, di una parola detta (magari!) nel momento giusto alla
persona giusta, sono questi i ricordi che non andrebbero mai
dimenticati, bisogna tenerseli stretti come un tesoro prezioso, come
la cosa più importante che una persona ha, gli oggetti o i biglietti
d’auguri trovano il tempo che trovano, non contano, a mio avviso è
più importante un bacio su una fronte dato nel momento giusto a una
persona che ne aveva bisogno, una frase simpatica detta solo per far
ridere a una persona che aveva bisogna di ridere, sono queste le cose
importanti per me!
Lo
ammetto sono diventato più cinico da luglio e ogni festa comandata
la vedo come una solenne stronzata atta a far spendere soldi (Natale
compreso e per mia fortuna ho due nipoti che ogni anno all’equinozio
invernale mi fanno capire il perché si è istituita la festa del
Natale!), non vedo l’importanza di festeggiare la festa della donna
poiché credo che la donna bisognerebbe festeggiarla
trecentosessantacinque giorni all’anno e non solo in un giorno (e
lo penso da anni ormai!) come non credo che ci sia bisogno di una
festa degli innamorati per ricordarsi chi si ama bisognerebbe
ricordarselo ventiquattro ore al giorno per trecentosessantacinque
giorni all’anno e non solo un giorno magari regalando una
confezione di cioccolatini o dei fiori, ma bisognerebbe regalare dei
fiori alla propria amata o al proprio amato un giorno qualsiasi
dell’anno e non in un giorno prestabilito, qui mi ricollego alla
dimenticanza, non si può a rigor di logica ricordarsi di determinate
persone solo una volta all’anno per mettersi a posto la coscienza,
personalmente se amo una persona non ho bisogno del calendario per
ricordarmi che l’amo!
Ho
dimenticato molte date nell’arco della mia vita, ho dimenticato
compleanni (non riesco mentalmente a ricordarmeli a parte un paio ma
si contano sulle punte di una mano e questi si vanno a collocare
vicino al mio compleanno o al compleanno di mio fratello, ebbene si
lo ammetto, nonostante io adori i miei due nipoti non so quando è il
loro compleanno!) e c’è sempre il bisogno che qualche giorno prima
qualcuno/a mi avvisi che sta per compiere gli anni, non lo faccio per
cattiveria ma perché nonostante sia un evento speciale io non lo
considero tale, preferisco far sapere che voglio bene a una persona
sempre e non solo per il suo compleanno, preferisco magari dire un ti
voglio bene in un giorno qualsiasi dell’anno piuttosto che dirlo in
un giorno specifico magari dopo aver scritto o detto tanti auguri,
preferisco magari esserci quando una persona a cui voglio bene ha
bisogno di me che esserci solo al suo compleanno o a Natale, sarò
troppo “umanista”, troppo cinico ma preferisco di gran lunga
esserci per le persone a cui voglio bene trecentosessantacinque
giorni all’anno che esserci solo quando si ha bisogno!
Ho
dimenticato qualcosa d’importante?
Direi
di no, so che questo scritto può sembrare come se io avessi
dimenticato qualcosa, un sentimento, un gesto, una parola o qualsiasi
altra cosa, ma sono fortemente convinto che non è così, non ho mai
lesinato su parole e sentimenti, se qualcuno aveva bisogno di me sono
convinto che (in quanto potevo essere utile!) ho dato tutto l’aiuto
che potevo darli e non lo faccio per poi far sentire debitore
alcunché lo fatto perché volevo farlo. A pensarci bene però alcune
ricorrenze me le sono dimenticate non l’ho fatto apposta ma perché
forse avevo troppe cose per la mente, e sinceramente parlando non me
ne scuso perché so che alle persone a cui voglio bene (e c’è ne
sono molte a cui voglio bene e che so di certo [da metterci la mano
sul fuoco!] che il mio bene e reciproco!) ci passano sopra a qualche
mia dimenticanza su alcune date!
Fin
da principio ho parlato di sentimenti ma cosa sono realmente i
sentimenti?
Sono
qualcosa che non ti fa pensare lucidamente?
Qualcosa
che è meglio farne senza?
Non
ho una risposta concreta posso solo dire che per me i sentimenti sono
tutto, odio persone da decenni come amo o stimo o voglio bene a
persone da “secoli” (esclusi ovviamente i miei famigliari a cui
voglio bene a prescindere da tutto e tutti e divento una iena
assetata di sangue se qualcuno me li tocca!), senza sentimenti
l’essere umano non potrebbe vivere, l’uomo inteso come persona
pensante se non provasse nulla non sarebbe un uomo ma una macchina e
per fortuna non siamo macchine, l’odio come l’amore sono
universalmente dei sentimenti forti (anche se storco il naso a
pensare che una persona possa odiare un’altra persona per tutta la
vita!), io preferisco l’indifferenza se voglio far male a una
persona non l’odio poiché l’odio lacera dall’interno, io
personalmente non odio molte persone che conosco (solo una ma la
storia del mio odio nei suoi confronti sarebbe troppo lunga da
descrivere o spiegare poiché ci sono moltissimi lati oscuri!),
preferisco di gran lunga dimenticarmene, preferisco di gran lunga
volerli bene magari senza se e senza ma, ma l’odio non riesco a
provarlo (escluso la storiaccia della precedente parentesi!), magari
il rancore, ma l’odio puro no, non riesco a provarlo a differenza
dell’amore, se amo… amo al mille per cento e mai di meno, sono
fortemente convinto che se dico la fatidica frase “Ti voglio bene”
non è un modo di dire ma è la verità assoluta di ciò che provo e
se voglio bene a una persona e lei sa che gli voglio bene sa anche
che da me potrà sempre contare al mille per cento, ora come ora sono
poche le persone a cui voglio veramente bene, tralasciando la mia
famiglia direi che sono sei non di più, e non dirò mai i loro nomi
perché so che queste sei persone sanno che li voglio bene e sarebbe
una inutile perdita di tempo elencarle, mi sto accorgendo che sto
divagando troppo sul tema cardine del mio scritto ma sinceramente
parlando non m’interessa travalicare su queste cose e quindi chiudo
qui questo mio scritto che è nato da un pseudo delirio filosofico
malinconico di uno status di facebook…
Sempre più bravo... grande!
RispondiEliminaGrazie mille per il commento, CIAO!!!
Grazie mille diciamo che mi sono impegnato molto per questo post! :)
RispondiElimina